Nick Turbine

Oscenissimo bonellide che probabilmente condivide con Dick Drago il titolo, poco onorevole, di ‘‘peggior fumetto italiano’’. A New York Nico De Angelis (tipico americano) fa il giustiziere della notte dei poverissimi con il nome di battaglia di Nick Turbine (cos’è, un fumetto dell’era fascista?). Il sior Turbine è disegnato sempre con la stessa espressione ma i disegni non sono osceni come quelli di Dick Drago (oddio poco ci manca…). Ci si rifà però nei testi, con errori clamorosi (non c’è un nome scritto bene, vedi- solo nell’albo 2- Franck, Jhon, Sem, Nich, Enry, Erry…) anche di ortografia (polizziotto), razzismo (negro bastardo, pronunciato dal sior Turbine, ‘‘me ne frego’’ come diceva Ben) e soprattutto ignoranza totale dell’uso della punteggiatura, passando da eccessi alla Molly Bloom di Joyce (o ‘‘senza punti, senza virgole…’’ di Mosconiana memoria) ad altrettanti eccessi alla Totò e Peppino nella famosissima scena della lettera, con virgole messe anche dopo ogni parola, mitra che scoreggiano (braaaaap!)… da leggere solo per capire quanto ci si possa spingere in basso.