Con quasi 20 anni di ritardo mi vedo questa frizzante commedia romantica, che al tempo della sua programmazione al Far East di Udine fece molto parlare di sé gli amici del giro di asianfeast per via dell’estrema somiglianza del protagonista (il Mr Suave del titolo) con @Val (all’epoca anche lui con baffone pettinato e fascinoso capello lungo).
Il film è la classica commedia filippina realizzata con poco ma con tante belle idee, col caratteristico umorismo un po’ grottesco e sopra le righe.
Tutto ruota intorno alla figura di Rico Suave, casanova pieno di donne, cui tutte le ragazze muoiono appresso, ammirato ed invidiato dagli amici.
Si atteggia nello stile, nelle movenze, nell’abbigliamento come uno scafato latin lover, con una maniacale attenzione al dettaglio, non lasciando nulla al caso. È decisamente un personaggio azzeccato, buffo e divertente.
Pian piano però scopriamo anche una realtà scomoda… Rico non è mai riuscito ad arrivare in fondo nel rapporto con l’altro sesso: ogni volta che sta per baciare una donna si blocca, si congela, si pietrifica, diventa letteralmente di legno… con conseguenze esilaranti per lo spettatore e drammatiche per lui stesso.
Nonostante i rimedi proposti da un sedicente medico specializzato sembra che non ci sia niente da fare. Rico decide di lasciar perdere per sempre l’altro sesso, si interroga sulla sua eventuale omosessualità, entra in un periodo nero di crisi… Fin quando non incontra sulla sua strada una ladra prostituta che, per quanto improbabile possa sembrare, riesce a fare breccia nel suo cuore e a fargli scoprire i veri sentimenti.
Un film coloratissimo, pieno di gag e di canzoni (il personaggio stesso di Mr Suave è ispirato ad una famosa canzone filippina), traboccante di nonsense, sciocco eppure mai volgare. Insomma, una visione leggera ed atipica per San Valentino, che pur non essendo un capolavoro mi ha soddisfatto lasciandomi un sorriso sulle labbra.