Pensieri di morte per Alain Delon

In prima pagina oggi sui giornali appare la notizia che il mitico Alain Delon starebbe meditando di suicidarsi.
"Settant’anni fra poche settimane, abbandonato dalla moglie…Delon è un uomo senza speranza:“Non lascerò a Dio la scelta del giorno della mia morte. Penso spesso al suicidio…e immagino la scena. Si tratta solo di passare ai fatti. In fondo è un gioco da ragazzi. Il difficile non è farlo, è riflettere per passare all’azione”.
Che tristezza vederlo in queste condizioni; uno che ha avuto “mille donne” si è ridotto in questo stato a causa di una donna sola (Rosalie Van Bremen) che se ne è andata con un industriale…(c’è di mezzo anche la “perdita” dei figli avuti con lei, Anouchka di 15 anni e Fabienne di 11).

letto anch’io questa mattina,

però:

Protagonista sino all’ultimo…

Sto cercando in rete una foto della ex moglie ma non riesco a trovarla,azz: volevo farmi un’idea di come è fatta la signora Van Bremen

Hehe, ci ho provato anch’io senza grossi risultati :giggle:

doppiamente azz… :mad: :mad:
Urge foto: se qualcuno la trova la posti!!

http://www.repubblica.it/2005/i/sezioni/spettacoli_e_cultura/delon/delon/delon.html

Problemi cardiaci per l’attore, annullata la turné teatrale
“Soffro perché mia moglia mi ha lasciato, portando via i miei figli”
Delon, solitudine e depressione
“Penso molto spesso al suicidio”

DEPRESSO, sofferente, solo. Ha mal di cuore, dice con un po’ di ironia di avere “gli stessi problemi vascolari di Jacques Chirac” ma in realtà non ha affatto voglia di scherzare. Dice di pensare spesso al suicidio. Solitudine, vecchiaia, malattia: difficilmente sopportabili per chi è stato bellissimo, forte, macho, amato dalle donne di tutte il mondo. E adesso, Alain Delon, sett’antanni a novembre, non nasconde le proprie debolezze. Anzi, le rivela a Paris Match, e parla proprio del cuore, dice “soffro con la parte del mio essere che è stata sempre la più sensibile”.

I francesi sono in apprensione per uno dei loro attori-simbolo della seconda parte del Novecento. Un mostro sacro che ha dato vita ai sogni di Visconti e Antonioni, Clément e Malle, Godard e Losey. La verità è che Delon non si è mai ripreso dalla fine del matrimonio con Rosalie, la giovane e bella moglie che tre anni fa se n’è andata con un industriale, portandosi via i figli Alain-Fabien e Anouchka.

Ora vive solo, in una grande e sontuosa magione in Svizzera. Gli unici a fargli compagnia, dei cani dai quali non si separa mai. E’ stato proprio il funerale del cane più amato, Poeky, l’occasione più recente per radunare, per la prima volta dalla separazione, la famiglia.

Forse proprio questo evento ha ravvivato in Delon il senso di fallimento: “E’ noto che ho vissuto male gli ultimi tre anni. Ho una passione per i miei due figli, li ho attesi per troppo tempo, li ho avuti tardissimo; questa separazione mi ha distrutto e il fatto di averli un fine settimana su due mi uccide”. “Ecco - continua - a settant’anni anni sono a questo punto. E allora, quel che è certo è che non lascerò che sia Dio a scegliere il giorno della mia morte”.

Ammette, nell’intervista-confessione alla rivista francese, di pensare “spessissimo” a togliersi la vita: “Vivo davanti ai miei occhi la scena di quel momento. Il difficile non è farlo, è riflettere per non passare all’azione. Farlo, è un gioco da ragazzi”.

Una settimana fa, Delon è stato costretto a rinunciare alla tournée che aspettava con ansia di iniziare, quella che lo avrebbe visto protagonista della piece Le montagne russe. E che, come negli anni passati, gli avrebbe regalato nuove soddisfazioni professionali, solleticandone l’orgoglio di uomo ancora molto ambito dalle donne. Ma adesso tutto sembra difficile da riconquistare: “Soffro con la parte del mio essere - spiega - che è sempre stata la più sensibile, il cuore”.

Un malessere che ha origine, in realtà, non solo dal disfacimento della famiglia. Ma da “un insieme di cose”, “una certa stanchezza, il tempo che passa, gli amici scomparsi, l’età che incalza”. Nemmeno il suo fascino serve più. Perché nessuna donna incontrata di recente gli ha fatto scattare mai quel “qualcosa” dentro. In ogni caso, alla donna che potrebbe tentare di restituirgli la forza per andare avanti, Alain Delon invia un messaggio, breve e drammatico: “Che faccia in fretta”.

(14 settembre 2005)

http://www.gentedirispetto.com/forum/showthread.php?p=12907#post12907

:wink:

Su diversi quotidiani è stata pubblicata la foto della ex signora Delon.

:confused: Thanks!!!

you’re welcome :cool:

Mi spiace che Delon sia ridotto così: ha dato molto al cinema italiano ed europeo, passando dal film d’autore al film di genere con lo stesso impegno e serietà. Forza Alain !

Come sta ora?
Non ci sono più notizie rriguardanti la sua fase depressiva?
Grazie

Bello come pochi ma invecchiato male, ha la forza di un curriculum vitae che è inarrivabile per qualsiasi nuovo bello di oggidì.

Decine di film “exploitation” o di genere più granbotte di film di serie A plus.
Davanti dietro e pure al fianco della macchina da presa.

E tutte le volte che me lo rivedo nei panni dell’Argenta mi scappa la lacrimuccia…

Rispetto.

Buone nuove:
https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=2&cad=rja&uact=8&ved=0ahUKEwi9jazas_vYAhXJ6RQKHSMDCfwQFgg1MAE&url=http%3A%2F%2Fwww.repubblica.it%2Fspettacoli%2Fpeople%2F2018%2F01%2F19%2Fnews%2Falain_delon-186814719%2F&usg=AOvVaw3ZqApyfbXIG4x1ImB9TUlP

Ganzi alcuni commenti riportati a fine articolo al riguardo della sua volontà sul povero cane (che a 'sto punto deve sperare che il sòr delon campi ancora parecchio…).

Non ricordo se era su questo articolo o su un’altro ma pare che la Bardot si si sia domandata che se morisse prima il cane sia sopresso anche lui.

L’83enne Delon premiato ieri a Cannes. Pare sia stato un momento molto emozionante, con molti minuti di applausi, lacrime eccetera:

http://www.ansa.it/sito/notizie/cultura/cinema/2019/05/19/delon-tra-le-lacrime-e-la-fine-di-tutto_bd91442d-fc43-4f46-a15a-e605123bc94c.html

Premio a dir poco sacrosanto, per quanto mi riguarda. La settimana scorsa, qualche “gran paladino” del politicamente corretto voleva impedire che Delon venisse onorato, adducendo il fatto che è “maschilista e omofobo”. Premesso che l’attore pochi anni fa ha sparato una gran cazzata, affermando “Gli uomini sono fatti per amare le donne”, dimostrando una grande ipocrisia (proprio lui, che è stato sicuramente bisessuale?!), e che da decenni sostiene il FN dei Le Pen, certa gente dimentica una semplice, piccola Verità: con questi premi si onora l’artista, mica necessariamente l’uomo. E certo Alain Delon ha avuto una carriera invidiabile. Indi…CHAPEAU!!!