Nel paese delle creature selvagge

Regìa di Spike Jonze, 2009
Con Max Records, Catherine Keener, Mark Ruffalo


Film che mi ha lasciato deluso, la magìa che sembrava esserci dal trailer non l’ho proprio avvertita. Visto in sala con altre 3 (tre) persone.

A me è piaciuto. La magia non si avverte perchè, se dal trailer si può pensare a una favola spensierata, tenera e sognante, con la visione ci si accorge che le creature sono tutt’altro che rassicuranti e che i problemi e i dissidi del mondo reale esistono anche nel paese delle creature selvagge. Pur partendo da un libro di fiabe per bambini, questi ultimi forse sono gli spettatori che meno apprezzerebbero il film, tanto è ricco di sfumature psicologiche: i turbamenti di un bambino che sta crescendo, la sua richiesta di attenzioni verso la famiglia, le incomprensioni e la voglia di evasione. Forse le evasioni sono belle, fantastiche ma anche quelle non lontane da problematiche e forse il calore della famiglia è il rifugio migliore. Adoro la scelta di jonez di girare la quasi totalità del film solo al tramonto, dando un tocco sì di luce e spenzieratezza ma anche di malinconia. E ho apprezzato anche gli effetti speciali e la costruzione delle creature.
Ogni fuga e ogni esperienza ci arricchisce anche se problematica e non così lineare come sperato, ci lascia sempre una traccia dentro: vedere l’utlimo saluto tra Max e le creature, specie Carol, che si lasciano ululando.
Un film per adulti da vedere con occhi da bambini ripensando alla propria infanzia. Max Records da Oscar.

Visto da poco in blu ray (disco eccellente, tra l’altro).
Mi è piaciuto ma con diverse riserve.
Per me la parte migliore è l’inizio, proprio i primissimi minuti quando ci viene presentato Max e vediamo i suoi difficili rapporti con la famiglia. La scena dell’igloo è girata e montata in maniera sublime. Quest’incipit mi ha davvero conquistato.
Per chi non lo sapesse Jonze fa parte del clan di Jackass e si nota tantissimo come abbia imparato a riprodurre un certo tipo di riprese movimentate.
Il film è bello e ha tanti spunti di riflessione, è interessante notare come anche il mondo fantastico popolato dai mostroni (peraltro bellissimi) non sia poi così idilliaco (tra l’altro una scena è persino particolarmente angosciante) e che alla fine della fiera queste “wild things” sono incredibilmente umane (o forse sono gli umani ad essere wild).
Bello anche il finale (e pure il prefinale).

Ottimo il cast all star dei doppiatori: James Gandolfini, Forest Withaker, Lauren Ambrose (Claire di Six Feet Under), Chris Cooper e Catherine O’Hara.