Pasolini (Abel Ferrara, 2014)

Con Willem Dafoe, Maria de Medeiros, Riccardo Scamarcio, Ninetto Davoli, Giada Colagrande, Valerio Mastandrea, Adriana Asti


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In uscita il 18 settembre questo biopic sul grande regista, morto ammazzato nel 1975.

Quando qualche mese fa sentii per la prima volta che Ferrara stava ultimando il suo film su PPP, provai un istintivo moto di fastidio: pensai infatti stupidamente a Giuseppe Ferrara, quello de Il caso Moro, Il sasso in bocca eccetera :smiley:

Invece il film lo ha diretto ovviamente Abel Ferrara, ed è stato presentato al Festival di Venezia in questi giorni.

Dafoe nei panni del Pasolini del 1975 ha l’età giusta (59 anni), e anche la Medeiros come Laura Betti sembrerebbe adatta.

Curiosamente, Scamarcio interpreta Ninetto Davoli, mentre il vero Ninetto Davoli ha il ruolo di Eduardo De Filippo! Stracult?

Comunque da vedere.

purtroppo pare sia strascult, con Defoe che parla un po’ in inglese un po’ in italiano storpiato senza una logica, scene girate in maniera imbarazzante ed eterne passeggiate per arrivare con affanno a 87 minuti.

Dalle recensioni, pare un film con vari difetti (oltretutto…quella faccia di palta di Scamarcio, pugliese, che fa il romanissimo Davoli, parlando in napoletano?!). Ad ogni modo, tutti hanno elogiato la prova di Dafoe, e tanto mi basta per giustificarne almeno una visione.
P.S. L’edizione italiana eliminerà il “bilinguismo”, in effetti forzato e discutibile, dell’originale. Semmai mi lascia perplesso che come voce per Dafoe sia stato scelto Fabrizio Gifuni, attore non privo di talento ma essenzialmente sopravvalutato.

Ma Ninetto Davoli interpreta davvero Eduardo De Filippo? se è proprio così è davvero assurdo perchè nel film non ha nulla che lo fa rassomigliare dato che è truccato proprio da Ninetto Davoli!

io avevo letto che Ninetto era interpretato da Scamarcio da giovane e da Davoli stesso da adulto.

Dispiace dirlo, ma Ferrara oramai è un regista degno soltanto del pensionamento. Basti pensare anche all’orribile Welcome to New York, presentato qualche mese fa…

No, Ninetto Davoli come ho scritto sopra interpreta Eduardo De Filippo. Il quale nel 1975 era in predicato di essere il protagonista di Porno-Teo Kolossal, il film che Pasolini non poté mai fare.

Aridaje con questa “prevenzione senza senso” nei confronti di Scamarcio… Zardoz, francamente stai diventando noioso, lo hai visto il film prima di giudicare? Perchè altrimenti le tue son sempre le solite sterili frasi… personalmente io prima di criticare o elogiare il film aspetterò di vederlo, ma senza pregiudizi, altrimenti, meglio che me ne stia a casa ed amen!!! Comunque tornando alla pellicola c’erano state delle critiche pure verso i ragazzi di borgata che recitavano in inglese ma, io son fiducioso per questo film, poi, dopo la visione, vi dirò le mie reali impressioni!!! :confused:

Altola’, giovane: io ho scritto “dalle recensioni pare”, non ho espresso un parere sul film in sé. Che poi abbia fiducia nel grande Dafoe, e viceversa che odi visceralmente quell’incapace di Scamarcio, è un’altra faccenda. E a dirla tutta, pure Ferrara da troppo tempo non è tra i miei preferiti: siamo realistici, i tempi di “The addiction” e “Fratelli” non torneranno più. .

