Morto Charlton Heston

Fermi tutti,sul rapporto Heston-Shakespeare:avendo visto in sala (merce rara nel forum,suppongo)l’“Hamlet” di Branagh nella versione integrale di 4 ore (!!)4,rammento a tutti che era presente pure il defunto Charlton,nei panni dell’“attore re” che arriva alla corte di Elsinore con tutta la sua compagnia.Heston declama il monologo,davanti ad Amleto/Branagh,è (benissimo) doppiato da Gigi Proietti,e la sua interpretazione è riassumibile in una sola parola:magistrale.Per Tuchulcha:d’accordissimo d’accordo con te sui critici “militanti”(ma nei '70 erano praticamente TUTTI,iscrivibili a codesta categoria),in particolare mi fan ribrezzo gli “aristarchiani”(seguaci di Aristarco,il FAMIGERATO critico che applicò il marxismo all’analisi cinematografica.Bella stronzata:con tale criterio,il 99% dei film che amo andrebbero buttati nel cesso aprioristicamente.Indi a questo gioco non ci sto…).Per Cug:il paraculismo in Italia è certo ben diffuso.Ovverosia vari registi e attori “compagni” venti o trenta anni fa si sono “riciclati” sotto l’ampia (ed economicamente vantaggiosa)“bandiera” del centrodestra.Il che dimostra solo la loro miseria umana…Eccezione:Monicelli,negli ultimi anni più a sinistra che mai,e con le idee chiare,pure a 93 anni.Leggersi l’intervista fattagli qualche giorno fa sul “Corriere”,prego.Non è certo un uomo che le manda a dire…

Che Monicelli non le mandi a dire è cosa nota. Che abbia ancora le idee chiare, be’… uno che nel suo ultimo film ambientato durante il colonialismo fa dire ai suoi personaggi “siamo venuti a portare la democrazia” qualche dubbio me lo fa venire.

Pensa che per me quella battuta-anacronistica e “fuori luogo”(il fascismo mai si “propose” come democrazia…)-è invece segno di una mente ancora vivace e “graffiante”.Sempre meglio che sbraitare-come faceva Heston-"…dalle mie fredde mani morte",noo?!

Un attore medio.
Un grande testadicazzo.
Non so se fa pari e patta.

Per me Charlton Heston resta colui che da la caccia a Sierra Chariba ovvero Major Dundee e il soldato usa in China in 55 Giorni a Pechino. Imbattibili.

A me esaltava pure in 1975: occhi bianchi sul pianeta terra, che non considero 'sto gran film. Era un mito, chissenefrega delle sue idee politiche? John Wayne era anche più destrorso e reazionario, ma rimane un gigante a prescindere.

Esattamente.Nei confronti di certi attori/divi/icone,mi tornano in mente le condivisibili (per una volta…)parole di Godard:“Odio Wayne quando appoggia Goldwater,ma lo adoro quando abbraccia Natalie Wood in ‘Sentieri selvaggi’”.Di Heston scorderò la svolta reazionaria nella vita,e mi riguarderò volentieri i suoi tanti bei film…