MR 73 - L'ultima missione (Olivier Marchal, 2008)

Ho cercato nel forum, ma non mi sembra ci sia un thread su questo nuovo poliziesco dell’autore di 36 (in caso contrario accorpate pure i due topic). Qualcuno l’ha già visto e può postarmi un parere? Io andrò sicuramente a vederlo in settimana; prevedo una visione altrettanto adrenalinica di quella del film precedente ma una vostra opinione mi sarebbe gradita.

Non t’aspettare questa grande azione (se questo intendi per “adrenalina”), altrimenti ne uscirai deluso.
È più un (bel) film sul “male di vivere” del poliziotto protagonista, prigioniero dei suoi demoni e dei suoi corrotti colleghi.
Alla fine mi è venuto in mente solo un aggettivo: greve.
Non leggere quest’ultima parte; la leggerai dopo aver visto il film.
Non mi è stato chiaro un passaggio (o forse mi è sfuggito): la donna che sta morendo è sua moglie, ok, ma la collega bionda? Non ricordo si menzioni la parola “amante”, o altro.

C’è un flash-back in cui li vediamo trombare come ricci, direi che la parola “amante” ci sta bene. Piuttosto, un altro passaggio non m’è chiaro: chi cazzo è il sodomita massacrato dal protagonista nella stanza d’albergo? Non si vede in faccia… Per il resto condivido la tua analisi e aggiungo che m’è piaciuto molto.

Vero, non si vede.
Ma è possibile dedurre che sia quel detective che sta con la sua amante e che s’era già beccato un po’ di botte quando era saltato fuori dicendo al protagonista: “Domandalo a tua moglie”.
C’è una scena in cui il protagonista si lamenta con la sua amica bionda: “Con tutti quelli che ci sono, come fai a farti trombare proprio da lui? È un puttaniere”.
Non per niente quando lo va ad ammazzare pareva proprio si stesse facendo una prostituta
.

Ucciderlo prima di uccidere lo psicopatico uscito di galera, seguito dalla moglie ed infine da sé stesso dev’essere stata una catarsi.

Cioè sarebbe Kowalski? L’avevo pensato, ma stranamente non lo fanno vedere in faccia. Chissà perchè?

ps.

Tutta la scena dell’uccisione è velocissima, ma giurerei che la vittima in realtà si stesse facendo un prostituto.

Una scena così rapida, cui viene data poca importanza alla faccia della vittima, potrebbe far pensare ad un omicidio “casuale”, ma perché?
Schneider avrà avuto pure i suoi problemi, però da qui a uccidere a casaccio…
Sapeva bene dove era diretto e chi avrebbe ucciso; per questo m’è venuto in mente Kowalski.
Ora però non saprei dirti se il tizio ucciso stesse con uno o una…
:confused:
Ci sarà d’armarsi di DVD e slow-motion… :slight_smile:

Forse la scena è stata alleggerita da tagli censori che l’hanno resa poco comprensibile. Boh, neanch’io credo al delitto immotivato.

Stiamo scherzando?! Mai visto un topic con così tanti SPOILER! Volevo leggere qualcosa sul film prima di vederlo ma mi è stato impossibile senza eliminare le bande nere oscuranti!

Sei tu che vuoi scherzare. Mi sarei lamentato piuttosto del contrario.

Controllato, in realtà si vede, per un secondo, ma è lui.

Vogliamo parlare della mania di italianizzare i titoli dei film?

Info sul versante Home-video. Che voi sappiate il film di Marchal oltre alla versione uscita adesso a noleggio, ha la traccia italiana anche in altre versioni straniere? Grazie.

Ti dirò, trovo molto più antipatica quella di anglicizzare titoli non anglosassoni (vedi El Tuno Negro).

Visto ieri nell’ottimo dvd italico. Dramma tosto, cupo, cupissimo, forse un pò troppo e la sceneggiatura nonsempre riesce a sostenerlo a dovere. Daniel Auteuil qui è il sosia di mio zio per cui mi ha fatto un certo effetto… Ottima prova la sua mentre il resto del cast non è particolarmente “eccitante”… bellissima fotografia con una squallida Marsiglia (in vero gran bella città) coi muri più marci degli ultimi anni. Consigliato anche se non fondamentale.

No, no…
La “bella” Marsiglia è solo una piccola parte della città, la parte VERA è proprio quella dello squallore, dello sporco, della delinquenza e tutto il resto. Marsiglia è così, altroché. Marsiglia è un cacatoio a cielo aperto solo che sembra proibito parlarne.
La Marsiglia chic della Canebiere e di Notre Dame de la Garde è solo una cartolina per i turisti.