Vabbè, diciamo che stavolta ho preso un’abbaglio e, “ti sei salvato in corner”, comunque, scherzi a parte, rimango sempre contro le prevenzioni verso certi attori… pure a me Bale non è mai piaciuto, però in certe parti mi son dovuto ricredere… su Ferrara, beh, pure io ho notato che purtroppo non è piu’ quello di un tempo e, mi chiedo spesso il perchè: Forse pure lui si è “adagiato sulla fama ed i dollari”? In futuro vorrei vedergli realizzare un altro film come “The king of New York” oppure “Il cattivo tenente”, ma, penso che rimarranno utopie… e, per ritornare al film non sempre buoni attori e registi di fama servon a realizzare altrettanti film… io rimango fiducioso, ma, si sa che il grande pubblico è in gran parte attirato dai nomi: Vi saprò dire! Buona serata. :oops:

Be’, la mia “lista nera” di attori (e talvolta registi) è arcinota, e più che di pregiudizi si tratta purtroppo di conferme, “irrimediabili”. Su Ferrara comunque siamo d’accordissimo: inutile farsi illusioni, le sue cartucce migliori, artisticamente, le ha sparate tanto tempo fa. Se questo “Pasolini” sarà anche “solo” un buon film, accontentiamoci.

ho visto di sfuggita qualche foto e immagine di Dafoe. A me sembra molto somigliante. A Berlinguer però

No Pollanet, per carità… ci mancherebbe ancora che assomigliasse al povero Enrico, comunque, sarà forse per via dei “visi scavati o spigolosi” che avevan entrambi? Ma, lo sai che guardando ora le immagini su Google ne ho trovate alcune molto simili… ed una la posto, poi, giudicate voi! :confused:

Non capisco come si possa liquidare così “Welcome to New York”, specie se si ama il cinema di Ferrara.

Confermo quanto detto in precedenza, io probabilmente anche a torto, l’ho trovato orribile : prolisso allo stremo, ripetititvo, noioso, con alcune scene veramente da barzelletta in primis la scena iniziale, che pareva un porno di Salieri :D:mad:. Un fallimento su tutti i fronti, sia se Ferrara voleva un dozzinale soft-core (cosa che non credo affatto, ma la qualità del film per me è tale…), sia se voleva rappresentare la complessità e l’ambiguità di un personaggio come Strauss-Kahn…
E lo dico da grande amante del cinema di Ferrara, quello “vero” degli anni '90.

“Welcome…” è uno dei titoli più stroncati degli ultimi anni, non ho certo il coraggio di recuperarlo. E del resto, un film che si affida spesso e volentieri alle nudità imbarazzanti di un Depardieu più XXL che mai, evidentemente non ha molte carte da giocare. Il bigolo al vento di Keitel ne “Il cattivo tenente” un senso ce l’aveva…

Visto ieri sera, ho capito perchè hanno deciso di toglierlo dalla programmazione dopo cosi’ poco tempo… già dalle prime scene stavolta ho capito che avrei assistito ad un film tutt’altro che “valido”, salvo solo l’interpretazione di Dafoe, ma per il resto anche gli altri attori sembrano “buttati li”… non vedevo l’ora che finisse la scena in cui Davoli e Scamarcio, che qui sembran due idioti (!) assistono all’orgia tra lesbische e gay dove gridan a vicenda cori da stadio sulla Lazio e sul Milan, che non ho capito… ma, trattandosi di Pasolini non sarebbero le uniche cose è qualcosa di veramente insopportabile, ma non per le scene o perchè condanni queste due categorie, anzi… solo che l’ho trovata veramente senza senso, ma, come ripeto, non avrò avuto abbastanza preparazione per capirla… e, come saprete mi spiace molto perchè Pasolini è sempre stato uno dei miei autori preferiti, però questo filmaccio non gli rende assolutamente giustizia mentre avrebbe dovuto esser sviluppato a mio parere in maniera diversa e, le critiche secondo me anche verso un Pasolini “troppo contenuto” rispetto alla realtà dove in realtà era il contrario mi fa venire pure il dubbio che tutte quelle sponsorizzazioni le abbia avute anche grazie a ciò!!! :frowning:

//youtu.be/5GzlodaMPLQ

Sarà che non avevo troppe aspettative sul film conoscnedo un pò l’ultimo Ferrara, anche se non ho visto Welcome, ma tutto sommato non l’ho trovato così disastroso. Certo, è un film incompleto, un pò pasticciato e per raccontare un personaggio del genere ci sarebbe voluto qualcosa di più. Ma Ferrara si sofferma sull’ultimo giorno di vita, sui progetti futuri in parte iniziati e in parte solo nella sua testa, e prova a ricostruirli in qualche modo. Discutibilmente, certo.

