Pathos. Un sapore di paura ( Piccio Raffanini 1988)

Pathos. Un sapore di paura


Regia di Piccio Raffanini
Con Virginia Hey, Gérard Darmon, Gioia Scola, Dario Parisini, Carin McDonald, Teagan Clive, Eva Grimaldi, Kid Creole, Patrick King…

Note

Inusuale ibrido di generi, è un thriller erotico dai connotati fantascientifici,

link al fimazzo by pinazzo!

https://archive.org/details/pathos-un-sapore-di-paura-dvbrip-by-er-tenebra

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Altra chicca alla Pinocore, il classico titolo oscuro che ci si aspetta venga postato da @bibaRecords !!!11

Non credevo ce ne fossero ancora molti di thriller/horror italiani che mancavano nella sezione Tutti i colori, ed invece…

Grande segnalazione.

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Thrilling erotico very eighty che non si capisce dove voglia andare a parare. Visti i miserrimi incassi nelle città in cui uscì, non fruì di una distribuzione regolare. Chi abbia notizie sul tal Piccio Raffanini, comprensibilmente scomparso dalla circolazione, batta un colpo!

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Va ricordato, come il film in questione sia l’ultimo prodotto cinematografico finanziato e distribuito dalla gloriosa Titanus. Che poi, si dedicherà esclusivamente alla produzione di opere televisive… :smirk:

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Come dice @Zardoz , storicamente purtroppo è un film importante proprio perchè segna la fine della produzione della Titanus per il cinema.

Lo vidi all’epoca nella videocassetta della Mondadori… un bel pò pretenzioso in termini artistici, decisamente figlio della moda glamour di quegli anni sulla scia dei vari “Caramelle da uno sconosciuto”, “Sotto il vestito niente II”, con esperimenti di regia figli della nascente videoclipmania e anche qualcosa di più… ma alla fine gli scenari simil-futuristici, un serial killer bisex… mah, diciamo che se la trama e l’estetica son la solita roba fritta e rifritta da Sotto il vestito niente in avanti, perlomeno il regista ha provato a buttarla tutta su uno stile di regia all’epoca abbastanza “sperimentale” anche se spesso si fa scappare troppo la mano… certo Giancarlo Soldi con “Nero” poco dopo ha fatto di peggio in termini di videoclippate e montaggi frenetici. Un figlio della sua epoca, niente di più. Per chi ama l’estetica modaiola di quegli anni è un prodotto curioso. Per chi non la ama, si può anche evitare di vederlo.

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Io sarei curioso di vederlo, eccome. Ma ovviamente, potrei sperare solo nell’intervento misericordioso di una qualche label estera. Yankee, magari. Diamine, hanno recuperato negli ultimi anni, in br ben realizzati, “Giallo a Venezia” e “Delirio di sangue”, giusto per fare due titoli “famigerati”, possono fare uno sforzo pure per un simile reperto “stilistico” degli anni '80…:thinking::pensive:

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