Paura 3D (A. & M. Manetti, 2012)

Abbastanza terribile questo film, anzi, per adeguarsi all’idioma parlato dai protagonisti direi che è “teriBBile”.

I Manetti non mi piacciono, non mi piace il loro cinema e non mi piace il loro atteggiamento per tante cose che adesso non sto a dire ma questo film è oggettivamente una ciofeca.
La sceneggiatura è demenziale, banale, ridicola, con incongruenze di dimensioni siderali e illogicità a tutto spiano.
Certi dialoghi gridano vendetta al Cielo e anche se i tre ragazzi protagonisti sono abbastanza disinvolti (e a loro modo funzionano a larghi tratti) ci sono momenti assolutamente inascoltabili.
Peppe Servillo era già insopportabile come cantante degli altrettanto insopportabili Avion Travel (uno dei gruppi più odiosi e sopravvalutati mai esistiti in Italia) ma come attore riesce persino a superarsi.
La colpa è sua ma anche del personaggio, direi che le responsabilità vanno distribuite equamente.
Lui magari ha anche un minimo di physique du rôle ma oltre ad essere sempre teatrale e ridicolo in tutto quello che fa e dice ha il grave handicap di un personaggio ridicolo, un omino che alla fine diventa più forte di Michael Myers e più invincibile di Jason Vorhees. Alla fine tutte queste assurdità danno un fastidio tremendo allo spettatore che si sente davvero preso per il culo.

Mi spiace parlare male di un horror italiano ma come cavolo si fa a parlare bene di questa roba?

In tanti hanno esultato dicendo che finalmente c’era un torture porn tutto italiano ma non vedo cosa ci sia da esultare se un genere (peraltro ridicolo) che è morto e sepolto da anni arriva in Italia con risultati così desolanti.
Alla fine c’è un po’ di splatter ma davvero nulla di che, tutta roba vista e stravista e neppure di grande qualità, diciamolo.

Tanto per dire:

[SPOILER]- la testa di Servillo non si può vedere, è orrenda… Non capisco perché la si mostri cosi tanto…

  • la scena del capezzolo strappato è ridicola e montata male, con anche l’attore che ha reazioni che non c’entrano nulla
  • la testa spappolata dalla fucilata è di un dozzinale unico (e per fortuna viene mostrata poco - ma sempre troppo - [/SPOILER]

Poi c’è la famosa scena che in tanti hanno trovato super shock.
No, ma davvero, stiamo scherzando?
Che cavolo c’è di shock in una scena così brutta, inutile e gratuita?
Solo perché si vede il sesso femminile in primissimo piano???
Tutta le scena della depilazione è terribile, mette a disagio per lo squallore dell’idea e della messa in scena, mica per la sua presunta morbosità o per la tensione che dovrebbe creare

È una scena bruttissima, che non serve a nulla se non a far parlare del film da una parte del pubblico e della stampa.

Tralasciamo poi gli svarioni di montaggio e di continuità (magliette che cambiano colore da una scena all’altra, forconi che in una scena sono in modo e subito dopo sono completamente diversi…), altre illogicità della sceneggiatura che fanno cadere le braccia e lo stupidissimo titolo (era molto meglio il titolo di lavorazione “L’ombra dell’orco”).

Poi comunque tutto il film ha dei momenti di sciatteria pesantissima. L’inizio è terribile, con una fotografia agghiacciante degli esterni delle borgate romane. Ma proprio roba che sembra ripresa con attrezzature amatoriali degli anni '80.
Anche alcune scene girate dentro la casa, poi, denotano un’assenza di gusto davvero preoccupante. Certe inquadrature sbilenche fatte perché “fanno figo” sono tristissime, di un poveristico totale. Anche le scelte musicali delle prime scene sono atroci, con un inascoltabile rap romano. I Manetti hanno sempre avuto il vizio di utilizzare (quasi sempre ad minchiam) musiche di amici vari (chi ricorda l’agghiacciante pezzo di Max Pezzali che irrompe senza motivo verso la fine di Piano 17?) e anche stavolta dobbiamo sorbircele.

La cosa migliore del film sono i titoli di testa animati, il resto mi sembra praticamente tutto da buttare, e mi spiace dirlo.

