Varesenews e non la stampa nazionale…sarà vero??
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[i]Busto Arsizio-Gallarate - Almeno 48 i casi di stupro accertati dagli
inquirenti: nel computer dell’uomo migliaia di foto «inequivocabili»
dei pazienti
Abusi sessuali sui pazienti, “professionista†in manette
Narcotizzava i suoi pazienti (uomini) per poi abusarne sessualmente: è
questa la gravissima accusa che grava su Roberto Benatti, 53 anni,
sedicente fisioterapista e medico sportivo privo di titoli (fra le
accuse vi sono l’esercizio abusivo della professione medica e la
relativa truffa) ma con un ricco giro d’affari e studi a Gallarate, a
Colle Santa Lucia (Belluno) e nella zona di Verbania. Benatti, il cui
nome non è stato diffuso dalla magistratura, è stato arrestato in
flagrante dai Carabinieri la sera dello scorso 14 giugno nel suo studio
nella cittÃ^_^ dei due galli.
A distanza di un mese la Procura di Busto Arsizio, dopo aver a lungo
chiesto discrezione alla stampa, ha convocato i giornalisti per esporre
quanto appurato finora – e dalla vicenda emerge un quadro desolante.
L’uomo era stato arrestato in quanto l’ultimo dei suoi pazienti, pur
sotto l’effetto di un narcotico, si è accorto di quanto gli veniva
fatto: «Aiuto, mi sta violentando» ha gridato attraverso la porta alla
madre, allo zio e a un amico di questi che lo avevano accompagnato. Da
qui l’irruzione dei parenti, che trovavano il Benatti a pantaloni
calati intento nell’atto, la chiamata ai carabinieri, l’arresto e il
sequestro dello studio. Nel computer del falso professionista –
peraltro conosciuto, accreditato e stimato nel suo ambiente, ospite
frequente di seminari e convegni – i Carabinieri della compagnia di
Gallarate, coordinati dal capitano D’Amato, che indagano collaborando
con il sostituto procuratore Loredana Giglio, hanno trovato un
impressionante, dettagliatissimo archivio dove l’uomo aveva salvato
migliaia di foto inequivocabili di non meno di 48 suoi pazienti mentre
venivano abusati sessualmente, ognuno con la relativa cartella, nome e
cognome. «Quell’archivio è una sorta di confessione» ha dichiarato
Giglio. C’è solo da immaginare quanto sia stato pesante e delicato per
i carabinieri di Gallarate dover informare le persone ritratte, ignare
di quanto era loro accaduto, per poi raccoglierne le denunce. Al
momento sarebbero accertati 48 stupri, dal 2003 (data delle foto più
vecchie in archivio) in poi, ma il Benatti esercitava da almeno una
decina d’anni come medico sportivo: «e se non fosse stato per
quest’ultimo paziente un po’ più resistente al narcotico, chissÃ^_^ quanto
sarebbe andata avanti questa storia senza essere scoperta». Sembra che
una o due delle vittime potessero essere ancora minorenni all’epoca del
fatto.
La vicenda ha effettivamente dell’incredibile, e richiede qualche
spiegazione. Di norma il Benatti lavorava senza creare problemi e anche
con competenza e successo, a giudicare dalla buona fama di cui godeva.
Il modus operandi dello stupratore seriale era il seguente: quando si
trovava a che fare con persone che avevano problemi all’area pelvica o
del bacino, preavvertiva il paziente che lo avrebbe narcotizzato, in
quanto le manovre e le manipolazioni che avrebbe dovuto eseguire sulla
regione pelvica, da fuori e da dentro (“la mossa”), sarebbero state
dolorose. Il paziente, stordito da dosi massicce di farmaci
(probabilmente benzodiazepine, ma è da approfondire) cadeva
addormentato e tale rimaneva anche per 10-12 ore. Mentre le sue vittime
dormivano, l’uomo le violentava e fotografava. I dolori successivi al
risveglio erano senz’altro attribuiti alle manipolazioni “curativeâ€.
«Una vicenda tristissima» commenta disgustato il procuratore di Busto
Arsizio Francesco Dettori. Come riferisce il pm Giglio, la vicenda non
si esaurisce con l’accusa di violenza sessuale aggravata dall’uso di
farmaci e della riduzione all’incapacitÃ^^ di intendere e volere delle
vittime. Si indaga infatti anche sulla provenienza dei farmaci stessi,
tanto più che l’uomo non era iscritto all’ordine dei medici né aveva
una laurea (alle spalle un diploma tecnico da perito, nulla a che fare
con la medicina), e per una sospetta evasione fiscale, visto che
Benatti si faceva pagare fino a 250 euro per le “prestazioni†più
complesse, vale a dire gli stupri sotto sedazione. Nel suo studio, la
sera dell’arresto, i Carabinieri hanno rinvenuto un’ingente somma in
contanti, per l’ammontare di circa 10.000 euro: e pare che il falso
medico non rilasciasse fattura. I truffati a questo punto potrebbero
essere circa un migliaio, i pazienti registrati presso i suoi tre
studi: fra questi anche alcune societÃ^^ calcistiche locali delle serie
minori. Per questo sono in corso indagini patrimoniali con l’ausilio
della Guardia di Finanza. Intanto Benatti resta in carcere a
disposizione del magistrato.
Giovedi 19 Luglio 2007
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