Ostia (S. Citti, 1970)

In uscita il 6 settembre per Koch Media Germania il film di Sergio Citti.
Audio italiano per film ed extra, che consistono in una featurette di mezz’ora (peraltro realizzata proprio ad Ostia, nel punto in cui fu ritrovato il cadavere di Pasolini) con Filippo De Masi - figlio del Maestro Francesco, autore delle musiche - e il critico Fabio Melelli.
Conterrà anche il trailer.

http://www.kochmedia-film.de/dvd/details/view/film/ostia_masterpieces_of_cinema/

ottima notizia giorgio… spero ci sarà la possibilità di trovarlo anche su amazon.it… per ora nella ricerca compaiono solo le edizioni spagnola e francese, ma ovviamente visti gli extra opterei per questa :slight_smile:

Chiedo venia per la domanda sciocca, ma franco, che per altro è nel cast, e Sergio citti sono parenti o solo omonimi?

Sono fratelli!

Comunque il dvd si troverà anche su amazon.it, come tutti questi Koch.

Sì, infatti ho fatto una ricerca più approfondita e alla fine è uscito fuori
http://www.amazon.it/Ostia-Masterpieces-Cinema-Edizione-Germania/dp/B00DRHUT7M/ref=wl_it_dp_o_pC_nS_nC?ie=UTF8&colid=Y6QJYEKDGPB1&coliid=I219C5XBGCSSIV
anche se, rispetto al sito tedesco dov’è già prenotabile, risulta ancor non disponibile. Comunque il prezzo su amazon.de è ottimo (11.90), spero resti il medesimo quando diventerà disponibile anche da noi.

Visto. Un bel master e una bella edizione, impreziosita dal contributo di Freak-O-Rama.
Il film è molto bello, al netto di qualche lungaggine (Bandiera e Rabbino truccati da donna che ballano) e di qualche esagerazione (il flashback con l’omicidio del padre, un po’ tutto sopra le righe). Cresce molto col passare dei minuti e arriva a un finale potente e commovente. Mi sembra, rispetto al successivo “Storie scellerate”, più personale e meno debitore di Pasolini.

Venendo all’extra: come detto, al solito un bel lavoro. Se posso permettermi, Federico, forse un pochino meno centrato rispetto ad altri tuoi lavori. Mi sembra che, dopo i primi minuti, viri un po’ troppo su De Masi, sul suo rapporto con Citti e sulla sua personale idea di musica, piuttosto che approfondire il film stesso. Infatti Melelli, che dovrebbe essere lo storico del film, scompare nella seconda parte. Personalmente, ma sono chiaramente gusti miei, avrei preferito sapere qualcosa di più sulla produzione del film, su come venne recepito all’uscita, conoscere qualche aneddoto di lavorazione.
Comunque avercene, sia chiaro :slight_smile:

Sono più che d’accordo.
Il fatto è che, molto semplicemente, la presenza di Melelli non era prevista in origine.
All’inizio l’idea era solo quella di far parlare Filippo De Masi. Dopo aver girato la sua intervista mi sono reso conto che, per quanto interessante, copriva il film un po’ marginalmente. Ma era inevitabile visto che alla fine Filippo è il figlio del Maestro e poteva parlare soprattutto del rapporto del padre con Citti e di altre tematiche correlate.
Così, approfittando del fatto che dovevo intervistare Melelli per un’altra cosa ho pensato di fargli dire qualcosa sul film, almeno per contestualizzarlo in maniera un po’ più precisa di come aveva fatto Filippo (che peraltro non era certo tenuto a farlo, lui doveva parlarmi del padre e di Citti e infatti l’ha fatto benissimo).
Quindi sono d’accordo con te, l’extra è un po’ “sbilenco” ma alla fine lo trovo comunque accettabile (fermo restando che quello che dici è verissimo).

Intanto grazie per il chiarimento. Ovviamente l’extra è più che accettabile, ci mancherebbe, me lo sono visto con piacere.
E, tanto per fare confronti e restare in campo Cittiano, nel dvd-repubblica di “Storie scellerate” c’è un’intervista a David Grieco che non parla nemmeno del film in questione.

Mi piacerebbe sapere perché in Italia nessuno lo editi. Neanche nella collana di Repubblica/L’Espresso l’hanno inserito.

Infatti dopo 4 anni da questo messaggio anni ho dovuto comprare l’edizione tedesca (che non e’ male per niente, eh!) per vederlo in DVD. Riguardo al film concordo quasi completamente con areknames, tranne che a me tutto l’episodio del pranzo, fino alla tragica conclusione è piaciuto moltissimo e, con i suoi toni piu’ grotteschi/surreali, alleggerisce la seriosita’ della pellicola il tanto che basta per renderla piu’ fruibile (a mio avviso, ovviamente).

Ciao!
C.

quando l’estate 1980 è arte

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Terzieff e Citti sembrano veramente fratelli e il primo, doppiato proprio da Sergio Citti, se non sai che è un attore francese, credi che quella voce sia proprio la sua. Ovviamente eccessivo il vm18 dato all’epoca considerato che non è certo un film che poteva interessare i ragazzini. Probabilmente infastidì l’atmosfera malsana, senza speranza e, soprattutto, la neanche tanto celata (e inconfessabile) attrazione omoerotica tra i due fratelli. Comunque il film, che venne prodotto e distribuito in proprio da Alvaro Mancori e Anne Marie Chretien, passò totalmente inosservato.