A me e’ sempre piaciuta (bella) anche per il suo degrado da citta’ frontiera come poche altre. Socialmente non so quanto sia peggiorata dalla mia ultima visita del 2004…solo per il porto e docks annessi merita una top ten “cinematografica”.

Avendo vissuto ad Aix En Provence (che sta a 20 minuti di macchina da Marsiglia) per parecchi anni conosco molto bene Marsiglia, l’ho frequentata un sacco. L’ultima volta che ci sono stato è stata neanche due anni fa e ti assicuro che era il solito letamaio anche per colpa/merito della comunità islamica che non si è integrata per nulla e ha trasformato la città in maniera grottesca.

Marsiglia è una città perfetta per il noir e per il polar, questo è fuori discussione. Ultimamente poi viene utilizzata sempre più spesso dal cinema ed è un’ottima scelta perché è estremamente cinematografica e il suo degrado traspare benissimo sul grande schermo.

In Francia c’era (ma credo che esista ancora) una fiction di enorme successo chiamata “Plus Belle La Vie” interamente girata a Marsiglia nel quartiere del Panier (che è uno dei quartieri più belli della città, il più antico, diventato però irrimediabilmente “fighetto” adesso). È praticamente la stessa cosa di “Un Posto Al Sole” per Napoli. Vengono usate solo location pulite, graziose, con la luce sempre bella, con le persone con gli abiti colorati e tutte queste cose carine. Così la gente vede questa roba e pensa: “Wow! Marsiglia è il posto più bello del mondo!”. Così poi prendono il treno e arrivano alla stazione di Saint Charles (la stazione principale) e quando escono si trovano in mezzo ad uno schifo senza pari. Un lerciume apocalittico. Marsiglia è così: ha le sue 4 o 5 zone che vengono tenute immacolate ad uso e consumo dei turisti ma per il resto è un posto davvero poco raccomandabile (nonché di un lercio che fa paura).

Questo film rende un’ottima idea di Marsiglia (di una certa Marsiglia, almeno).
Io ho il blu ray francese che ha una qualità video ai confini della realtà. Credo che a livello di video sia uno dei 5 blu ray migliori di tutta la mia collezione (sui 700/800 titoli), lo trovai davvero sbalorditivo.
Notevole anche un bel documentario su Marchal tra gli extra (o era nel blu ray di 36? Dovrei controllare)

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Visto anch’io nei giorni scorsi nel dvd italico. Molto, molto bello. Peraltro ho recuperato anche il dvd di Les lyonnais di Marchal che ho rivisto subito dopo L’ultima missione. Che gran regista, Marchal. L’unica pecca che gli ho trovato è, forse, riempire i suoi film di troppe cose: un regista normale, con quel materiale, ci farebbe almeno tre film!
Beh, Marsiglia, per quel che ricordo io (ci andai negli anni 80), è la Napoli della Francia. Andai a visitare uno dei capolavori dell’architettura razionalista: L’unitè d’habitation di Le Corbusier: direi che, dentro di essa, sta tutto il concentrato di quella città: vecchiume, sporcizia, ma anche tanta sedimentazione storica che ne fa una città affascinante.
Per tornare a Marchal: gli amanti del genere poliziesco e comunque del buon cinema in generale non possono perdersi la visione dei suoi film.

buon film, anche se in effetti ci sono un paio di forzature nella sceneggiatura, ma se è tratto da una storia vera…
concordo anche sul fatto che il cast, a parte il protagonista, non è granchè, vedi il cattivissimo che non fa paura per nulla e in genere i colleghi, quattro sfigatelli senza arte nè parte
comunque si vede con piacere, lo consiglio

ps: titolo italiano improponibile

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Al di là di alcuni limiti, difetti, forzature e improbabilita’, un polar solido, avvincente e rispettabile. Marchal, col suo passato da poliziotto, sa di quel che parla e mostra. E dirige alla perfezione un esemplare Auteuil, devastato e scoglionato. Promosso il vecchio (fuori catalogo?) dvd Medusa, ma come diceva a suo tempo Brass il br francese è in effetti di qualità eccelsa. Se per voi non è uno scoglio insormontabile, vedere un film in francese con subs inglesi o francesi, allora l’acquisto è altamente consigliato… :heart::sunglasses::champagne:

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