Noi siamo le colonne - Luigi Filippo D'Amico, 1956

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Secondo film diretto da Luigi Filippo D’Amico dopo l’esordio dell’anno precedente con “Bravissimo”. In questo caso, al contrario del brillante film con Alberto Sordi, non tutto fila liscio, ma a dispetto di quanto dicono i vari dizionari la pellicola non è neppure così scarsa come si vorrebbe far credere, risultando in alcuni punti e situazioni anche un pochino “audace” per i tempi in cui è stata girata. Pur essendo un film a basso budget infatti può contare su un bel cast, a cominciare da un Franco Fabrizi perfettamente a suo agio in uno dei suoi classici ruoli da viscido, cinico e scaltro, per proseguire con un Cifariello “bello e bravo ragazzo” traviato dal collega Fabrizi e culminare nelle folgoranti apparizioni di Vittorio De Sica, maturo attore squattrinato, protagonista di alcune tra le scene più riuscite e divertenti del film.

La storia, che illustra gli amori e le goliardate di un gruppo di studenti dell’Università di Pisa nel corso dell’anno accademico, nonostante il grande spiegamento di illustri sceneggiatori (oltre al regista sono della partita Benvenuti, De Bernardi, Metz, Continenza e Marcello Marchesi), non è certo il massimo dell’originalità, tuttavia offre alcune scene molto gustose e diverse battute che risultano ancora divertenti nonostante i quasi 60 anni che ci separano dal film, rendendo la pellicola ancora godibile, non solo come sorta di “fotografia” (o reperto) del tempo che fu.

Qualche giudizio letto in rete lamenta la scarsa presenza della città di Pisa, lasciata un po’ sullo sfondo, pare per ristrettezze di budget. Secondo me invece questo “limite” diventa un punto di forza del film, evitandoci la solita (e spesso invasiva) illustrazione da “cartolina” di una delle città italiane più famose nel mondo.

Nei ruoli secondari, oltre ad un Aroldo Tieri un po’ meno scatenato del solito, da segnalare le presenze di un giovane Franco Migliacci (sì, proprio il celebre paroliere/produttore discografico) e di Ottavio Alessi, il futuro regista dei celebri “Top Sensation” e “Che fine ha fatto Totò Baby?”, qui presente, oltre che nei panni dello “studente meridionale”, come aiuto di Luigi Filippo D’Amico in coppia con Alberto De Martino.

Il dvd italico marchiato Medusa (dall’orrida copertina che potete vedere qui sotto, con un fotogramma tratto dalla scena canora di De Sica, peraltro ritagliato “ad minchiam”… ma si può???) offre un ottimo master in bianco e nero che però ha un limite nell’essere ottimizzato per televisori 4:3, quindi visibile in formato “pillarbox” sugli schermi più moderni. Unico extra il trailer originale.

Per chi fosse incuriosito http://www.youtube.com/watch?v=liQj3UNMx0Y

Steed io me sò addormito dopo 25’… vedrò di fare uno sforzo erculeo per finirlo, dato che l’impressione era quella della cazzatona.

Oltretutto nessuna traccia di De Sica nella prima parte.

Non è colpa del film ma della vecchiaia che avanza :smiley:

De Sica appare nel secondo tempo, ma del resto il protagonista è Cifariello, neppure inserito nei titoli del dvd Medusa…