Visto, con molta fatica, in due parti causa sopraggiunta noia.
Mi ha annoiato parecchio, non sono mai entrato nel film, la storia non mi ha mai realmente preso e alla fine è stato il tedio a farla da padrone nonostante un paio di scene riuscite.
A parte che alla fine ha delle similitudini spaventose con un altro film che non nomino se non sotto spoiler Moon, devo dire che anche se visivamente ha qualche trovata suggestiva me lo sto già dimenticando.
Cruise comunque è bravo a fare questi ruoli e questi film.
Il titolo forse si riferisce all’oblio in cui scivola il film non appena è finito.
Blu ray notevolissimo sotto il punto di vista audio/video, ci sono anche degli extra ma non li ho visti per mancanza assoluta di interesse.
Visto anch’io in due parti, in un’unica “tirata” è dura, proprio perchè è la parte iniziale, che “dovrebbe” avere maggior incisività, ad essere per me la peggiore. Nella seconda almeno si “cade” nell’action, ed è più godibile. Il cast, a parte la compagna di Cruise, è comunque valido. L’attrice che interpreta la moglie, notevole gnocca. Film dimenticabile, ma una visione, se te lo prestano, si può fare. BD super.
Ho trovato bellissima la prima mezz’ora, un one man show con Cruise che attraversa le gigantesche rovine di un mondo abbandonato, molto intenso.
Dopo quest’inizio così suggestivo il film diventa un frullato di rimandi ad altre pellicole, su tutte
Moon, Matrix, Terminator, Indipendence Day, più varie ed eventuali.
e tutto scivola nel già visto e nel dimenticabile.
Fantastico il drone da combattimento, un grande design visivo e sonoro che lo rende un personaggio a sé, molto inquietante.
Tom Cruise è più convincente del solito, saranno le rughe che cominciano a renderlo più credibile. Chissà perché nel cast c’è anche Zoe Bell, che è una stunt/attrice tostissima (Kill Bill, Death Proof) ma qui si limita a qualche posa di sfondo, boh.
Andando sul tecnico, il film ha una particolarità fantastica, perché tutte le scene ambientate nella Sky Tower dove vivono Cruise e la collega non sono state grate in green screen, che avrebbe dato problemi sulle superfici riflettenti, ma con un complesso sistema di front projection - cioè il sistema inaugurato da Kubrick in 2001 e arrivato all’estremo perfezionamento in Cliffhanger - utilizzando 21 proiettori e una batteria di schermi iperriflettenti, per una risoluzione totale sull’immagine proiettata di 15K. Un bellissimo esempio di effetto in-camera vecchio stile declinato con la più moderna tecnologia, e il risultato è eccezionale anche perché consentiva di avere già sul set la luce e l’atmosfera del film finito.
Sotto c’è una featurette sull’argomento e QUI un’intervista al direttore della fotografia Claudio Miranda.
Visto l’altra sera, a me è piaciuto molto. Visivamente è eccezionale, dalla bubble ship costruita a grandezza naturale in alluminio, agli esterni in Islanda, alla sky tower, ai droni da combattimento (fichissimi). Poi ok, ci sarà qualche buco, uno pignolissimo ne ha trovati una marea:
e in effetti son d’accordo con lui. Ma mi ha comunque affascinato, i panorami in Islanda mixati alla CGI sono fantastici, la vista dalla sky tower spettacolare. Il regista parla della sua passione per la sci-fi anni 70, pochi attori e una buona idea, e in effetti mi è piaciuto molto anche per questo. Che poi non ho avuto sti problemi a stare sveglio, io fondo son solo due ore.
Eh sì, non per sbrodolare ma sono i nostri Barco FLM-HD20 20K:
The projection solution itself was provided by Production Resource Group (PRG) and included 11 PRG Mbox Extreme v3 media servers and 21 Barco FLM-HD20 20K projectors. The final blended image resolution was 18,288 by 1,920 pixels and consisted of 62 synched layers of 1080p video.
Rivisto stasera, l’avevo visto al cinema all’uscita. Mi era piaciuto allora e mi e’ piaciuto ancor di piu’ ora, pur non essendo fan del genere. Non l’ho trovato cosi’ noioso, momenti morti non ce ne sono dai…
Unica cosa che continua a lasciarmi perplesso:
gli Scavenger ti catturano, scopri che sono umani (con tutte le conseguenze che ne derivano: ci sono altri umani sulla Terra, i droni uccidono gli umani, ecc…), e la tua reazione e’ solo una faccia da pesce lesso? Mah…
“Il deserto avanza. Guai a chi cela in sé il deserto”
Di tanto in tanto, la prodigiosa e multi-milionaria industria dello spettacolo made in USA riesce a proporre film particolarmente interessanti e (magari involontariamente) ricchi di spunti di riflessione che vanno ben oltre il semplice prodotto da intrattenimento. Nello specifico, Oblivion per me rappresenta un notevole esempio.
Film dal titolo esemplificativo (l’oblìo in questo caso è di sé stessi) che potrebbe benissimo essere definito come “identitario” a tal punto è centrato sull’importanza fondamentale del ricordo delle proprie origini e sulla presa di coscienza di chi si è stati, di chi si è e di chi si sarà; sull’importanza di recuperare la propria umanità in un mondo, ormai, devastato e ridotto ad un deserto.
La ri-nascita della propria umanità (vera e propria morte e resurrezione che nel finale si estenderà alla specie umana nel suo insieme), affidata a un piccolo gruppo di “veglianti”, diventa dolorosa ma fondamentale riscoperta di sé stessi in mezzo alle rovine della antica Civilization (da intendersi alla tedesca) che, avendo ormai concluso il suo ciclo discendente assieme ai suoi decadenti punti di riferimento, è stata spazzata via da catastrofici terremoti e maremoti (anche questi possibilmente da intendersi in chiave metaforica) causati dall’opera devastatrice di una sorta di élite aliena in negativo, curiosamente rappresentata da una piramide capovolta orbitante intorno al pianeta. Buoni e cattivi si confondono mentre l’illusione della falsa “terra promessa” - un futuro mondo ideale (le colonie su Titano) - viene piano-piano infranta a favore della sconvolgente realtà: l’omologazione totale e anti-umana è utile solamente a chi prosciuga le risorse vitali della Terra in modo da nutrire i propri personali interessi.
Per quanto mi riguarda: consigliato.
DVD Universal (acquistato per 3.00 euro presso un classico negozio dell’usato in perfette condizioni)