Muccino: cialtroneria nel cinema italiano

siete andati completamente OT stroncando a priori Padri e figlie che non avete visto gongolandovi delle esternazioni del mereghetto di cui già da anni conosciamo il servilismo e l’opportunismo con cui di volta in volta cavalca le mode, cercando anche questa volta un po’ di attenzione dato che la critica della carta stampata con l’avvento dei social network non la caga più nessuno. E affidandosi ai freddi numeri il film arrivato alla terza settimana dopo una partenza gelida dovuta alle critiche scritte senza aver visto il film o in malafede (che mi ricorda tanto quello che avveniva con Fulci ecc.) ha dapprima tenuto e poi con il passaparola addirittura raddoppiato gli incassi. In passato non sono mai stato tenero con Muccino, ma non parto mai prevenuto a priori e questo è sicuramente il suo film migliore, girato anche benissimo.

Fine OT e se vi va di parlare sul serio e con cognizione di causa di Fathers & Daughters aprite un apposito topic, tanto è gratis.

Difendere Muccino: mestiere ingrato, ma se a qualcuno va di farlo, buon per lui. Girato benissimo, dici? Mi fa piacere, ma non basta, se poi sprechi fior di attori. E la polemica del regista verso i critici puzza di " coda di paglia" lunga un chilometro. Come quell’altro bel tomo di Renzo Martinelli. .
P.S. Un topic sul nuovo film? Un bell’atto di coraggio, sorbirsi Russell Crowe come bolso “pater lacrimarum”…

Quoto il tuo post al 100%. Non ho visto il film, ma penso che per G.Muccino valga - in parte - il discorso di Moretti. Sta sul cazzo a molti, per mille motivi, e quindi i suoi film si stroncano molto volentieri senza averli visti.

Aggiungo, riguardo alla parte quotata, che questo Mereghetti qui su GdR viene regolarmente citato come l’ultimo dei coglioni, salvo poi diventare fonte attendibile quando scrive qualcosa che si condivide. Boh.

Quando Mereghetti nelle sue analisi fa emergere la CIALTRONAGGINE di alcuni personaggi, è molto attendibile. Poi posso non condividere tante sue recensioni. Chiamala " onestà intellettuale "…

Vedi che comunque ti ostini ad interpretare mereghetti a tuo modo… In ogni caso, non mi pare che Muccino abbia dato, o stia dando, un contributo fondamentale alla storia del cinema …

Inevitabilmente, un pò " a modo mio"…sì! E hai detto bene: il contributo di Muccino è modestissimo. Ne abbiamo parlato fin troppo, in questo thread. Ignoriamolo e basta. Come dovrebbero fare i produttori. .

veramente la coda di paglia l’hanno avuta i critici che non hanno capito il senso della scena e della battuta: Jake/Russell Crowe ha vinto il Pulitzer ed è strasicuro di se e quando porta il suo nuovo romanzo all’agente lo definisce il suo capolavoro e quando arrivano le stroncature unanimi non si mette minimamente in discussione perchè la colpa è dei critici “scarafaggi”. Successivamente con il libro Padri e Figlie alla domanda su com’è la sua risposta sarà “non lo so”, analogamente a quanto fece con il suo primo romanzo pluripremiato.

“Il cinema pasoliniano aprì le porte a quello che di fatto fu l’anti cinema in senso estetico e di racconto…”

Senza parole: ma stare zitto no? Ho estrapolato questa frase ma tutto il post è incredibile… da far venire il dubbio che non abbia mai visto un film di Pasolini per intero… insomma la colpa sarebbe di Pasolini se il cinema italiano è morto come industria e non della televisione e di tutta un’altra serie di fattori che non c’entrano nulla con la scarsa perizia tecnica…

Che poi in realtà, in senso strettamente tecnico, Pasolini effettivamente non era un grande regista e quindi si gli potrebbe anche dar ragione (io stesso ragionavo così ai tempi dell’università, prima di aver visto gran parte dei suoi film), ma negare che Pasolini avesse un senso estetico e dell’immagine avendo studiato arte con Roberto Longhi… mah… senza contare che nel cinema contano anche “l’anima” e i contenuti… e a livello di contenuti e di “spessore” mi sembra che a Pasolini non si possa proprio dir nulla, mentre sui contenuti dei film di Muccino Sr. - non me ne vogliano i suoi “fan” - meglio stendere un velo pietoso…

http://www.repubblica.it/tecnologia/social-network/2015/11/03/foto/gabriele_muccino_su_facebook_rispetto_pasolini_ma_non_era_un_regista_-126564567/#1

Fategli rivedere in loop "Mamma Roma, "Accattone, “Il vangelo secondo Matteo” e “Salò”. Così forse, dico forse, qualcosina impara. Perdonalo, Pier Paolo…

Lungi da me voler difendere Muccino e le sue scellerate dichiarazioni (che più che essere spontanee manifestazioni del suo pensiero mi sembrano soltanto le chiacchiere di un attention whore) però nelle sue parole c’è forse un concetto che ha espresso malissimo ma che in qualche modo trovo interessante. Forse, ripeto.

Io amo soprattutto il Pasolini scrittore, amo moltissimo anche alcuni suoi film e preferisco senza dubbio i primi, quando era praticamente a digiuno di tecnica. Imparando la tecnica con l’andare degli anni, secondo me, ha un po’ perso parte di quella purezza (che Muccino chiama amatorialità) che tanto mi piaceva.
Fino a “Uccellacci E Uccellini” ci trovo il Pasolini che preferisco, nei film successivi invece lo rivedo solo a tratti (a volte in maniera più marcata e a volte meno), fermo restando che ci sono parecchi suoi film post '66 che mi piacciono da impazzire.

