Natura contro (Antonio Climati, 1988)

NATURA CONTRO(1988)

di A. Climati

Lunedì 28 agosto
Alle 03.55
Su Italia 1

Film interessante che ho visionato qualche anno fa…carino, anche se si poteva fare decisamente meglio…originale l’idea di ambientarlo parzialmente nella stupenda isola di Ventotene…

pellicola evitabilissima con una sceneggiatura che fa acqua da tutte le parti ed un ambientazione italo-americana davvero orripilante (sullo stile dei film tv de “il ragazzo dal kimono d’oro”, per intenderci)
spacciato all’estero come seguito apocrifo di cannibal holocaust, in realtà di cannibal non ha veramente nulla essendo un tipico film avventuroso ambientato nel rio delle amazzoni

Saggiatore ma sei certo di quello che hai scritto? Dove sarebbe Ventotene in questo film? :confused:

se non vado errato nell’ultima sequenza, è l’isoletta dove approda il tipo occhialuto che poi diventa dottore

non sono un amante del genere ma non mi è sembrato così male
all’inizio è una cosa inguardabile poi invece trova bene o male la sua strada e alla fine non annoia

Anche a me è piaciuto e’ un discreto avventuroso certo non un capolavoro ma passabile.
Il problema di questo film e’ che venne fatto passare come un horror “cannibalico” forse per sfruttare i successi del filone tanto in voga in quegli anni, ed è chiaro che se uno si aspetta di vedere questo genere di film poi rimanga un po’ deluso.
Ancora oggi il dvd in questione viene inserito nel cofanetto noshame insieme a Nudo e Selvaggio di Tarantini il che la dice lunga.

Sì esatto, all‘estero pur di lucrare sulla fama di CH l‘hanno fatto passare come seguito… anche se qui secondo me c‘è anche una presa in giro del genere cannibal, quando uno degli attori rianima una scimmietta che sembrava morta, o quando con altri animali usano le freccette col sonnifero.

Cmq sarebbe interessante saperne di più su questo film, so solo che Fabrizio Merlo, uno dei fratelli protagonisti, è uno sciatore nautico di professione…

Il titolo che appare nei titoli di testa dell’edizione Noshame è “Green Inferno”. La regia a mio parere è ottima, anche se in fase di montaggio devono avere tagliato via parecchio, perché molte scene paiono tagliate con l’accetta, mentre altre sono un po’ confuse. Ciò non toglie che la messa in scena è notevole, spesso con taglio documentaristico. Tra tutti gli avventurosi esotici che ho visto, questo mi è parso il più intelligente, senza puntare all’exploitation; si potrebbe definire un eco-adventure, dove i cattivi siamo noi occidentali, gli indios non mangiano carne umana e gli animali non vengono ammazzati gratuitamente.

Vi piaccia o meno, il film in questione è uscito pure in br. All’estero, per la 88 Films. Vedi www.dvdbeaver.com/film2/DVDReviews46/green_inferno_blu-ray.htm

Croppato in 16:9, con conseguente taglio dei bordi alti e bassi.

E’ davvero comico (e sconcertante) come alcune label continuino imperterrite ad adottare l’anacronistico criterio del formato televisivo in auge al momento. Prima si divertivano a trasformare gli wide/cine in 4/3 mentre adesso si divertono a trasformare i 4/3 in 16:9. Speriamo che in futuro non andranno di moda i tv in formato trapezoidale…
Questo scempio (non trovo altri termini più morbidi) fatto su film ricercati solo da (relativamente) pochi intenditori di nicchia che sono molto rigidi e attenti alla minima imperfezione, anche a livello di fotogramma e di croma non perfettamente bilanciato… e figurarsi quindi del corretto OAR… sinceramente è proprio da furbetti poco furbi bah

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Sono d’accordissimo con te, Nembo. Però sai, noi siamo una minoranza davvero esigua, mentre la maggior parte degli spettatori non sopporta le “bande nere”, e quindi ieri rifiutava il letterbox e oggi rifiuta il pillarbox. La gente vuole lo schermo intero, “pieno”, non sa niente e non le importa niente dei formati originali…

Tanto è vero che alcune label dvd adesso propongono due versioni dei vecchi film: quella nel corretto formato 1,33:1 (in pillarbox) e una versione in 16:9 adattata, evidentemente preferita dagli acquirenti.

Anche Mediaset recepisce i gusti del pubblico e non trasmette, tuttora, i film in pillarbox (forse con qualche eccezione), mentre la Rai li trasmette ormai da tempo. La Rai poi, esagerando, trasmette anche (per fortuna raramente) qualche film in windowbox (cioè con la cornice sui quattro lati). Immagino che lo spettatore medio quando vede un film “francobollo” in windowbox cambi canale…

E certo, infatti è come dici, è esattamente quello il motivo, la tendenza è sempre stata indirizzarsi verso la gran massa. E strategicamente è corretto.
Quello che però colpevolizzo a certe label, che nascono e si specializzano per prodotti NON di massa ma solamente di nicchia, è che seguire la strategia della “massa” non ha senso ma al contrario è controproducente, proprio perché noi, che come dici bene tu siamo una minoranza, siamo anche gli unici clienti. Chi della gran massa acquisterà “Natura contro”? Nessuno. Se io parlo con tutti i miei “normali” amici di questo film, non lo conoscono nemmeno e mai lontanamente gli verrebbe l’idea né di vederlo e né di acquistarlo. Loro sono “normali” :slight_smile:

Concludendo, quindi, comprendo da sempre la strategia del formato televisivo, ma non per i prodotti di nicchia destinato a pochi esigentissimi fruitori. Questo titolo, come altri in precedenza, rischia di restare sugli scaffali scontentando tutti, la label e noi clienti.

Detto questo, tornando sul titolo, io personalmente non ho ancora verificato se effettivamente il film abbia OAR 1.33:1 come ci stia suggerendo l’amico LorenzX oppure sia corretto l’1.66:1 rilasciato dalla label. Appena ho tempo faccio questa verifica.

Sono contento che qualcun altro la pensi come me. Il mancato rispetto del formato è un elemento che ha sempre causato irritazione anche al sottoscritto, specialmente per questo film, uno dei miei preferiti in assoluto. L’utente finale può sempre decidere di “zoomare” con il telecomando della sua TV, quindi per quale motivo forzare la scelta?

Verificato al volo, ed ecco qui il risultato: versione Mediaset vs. versione 88 films. Ottimi colori e definizione, ma un bel taglietto in alto e uno in basso non glielo leva nessuno.

:supz:

anch’esso transitato giusto il tempo di far la pipì. sebbene visto in pieno pomeriggio, mi fece venire indimenticabili attacchi di narcolessia. climati in caduta più libera che mai.

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