Ogro (Gillo Pontecorvo, 1979)

OGRO Titolo Originale: OGRO

Regia: Gillo Pontecorvo
Interpreti: Gian Maria Volontè, Eusebio Poncela, Angela Molina, Saverio Marconi, Jose’ Sacristan
Durata: h 2.01
Nazionalità: Francia, italia, Spagna 1979
Genere: drammatico
Al cinema nel Gennaio 1979

Nei primi mesi del 1973 l’E.T.A. progetta il sequestro dell’ammiraglio Luis Carrero Blanco, “delfino” del caudillo Francisco Franco, in cambio del quale verrà chiesta la liberazione di 150 detenuti politici. Ma quando Franco nomina Blanco presidente del consiglio, l’E.T.A. decide che l’ammiraglio deve essere ucciso.

Ho letto critiche discordanti riguardo questo film, a me è piaciuto. Ma vorrei sapere cosa ne pensate voi…

Ciao!

Per me un grandissimo film che - come dice il regista stesso nell’intervista presente nel DVD che possiedo - e’ stato girato un po’ “con il freno tirato”. Per evitare di dare anche indirettamente un sostegno alle azioni terroristiche italiane (il film sara’ stato girato a ridosso del sequestro Moro, immagino), non si e’ calcata la mano sulla componente epica dell’azione o sulla idealizzazione dei personaggi. Se poi questo sia un difetto, non saprei -certo l’idea che gli atti di violenza vadano bene durante il fascismo, ma non in una fase di democrazia seppur incompiuta, reiterata fino alla conclusione del film- sa di forzatura, ma la recitazione posata dei personaggi insieme allo stile “da cronaca” delle riprese rendono tutto ancora piu’ verosimile e - a mio parere - esaltano, anziche’ fiaccare, la componente thriller del racconto.

Mi ha colpito anche il fatto che il regista considerasse noioso (sempre dall’intervista del dvd) il libro da cui trasse la sceneggiatura e la arricchi’ con i suoi ricordi da partigiano -l’idea che questa persona (ma mi ricordo che anche Questi fece qualcosa di simile con “Se sei Vivo Spara”) potesse arricchire di episodi convincenti -attingendo dalla propria memoria- un evento eccezionale come quello raccontato mi da l’impressione di comprendere i motivi della forza che a distanza di 40 e passa anni quel cinema ancora possiede.

Ciao!
C.

PS: curiosita’, nel film compare un manifesto del film “La venganza de las mujeres vampiro” (se non ricordo male), sono sicuro che @Manzotin lo conosce :slight_smile:

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Anche io sono tra gli estimatori di questo film. Ho inoltre avuto modo di leggere il libro di Eva Forest da cui poi è stata tratta la pellicola. Molto interessante poiché è praticamente una lunghissima intervista fatta dalla donna ai 4 uomini esecutori materiali dell’operazione.

È un classico film da “appassionati” : come dice già Cage, lo stile è cronachistico e le fasi concitate ovviamente ridotte al minimo; lo si guarda (e si apprezza maggiormente) se lo spettatore ha già un interesse verso l’argomento (secondo me).
Rispetto al libro (e quindi alla realtà), cambia un po’ la fuga finale ed inoltre, come purtroppo capita spessissimo, l’inserimento delle donne come momento sentimentale-famigliare è sicuramente un lato umano che coinvolge i terroristi ma resta un aggiunta che nulla apporta all’esito del film.