Detto questo, la sparata di Muccino è certamente legittima (alla fine può dire quello che gli pare se ne accetta le conseguenze) ma mi sembra solo una furbata per far parlare di sé in un momento in cui ha un film nelle sale (sempre che ci sia ancora) che non è che sia andato molto bene.

Il suo film NON è più in sala. Il fatto è che, in occasione dei 40 anni dalla morte dell’artista, ha voluto “dire la sua”, volendo magari essere controcorrente. Perdendo un’occasione per stare zitto. .
P.S. Comunque Pasolini non amerebbe le celebrazioni in corso. Niente santificazioni: non si atteggiava a santo, nè ci teneva ad esserlo. Abel Ferrara, più di vent’anni fa, affermò giustamente “Era Pasolini il VERO ‘cattivo tenente’”.

Una critica legittima e per di più motivata. Che non condivido, ma transeat.

Ah, ecco. Allora non mi pare che sia andato molto bene. Se non erro si è fermato a tre milioni di incasso o poco più.

Fermo restando che non amo particolarmente il Pasolini regista, trovo francamente deboli le argomentazioni muccinesche. Pasolini non era “anti-cinema”, in opere come I racconti di Canterbury e Mamma Roma la padronanza tecnica e una certa impronta stilistica ci sono; trovavo discutibile il modo in cui dirigeva gli attori, però non vedo in che modo si possa concionare su un presunto “vero cinema da cercare altrove”. Definire “amatoriale” il suo cinema, come scrivevo altrove, dà un’idea inquietante su ciò che evidentemente Muccino considera “cinema professionale”. Non è colpa di Pasolini se il cinema popolare italiano è morto, sono sopravvenuti altri fattori spesso legati proprio a quelle figure che il cinema popolare dichiaravano di sostenerlo (se qualcuno ancora crede che il cinema l’abbiano ammazzato i critici “militanti” come Kezich e in generale gli intellettuali da salotto, fatti suoi); il considerare Pasolini regista inferiore al Pasolini poeta, intellettuale, provocatore ci può stare, lo aveva sostenuto a suo tempo pure Zeffirelli; il non farsi piacere i suoi film, ripeto, è legittimo. Ma sparare a zero in questa maniera, proprio no. Non c’entra manco il fatto che ad esternare sia un regista del quale non mi frega nulla, pure quando Cronenberg ha stroncato Kubrick l’ho considerato uno spreco di fiato. Poi oh, ognuno ha le proprie idee.

Muccino ha chiuso il suo profilo facebook (pare) a causa degli insulti che ha ricevuto nelle ultime ore.

Premesso che per i miei gusti quando il branco internettiano si mette a fare del cyberbullismo è sempre una roba mestissima, devo anche dire che secondo me era esattamente quello che Muccino voleva, così ora può fare la vittima.

Sono i miei due cent, ovviamente, vanno presi per quello che valgono (quindi nulla).

Bof, lo hanno scritto pure altri che era un modo mestissimo per attirare l’attenzione. Magari è pure vero, contento lui… sì, gli insulti e il lacerare internettiano di vesti lasciano il tempo che trovano. Con tutti i cretini che al passaggio televisivo de “La grande bellezza” si sono abbandonati sui social a stroncature da tifoseria della curva sud, prendersela con un regista che ha pacificamente espresso un’opinione personale suona ridicolo.

Quoto Tuch in tutto il suo ragionamento…

In pratica stai dicendo che ha fatto la “attention whore”? :smiley:

Comunque, pur non condividendo il suo attacco che ritengo gratuito, fuori fuoco e debole nelle argomentazioni, gli insulti dei cyberbullisti sono sempre deplorevoli, anche qualora il fine di Muccino fosse stato questo sin dall’inizio della polemica…
probabilmente anche per questo motivo la gente che posta su fb è calata drasticamente nell’ultimo anno…

Sì, l’ho detto anche nel post prima.

Per me Muccino non è un cretino, sa come funzionano certe cose e certi meccanismi.
Ha fatto un film che non è andato bene, prima di tornare nell’oblio (o nel pseudo oblio, insomma…) ha deciso di sganciare la bomba che avrebbe attirato l’attenzione su di lui e gli avrebbe poi permesso di uscire di scena sbattendo la porta.

ma i cyberbullisti questa volta non erano gente qualsiasi: se si aveva la malizia di guardare i loro profili si poteva notare la loro appartenenza ad alcune note compagnie di giro: forse chi si è messo più in mostra avrà possibilità di ottenere l’accredito a qualche festival alla moda o di scrivere qualcosa su qualche settimane o mensile fighetto.

Eh, be’, mi sembra ovvio che in simili frangenti gli insulti non potessero arrivare che da “addetti ai lavori”. Gli stessi, probabilmente, che a Venezia fischiano a scena aperta i film, abbandonandosi a trivialità decisamente poco consone. All’utente generico che vuoi che freghi di fare le pulci a Muccino… si innesca una reazione a catena, bavianamente parlando. Muccino dice una cazzata, io lo piglio di petto pubblicamente non già per quel che ha detto ma perché “fa film di merda, indi non ha diritto di giudicare”; Muccino a sua volta replica che non ho diritto di replicare io, visto che almeno lui i film li fa mentre io non saprei manco posizionare la mdp; e via delirando.