Piace a troppi - E Dio creò la donna (1956, Roger Vadim)


IMDB - Wikipedia

Titolo originale Et Dieu… créa la femme
Anno FRA-ITA 1956
Regia Roger Vadim
Cast Brigitte Bardot, Curd Jurgens, Jean Luis Trintignant, Jacqueline Ventura

Saint-Tropez, la diciottenne orfana Juliette è una bomba erotica ambulante, e lo sa anche quando beve un caffè. Traccheggia fra tre uomini: il laborioso Michel, suo fratello Antoine, un po’ mascalzone, e l’anziano Carradine, direttore di un night-club. Sposa il primo, si concede una volta al secondo, si rifiuta al terzo e infine scopre di amare il marito. Oltre a lanciare B. Bardot e il suo mito (fu lei il Pigmalione di R. Vadim e non viceversa), ebbe un grande successo in Francia e negli Stati Uniti perché seppe esprimere l’aria del tempo, i cambiamenti del costume in atto: emancipazione della donna, liberazione sessuale, rivolta giovanile contro le ipocrisie, ecc.

DVD Rarovideo
http://www.kultvideo.com/articles/ArticleSheet.aspx/aid8401aid-DVD-Et-Dieu-créa-la-femme?__langG=it-IT
Audio ITA-FRA 2.0
Sottotitoli ITA
Video 2.35:1 16/9
Durata 1h31m14s
Extra Trailer originale, Galleria fotografica, Interviste a Italo Moscati e Giorgio De Vincenti, Biofilmografia di Brigitte Bardot in formato .PDF
Libretto di 16 pagine a colori in allegato

//youtu.be/rwmJWjsT9iQ

pellicola stupenda, magnetica quanto l’ancheggiare della Bardot per le viuzze di Saint Tropez. A mio parere un film di una bellezza estrema, e per la fotografia e per la prova attoriale. Forse solo Marilyn avrebbe potuto dare al film quello che la Bardot imprime sui fotogrammi. Devastante che la sua carica seduttiva arrivi anche solo semplicemente a piedi scalzi, con un paio di anonimi pantaloni ed una fruit bianca indosso. La scena del ballo del mambo è indimenticabile.

Si dice che Vadim abbia rappresentato un pezzo della sua vita vera con questo film. Il matrimonio con la Bardot arriva nel '52 e certo non deve essere stato facile convivere con il simbolo assoluto della bellezza della sensualità. Tutto ciò che accade a Trintignant è probabilmente una versione idealizzata e romanzata della difficile routine matrimoniale di Vadim, marito “semplicemente” della più bella donna del mondo, come veniva considerata la Bardot in quegli anni.

Come dice il critico intervistato negli extra al dvd RaroVideo, di cui in questo momento non ricordo il nome (Dio abbia pietà di me) Piace a Troppi è anche un film di rottura, perché rifugge i cliché femminili delle donne angelo del focolare, le brave ragazze delicate, romantiche, sognatrici e fedeli al proprio principe azzurro (alla “povere ma belle” insomma); descrive invece un “tipo” che col sopraggiungere degli anni '60 si farà sempre più strada nella società occidentale, la donna sulla via dell’emancipazione, consapevole della propria sessualità, tenace, decisa, volitiva. Juliette Hardy in realtà è tutto fuorché decisa e consapevole, non sa quel che vuole esattamente, è rosa da un’insoddisfazione tormentata, da un demone che la divora dall’interno e che vuole strapparla ad una felicità serena. Juliette ama il suo Michel, ma per capirlo deve passare attraverso l’egoismo, deve infliggere dolore ed umiliazione a sé e ai suoi cari. E deve pure subire la guerra che le altre donne le fanno, riconoscendo nella giovane una provocazione dello status quo ed un’insidia per i propri uomini, soggiogati e stregati da quel potere oscuro, misterioso, quasi diabolico che esercita il suo corpo.
Juliette è una “sex kitten” dolce e crudele, una versione più raffinata ed elegante del prototipo della “vixen” di Russ Meyer (assai più spinto in chiave triviale e boccaccesca). Sfida e protegge il suo uomo al contempo, una vera tortura il dover accettare la sua bellezza, perché provocherà sangue e ferite.

Il film ebbe ovviamente problemi con la censura italiana. Nel nostro doppiaggio i due fratelli Tardieu diventarono “cugini”, poiché la famiglia democristiana non poteva tollerare un simile subbuglio tra le mura domestiche portato da un diavolessa pettuta come la Bardot. A parziale consolazione (?) pure l’americana National Legion Of Defenct - organizzazione dedita all’identificazione e alla avversione nel cinema di contenuti immorali, secondo il punto di vista della Chiesa Cattolica Romana - si abbattè puritanamente sul film, condannandolo senza appello.

Nel 1988 Vadim realizza un remake di E Dio…Creò la Donna, con Rebecca De Mornay al posto della Bardot, Vincent Spano per Trintignant, Donovan Leitch per Marquand e Frank Langella per di Jurgens. non l’ho visto ma non fu esattamente un successo…