Fa tristezza che questa roba sia uscita nelle sale (peraltro con un buon numero di copie) e che addirittura sia uscita anche in 3D (obbligando quindi gli spettatori a pagare un biglietto più alto).
Film come questi sono roba da straight to video o da streaming. Per me questo “non cinema” che da troppo tempo occupa gli schermi italiani fa più male che altro al cinema italiano e ai filmaker che cercano di emergere facendo qualcosa di nuovo.

Per quanto facciano cagare, non ricordo di aver mai abbandonato un film prima della fine, ieri sera dopo 50 minuti ho spento la tv davvero schifato. Stamane leggo questa recensione di Brass e mi rammarico di non averla letta prima, avrei potuto utilizzare meglio 50 minuti della mia vita.

Io invece, un paio di settimane fa, su Mediaset Premium ho beccato gli ULTIMI 40’ del film. In breve, quoto Brass e Venticello: i Manetti giocano a fare i “duri & cattivi”, sembrando tutt’al più un bimbo che vuol stupire i genitori sporcando di merda i muri della cameretta. Ovvero, una cosa stupida e inutile. Nel loro film, quasi nulla funziona: fotografia (digitale, e davvero mediocre), attori (Servillo incluso), e neppure gli effetti speciali (per alcuni effetti di trucco curati, ce ne sono altri discutibili a dir poco…), e soprattutto il finale. Vorrebbero rifarsi al “torture- porn”, ai vari “Hostel”, anche al francese “Martyrs” (già di suo riuscito solo a metà…), ma alla fine girano un filmetto decisamente scarso, e comunque troppo lungo (roba simile non dovrebbe superare PER LEGGE i 90’ complessivi!). Tornate a volare basso, ragazzi, e ve ne saremo grati…

veramente brutto questo film , e cosi brutto che addiritura preferisco vedermi i horror nipponici stile the grudge e the ring che a me fanno cagare.

piano 17 era almeno guardabile ma questo qui proprio non se puo ne gaurda ne sentire , salvo solo il cameo di paolo sassanelli

Il dvd MEDUSA

AUDIO ITA
SOTTOTITOLI ITA
VIDEO 1.78:1 16/9
DURATA 1h45m03s
EXTRA Trailer, backstage

Visto in sala, semplicemente brutto. Storia veramente scarna (eppure l’autore della sceneggiatura, Rigosi, passava per essere un giallista piuttosto quotato), tensione abbastanza loffia, poche (e brutte) scene splatter, finale scontatissimo… e un 3D davvero inutile. In altre parole: perché?

Visto ieri sera su Infinity. Se non fosse stato oggettivo, non avrei mai creduto che era un film dei Manetti. Una storia (?) dilatata all’inverosimile, recitata con i piedi e senza una direzione precisa (basta un capezzolo strappato per definire tutto il film un torture porn?)
Uso di stilemi horror da casa dei fantasmi del luna-park rafforzati in alcuni punti da un’ improbabile colonna metal.
Di questo film apprezzo solo il tentativo coraggioso ma non riuscito di rivitalizzare il cinema di genere e lo sguardo inquietante della Cuttica (lo sguardo, quell’altra cosa era di una controfigura :D). Per il resto, quasi rivaluto Frankenstein 80 (si scherza, eh?).

Il film è tremendo. Addirittura ricordo che nella stessa scena un ragazzo come per magia ha una maglietta nera, poi granata, poi di nuovo nera… ma è praticamente tutto a non funzionare. I Manetti dovrebbero lasciar stare l’horror e continuare ad omaggiare il poliziesco e l’action
Si salva solo la colonna sonora (con uno splendido pezzo dei mitici DEATH SS che trarranno anche un videoclip)
Non sono d’accordo sul rivitalizzare l’horror italiano…l’horror italiano non è mai morto. Buoni prodotti del genere in Italla si sono sempre continuati a fare. Anche ne 2012 e negli anni successivi. Magari sono usciti direttamente in dvd, o comunque bisogna andarseli un po’ a cercare e di certo non escono al cinema inondando tv e media di trailer e pubblicità, ma il genere in Italia ha continuato ad essere vivissimo con prodotti anche sorprendenti