Nude... si muore (Antonio Margheriti, 1968)

Giallo-rosa del '68 ancora legato al filone delle eredità ma con elementi maledettamente all’avanguardia che fanno da ponte con i thriller anni '70. Direi che se non è il primo, è tra i primissimi gialli che evidenziano l’assassino in soggettiva con i guanti neri (Argento sarà passato di qui?). Il film lo trovo analogo al ‘6 donne’ di Bava (collegio-atelier, assassino, movente), di cui sembra aver scritto il soggetto. Da notare una sottile analogia con Phenomena: il collegio femminile, il prefessore che studia gli insetti con tanto di macro sulla farfalla spillata… insomma qualcosa c’è!
Diversi riferimenti a Hitchcock: uccelli e animali impagliati in ogni dove, doccia, score musicale, e altre cose spoiler.
Assassinii accennati e non violenti anche se, come detto, la soggettiva con guanti neri lascia il segno e fonda le basi (l’omicidio che apre il film per me vale la pena di essere ricordato). Questa degli omicidi non violenti deve essere stata un scelta precisa, perchè nel '64 Bava metteva in scena omicidi che all’epoca era ultra-gore! Era troppo avanti, c’è poco da fare.
La fotografia mi è piaciuta ma niente a che vedere con quella di 6 donne che ho sempre considerato ineguagliabile. Una cosa che ho trovato pesante e a tratti forzata sono questi benedetti siparietti pseudo-comici. C’erano anche in La ragazza che sapeva troppo ma meno insistiti e demenziali.
In definitiva, un tassello oserei dire fondamentale per quello che esploderà negli anni '70, di cui ne consiglio la visione.

Quella dell’assassino che si aggira in collegi/riformatori femminili è un tema ricorrente nel thriller/horror anni 60. Basti pensare a La residencia di Serrador, o ai fumetti neri dell’epoca (mitico l’episodio di Kriminal Delitto nel riformatorio, almeno mi pare s’intitolasse così). Diciamo che Phenomena ha avuto molti modelli di riferimento, compreso il presente giallo di Margheriti (ma anche thrilling anni 70 come Cosa avete fatto a Solange e La bestia uccide a sangue freddo. Senza contare gli autocitazionismi argentiani, che quando ha girato Phenomena aveva senz’altro in mente anche Suspiria).

La bestia uccide a sangue freddo è piuttosto distante dall’ “impalcatura” generale di Phenomena, mentre Nude si muore è molto più vicino. Cosa avete fatto a Solange si accosta solo per il collegio femminile, che però non essendo sperduto nel verde (come quello di Nude) non dà la stessa sensazione che si respira in Phenomena. E poi la casa degli insetti in Nude si muore mi sembra un riferimento pressochè diretto con Phenomena. Niente di male eh, solo constatazioni.

L’ispirazione entomologica di Phenomena proveniva da altre cose (il riferimento ad un fatto di cronaca relativo all’identificazione di un omicida grazie alle larve di mosca che si erano formate sul cadavere della vittima). Ovviamente non volevo dire che il film di Argento avesse “copiato” i thriller di Dallamano e Di Leo; semplicemente constatavo come l’idea di una serie di delitti che insanguinano un dormitorio femminile (collegio/clinica psichiatrica/riformatorio non fa differenza) fosse abbastanza comune per il cinema anni 60-70, dati i risvolti morbosetti che l’ambientazione offriva.

