Open Water 3 - Cage Dive (G. Rascionato, 2017)

http://www.imdb.com/title/tt4126568/?ref_=fn_al_tt_1

A me in genere questi film piacciono (piaciucchiano, dai…) quasi sempre visto che sfruttano una mia fobia, quella del mare aperto con le bestie che cercano di mangiarti e alla fine questo Cage Dive (che da noi è stato furbescamente spacciato per il terzo capitolo del franchise di Open Water) è uguale a tanti altri film simili, del quale riprende pregi e difetti.

È la storia di tre ragazzi che si trovano in Australia per provare l’esperienza di stare dentro una gabbia sott’acqua con gli squali che gironzolano attorno. Peccato che però un’onda anomala arrivi all’improvviso distruggendo e ribaltando la barca, uccidendo anche tutti quelli che erano a bordo. Così i tre ragazzi devono sperare di essere soccorsi mentre stanno a mollo in mezzo all’oceano e si filmano con una videocamerina subacquea.

Tutta roba già vista, senza particolari novità, però se a uno piace il genere è capace di riuscire a divertirsi.

Ovviamente i dialoghi fanno pietà e la banalissima storyline che unisce i tre ragazzi (storie di corna…) è più che prevedibile. A un certo punto avviene una cosa così illogica e assurda che viene da chiedersi se il film non stia per diventare una commedia demenziale.

Comunque vabbeh, gli squali sono belli e il mare aperto a me fa sempre paura quindi non sto a lamentarmi troppo.

Il fattore POV/mockumentary è sfruttato in maniera altalenante. A volte le riprese a mano hanno senso e a volte sono estremamente gratuite e farlocche.

Il blu ray italiano ha un master italiano con orribili sovrimpressioni nella nostra lingua (addirittura centrate male, sono piccolezze ma queste sciatterie non dovrebbero esserci) e non contiene extra.

M’ha fatto venire il mal di mare, giuro che avevo la nausea. Come suspense funziona, mi piace nuotare ma l’idea di andare alla deriva e dovermela vedere con gli squali fa un certo effetto. Dei tre è quello che preferisco, pur nella sua fattura usa-e-getta.