Nouvelle Vague

Qualcuno li conosce? Li ho scoperti solo ora e mi stanno entusiasmando… per ora ho ascoltato giusto il primo album, ma conto di rimediare in fretta.

Per chi non li avesse mai sentiti, trattasi di ensemble canadese che essenzialmente coverizza in chiave jazz/swing i classiconi della wave e del punk anni '80… tanto per dire, il primo album si apre con Love will tear us apart e prosegue con I just can’t get enough, passando per Guns of Brixton e addirittura Too drunk to fuck dei Dead Kennedys!

Purtroppo li ho conosciuti troppo tardi e mi sono perso il loro passaggio live in Italia, so però che hanno suonato al Velvet il 9 di questo mese… qualche riminese li ha visti per caso? Come sono dal vivo?

Link di riferimento: http://www.nouvellesvagues.com e http://www.myspace.com/nouvellevague

ascoltai il primo album appena uscito… ricordo una discutibile rivisitazione in chiave pseudo-bossa nova di alcuni “classiconi della wave” …l’unica cosa “divertente” era il collegamento del loro nome, Nouvelle Vague, alla New Wave (gli artisti che hanno coverato) e alla Bossa Nova (il genere da loro suonato) :confused:

costrinsero un omonimo, e ben più bravo, duo berlinese a cambiare nome. :mad:
se a qualcuno interessa gli ex-Nouvelle Vague berlinesi ora hanno cambiato nome in Film2, e sono realmente influenzati dalla nouvelle vague cinematografica francese e dalla new wave musicale inglese.

Non capisco come mai “discutibile”, se non in nome della purezza stilistica… io sinceramente apprezzo molto questo tipo di operazioni, che in molti casi dimostrano che una canzone può rimanere un capolavoro (o comunque un gran bel brano) anche se completamente riarrangiata in un genere differente. E poi mi fanno divertire.

Btw, consiglio di aprire un topic a parte per i Film2, potrebbe interessare diverse persone e avresti modo di approfondire meglio la segnalazione. :wink:

CArino il primo album, coverizzano addirittura In a manner of speaking dei Tuxedomoon.
Il secondo l’ho trovato inevitabilmente più noioso, ma comunque piacevole.
Dal vivo ne avevo sentito parlar male, sono venuti recentemente a Rimini e i miei amici al contrario mi han detto che non sono niente male

L’idea di base è buona ed allo stesso tempo simpaticamente ruffiana, esiste un illustre precedente in questa direzione con Señor Coconut y su Conjunto che hanno rifatto le canzoni dei kraftwerk in versione latino-americana (sono favolosi).

I Nouvelle Vague li ho visti dal vivo la settimana scorsa a Rimini. Trovo che il palco sia la loro dimensione ideale, con tanto di coreografie delle due cantanti che ben si distinguevano nelle loro voci opposte, coinvolgimento del pubblico (fantastico sentire cantare il ritornello di Love will tear us apart dalla gente, ognuno diceva parole a casaccio un po’ come quando da piccoli si cantava la sigla dei Transformers), distribuzione di whisky alle prime file con tanto di brindisi in mezzo alla canzone…

Menzione speciale per il chitarrista, un tipo dalla barba biondiccia, presentatosi con una camicia rossa: dal pubblico dopo due secondi si sono levati in suo onore dei cori «Vai Garibaldi!» :smiley:

L’unica foto un po’ decente che mi è venuta, prima che il buttafuori obeso mi impedisse di farne altre.

bel concerto quella sera al velvet, ottimi i novelle vague.
oh ma la tipa (quella nella foto di cui sopra) che braccio aveva? ne parlavo giusto al concerto con un noto esperto di cultura fisica anale…roba che se la tipa ti arriva una pigna ti smonta come una radiolina!

Visti alla Flog un paio di settimane fa… gran concerto!
Ho solo il primo disco, ma - se la versione studio di “Bela Lugosi’s dead” è simile a quella che han fatto dal vivo - credo che comprerò presto anche il secondo. Sul palco molto coinvolgenti, comunque. L’ascolto domestico è più d’atmosfera. I brani più riusciti, secondo me: “In a manner of speaking” (Tuxedomoon) e “Friday night Saturday morning” (The Specials).

Sì, delle gran braccia da mozzarellaro. Peccato perchè di viso è molto carina. L’altra cantante invece aveva delle discrete pupille da bamba. :smiley:

a me non dispiacciono anche se come dice Lucifer alla lungo sono un po’ noiosetti. queste operazioni di coverizzare il passato in forma completamente diversa è divertente e spesso curiosa, di certo loro non sono i primi a farlo. La loro furbizia è stata quella di farsi passare come band seria e non ironica per cui agli occhi della gente meno scafata risultano subito “dei grandi”.
in realtà sono simpatici e piacevoli ma nulla più. La bossa nova vera è un’altra cosa ed è difficile che le canzoni originali vengano migliorate, anche perchè vanno a pescarne alcune considerate quasi “sacre”. molto bello e intelligente il gioco di parole incentrato sul loro nome…
come se un gruppo italiano si chiamasse Nuova Onda e facesse dei classici di Jobim in versione new wave anni 80! sarebbe fico!

di esercizi di questo tipo ne esistono svariati e putroppo sono o sono stati cagati molto di meno, magari aprirò un topic apposta.

anzitutto riguardo queste “operazioni”, a quanto pare, abbiamo 2 opinioni completamente differenti e, ovviamente, non è un problema :smiley:
comunque dicevo discutibile perché fare un album di cover è sempre discutibile.
discutibile perché debuttare con un album di cover lo è ancor di più.
viene giustamente tirato in ballo Señor Coconut, la differenza tra i 2 è lampante. Señor Coconut riarrangia i pezzi giocando sui ritmi ma rimanendo sempre con una certa attinenza alla traccia (al tema), risultando comunque simpatico… i Nouvelle Vague invece la sanno lunga, sono dei marpioni non da poco e questa loro operazione commerciale non omaggia né tiene conto dei brani e degli artisti presi in considerazione.
poi un conto è sentire Tintarella di Luna rifatta dagli Os Mutantes …ben diverso invece è sentirli eseguire 20 pezzi di Mina, Morandi, Celentano, Reitano per scopo puramente commerciale.
poi, questa è solo la mia opinione, il loro primo album lo ascoltai per curiosità, ma più che sorridere come per Señor Coconut, mi fecero storcere il naso. :smt102

posso essere d’accordo con quasi tutto tranne che per il fatto del “discutibile”. secondo me decidere di fare solo cover e di debuttare anche con un album di cover ci può stare benissimo. è una scelta precisa quella di non essere autori di ciò che si suona ed è plausibile.
se poi sia una scelta fatta per scopi commerciali, scopi artistici, per mancanza di talento compositivo o altro, questo è un altro discorso.