Pier Paolo Pasolini – Il Santo Infame

il documentario Pier Paolo Pasolini – Il Santo Infame, firmato da Daniele Ongaro e diretto da Graziano Conversano, che sarà in onda martedì 3 novembre 2015 alle ore 22.00 su Rai Storia, per la rubrica “Italiani” curata da Paolo Mieli.

ll filmato, cui anche il Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa ha fornito una sua collaterale consulenza, ricostruisce la tormentata odissea processuale di cui Pasolini, perennemente imputato, fu fatto oggetto in vita, fino ai limiti di una vera persecuzione giudiziaria in relazione alle sue opere letterarie e cinematografiche, oltre ad alcuni episodi biografici. Di seguito il comunicato stampa diffuso dalla Rai.

Tra le numerose vicende raccontate, il processo per oscenità al romanzo Ragazzi di vita, il procedimento per vilipendio alla religione per il film La ricotta, le decine di imputazioni per i film della Trilogia della Vita ed un incredibile processo per rapina ai danni di un benzinaio. Episodi ricostruiti con le testimonianze dirette delle persone vicine a Pasolini: il cugino poeta Nico Naldini, le amiche Adriana Asti e Dacia Maraini, colleghi come Ugo Gregoretti e storici e ricercatori come Roberto Chiesi, Franco Grattarola, Barbara Castaldo.

Mi sbaglierò, ma anni fa, vedendo in tv il filmato dei funerali di Pasolini mi parve di scorgere un giovane Gratta in piedi fuori dalla chiesa… Allucinazione o realtà?

Il diretto interessato, se fisicamente in vita, faccia sentire la sua voce. Zardoz has spoken…

Visto. Nulla di nuovo, ma gradevole.
Roberto Chiesi sostiene che “Il decameron” fu visto al cinema da 12 milioni di persone. A me sembra che il film andò bene, ma 12 milioni non sono forse troppi?
Felicissimo di essere smentito, ovviamente.

Dieci anni fa il forumista El Duderino (che fine avrà fatto?), in un topic dedicato ai maggiori incassi italiani della storia, stilò una classifica in base alla quale il film di Pasolini risultava aver avuto la bellezza di 10 milioni e 939mila spettatori. Dato ancor più clamoroso se si considera che: non è un film “d’evasione”, era un vm 18, e di conseguenza non poteva contare (a differenza, poniamo, del duo Spencer & Hill) sulle sale parrocchiali. In breve, un successone della madonna.

Numeri incredibili. Felicissimo.

Lieto di averti edotto su un’ impensabile realtà: c’è stato un periodo in Italia in cui un film di Pasolini aveva più spettatori dei cinepanettoni di 30 anni dopo. .