Giallo-rosa del '68 ancora legato al filone delle eredità ma con elementi maledettamente all’avanguardia che fanno da ponte con i thriller anni '70. Direi che se non è il primo, è tra i primissimi gialli che evidenziano l’assassino in soggettiva con i guanti neri (Argento sarà passato di qui?). Il film lo trovo analogo al ‘6 donne’ di Bava (collegio-atelier, assassino, movente), di cui sembra aver scritto il soggetto. Da notare una sottile analogia con Phenomena: il collegio femminile, il prefessore che studia gli insetti con tanto di macro sulla farfalla spillata… insomma qualcosa c’è!
Diversi riferimenti a Hitchcock: uccelli e animali impagliati in ogni dove, doccia, score musicale, e altre cose spoiler.
Assassinii accennati e non violenti anche se, come detto, la soggettiva con guanti neri lascia il segno e fonda le basi (l’omicidio che apre il film per me vale la pena di essere ricordato). Questa degli omicidi non violenti deve essere stata un scelta precisa, perchè nel '64 Bava metteva in scena omicidi che all’epoca era ultra-gore! Era troppo avanti, c’è poco da fare.
La fotografia mi è piaciuta ma niente a che vedere con quella di 6 donne che ho sempre considerato ineguagliabile. Una cosa che ho trovato pesante e a tratti forzata sono questi benedetti siparietti pseudo-comici. C’erano anche in La ragazza che sapeva troppo ma meno insistiti e demenziali.
In definitiva, un tassello oserei dire fondamentale per quello che esploderà negli anni '70, di cui ne consiglio la visione.

Quella dell’assassino che si aggira in collegi/riformatori femminili è un tema ricorrente nel thriller/horror anni 60. Basti pensare a La residencia di Serrador, o ai fumetti neri dell’epoca (mitico l’episodio di Kriminal Delitto nel riformatorio, almeno mi pare s’intitolasse così). Diciamo che Phenomena ha avuto molti modelli di riferimento, compreso il presente giallo di Margheriti (ma anche thrilling anni 70 come Cosa avete fatto a Solange e La bestia uccide a sangue freddo. Senza contare gli autocitazionismi argentiani, che quando ha girato Phenomena aveva senz’altro in mente anche Suspiria).

La bestia uccide a sangue freddo è piuttosto distante dall’ “impalcatura” generale di Phenomena, mentre Nude si muore è molto più vicino. Cosa avete fatto a Solange si accosta solo per il collegio femminile, che però non essendo sperduto nel verde (come quello di Nude) non dà la stessa sensazione che si respira in Phenomena. E poi la casa degli insetti in Nude si muore mi sembra un riferimento pressochè diretto con Phenomena. Niente di male eh, solo constatazioni.

L’ispirazione entomologica di Phenomena proveniva da altre cose (il riferimento ad un fatto di cronaca relativo all’identificazione di un omicida grazie alle larve di mosca che si erano formate sul cadavere della vittima). Ovviamente non volevo dire che il film di Argento avesse “copiato” i thriller di Dallamano e Di Leo; semplicemente constatavo come l’idea di una serie di delitti che insanguinano un dormitorio femminile (collegio/clinica psichiatrica/riformatorio non fa differenza) fosse abbastanza comune per il cinema anni 60-70, dati i risvolti morbosetti che l’ambientazione offriva.

Nel dvd tedesco tra gli extra è presente una scena di nudo con protagonista Malisa Longo(o una controfigura) la scena è presente anche nella versione in bianco e nero del dvd(cioè montata con il film stesso)

in arrivo il br con audio italiano dalla BU :slight_smile:

ho visto questo dvd su una bancarella per 7 euro,ero indeciso se prenderlo,che dite merita?

ti riferisci all’edizione italiana?

merita tranquillamente, un buon master :wink:

si quella,in tal caso lo prendo

Questo film non mi ha convinto pur essendo un fan del regista. Abbastanza noiosetto e con una certa comicità che fa rabbrividire, ha pochi momenti che valgono la pena e lo fanno ricordare. Il primo omicidio è ben fatto ma gli altri sono poco violenti e di scarso impatto. Chi mi ha convinto veramente, come sempre del resto, pur non essendo il protagonista è Luciano Pigozzi che con la sua mimica interpreta il personaggio più interessante

l’ho preso anch’io avendolo trovato eccezionalmente in un negozio di roba usata ma purtroppo non è anamorfico, quindi conserverò anche l’edizione Passworld

Qualcuno saprebbe dirmi se l’edizione Passworld ha un extra su Margheriti, come riportato dal sito di Kultvideo?

Grazie a tutti.

rispondo con un filo di ritardo… sì ha un’extra con il figlio

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