Non è che ce l’ho con Scamarcio, ma non ha nulla della stralunatezza del giovane Ninetto, ci prova…e poi che cavolo, ha un accento che sembre più napoletano.

PS: i cori nella versione italiana i cori sono: Abbasso la Figa e Abbasso il cazzo"

Il fatto che Ferrara non sia più quello di un tempo, lo sappiamo da anni. Ma mi sembra che non abbia nemmeno più la forza di tentare strade personali.
Un esempio riguardo a “Pasolini”: come molti sanno, la notizia della morte del poeta venne data alla madre Susanna da Laura Betti. L’anziana donna, che era ancora nel suo letto, esplose in un urlo straziante, colmo del dolore di una madre-compagna come lei era stata per il figlio.

Ora, se un regista decide di trasporre questo evento sullo schermo, sa benissimo che non potrà mai rendere la stessa disperazione di quel momento semplicemente replicandolo. Deve trovare un’altra via, qualcosa che sappia dare le stesse sensazioni, ma che abbia una sua personale potenza. Invece Ferrara, come nelle peggiori fiction di Rai Uno, fa prorompere Adriana Asti in un gemito che sembra quella di una vecchia attrice di teatro che recita senza alcuna sottigliezza. Un momento ridicolo, invece che toccante.

Questa, ovviamente, è solo la punta dell’iceberg. La pochezza dell’ispirazione di Ferrara emerge soprattutto nelle piatte e pietose trasposizioni delle pagine di Petrolio e della sceneggiatura di Porno Teo Kolossal, davvero ai limiti della decenza.

Visto oggi in blu-ray con l’audio italiano (unica opzione disponibile). L’ho trovato veramente brutto. Willem Dafoe è l’unico che si salva in questo lavoro imbarazzante, diretto da un Abel Ferrara distratto che non sa e non vuole cogliere nessuno degli aspetti della complessa personalità dell’artista. Chi non conosce Pasolini non troverà nessuno degli elementi che lo hanno reso scomodo e unico e chi lo conosce e lo ammira rimarrà deluso dalla banalità del tutto. Zibetti si fa carico delle scene di Petrolio: una fellatio, un party di potenti in cui si scambiano battute di una ovvietà da far apparire i dialoghi del Bagaglino Shakespeare e soprattutto la hostess/teschietto che sembra preso in prestito da Ed Wood. Porno Teo Kolossal con Ninetto che fa Eduardo che parla in romanesco e Scamarcio che fa Ninetto che parla in napoletano, arrivati a Roma dove girano anche le Smart ci regala la scena sexploitation del film, con gnocche e machi che si accoppiano poco convinti con in sottofondo i coretti “cazzo cazzo vaffanculo, figa figa vaffanculo…” .
Cosa si salva ? la forza delle parole del poeta nella scena dell’intervista, in cui la sua preoccupazione per il clima di crescente violenza sembra preparare poi il climax per la sua uccisione, da parte di un gruppo di ragazzotti che si avvicinano a lui e Pelosi al grido di “froci vaffanculo”, senza nessun dubbio sul possibile agguato, sul furto delle pellicole di Salò (addirittura a inizio film vediamo delle scene in francese e si parla tranquillamente di organizzare la prima a Milano). E’ molto che non lo rivedo, ma il film di Marco Tullio Giordana mi era parso infinitamente meglio di questo lavoro di Ferrara, vera ombra di se stesso, incapace di dare la giusta forza all’orrore del massacro dell’idroscalo. Un vero peccato.