Titolo: Gli Intrighi del Potere (Nixon)
Regia: Oliver Stone
Anno: 1995
Paese: Usa
Genere: storico
Durata: 183 minuti
Cast: Anthony Hopkins, Joan Allen, James Woods, Ed Harris, Bob Hoskins, E.G. Marshall, Paul Sorvino
Produzione: Cinergi Pictures Entertainment, Hollywood Pictures, Illusion Entertainment
Link IMDB
Brillantemente rititolato in italiano Gli Intrighi del Potere, il film su Nixon costituisce assieme a JFK e W. la trilogia dei presidenti di Stone (ma nello stesso ambito “presidenziale” vanno comunque annoverati pure i due documentari su Fidel Castro, Comandante e Looking For Fidel).
Opera magna di quasi 3 ore che studia approfonditamente la figura del Presidente repubblicano, dalla fanciullezza alle dimissioni post Watergate. L’ordine narrativo non è sempre cronologico, anzi si va avanti e indietro a piacimento di Stone, seguendo i flashback che lui impone al racconto. Ci si aspetterebbe un ritratto feroce di Nixon, invece Stone - un po’ come per Gerorge W. - si appassiona alla vicenda del Presidente repubblicano, epica ed estremamente umana al contempo. Un uomo controverso, pieno di difetti e limiti, innanzitutto sociali e culturali. Entrano in ballo fattori psicologici come il rapporto con i genitori, l’humus sociale nient’affatto agiato come quello dei Kennedy, verso i quali Nixon mostra di nutrire una invidia mai domata, infine un bisogno spasmodico di essere accettato dagli altri, amato, applaudito.
Hopkins sta molto attento a riprodurre tutti gli sguardi un po’ ebeti ed i sorrisi di circostanza di Nixon, risultando un interprete tutto sommato credibile. Bravissimo a mio giudizio Paul Sorvino nel ruolo di Kissinger.
Film piuttosto didascalico, che ricorre a molti sperimentalismi in cabina di regia, bianco e nero, stile documentaristico, sovrapposizioni tra immagini di fiction e realtà, continui cambi di piano narrativo, flashback dentro flashback, eccetera. Un po’ come tutti i film di Stone, velleitario, ambizioso, megalomane, ma anche pieno di momenti riusciti e assai attento ad un taglio epico.
Dvd Cecchi Gori di una povertà assoluta, gli extra sono le solite biografie inutilerrime.