Poetry (Chang Dong Lee, 2010)

Mi pareva un peccato che non ci fosse un post su questo meraviglioso
film del (almeno per me) mai troppo lodato ex ministro (coreano) :smiley: Lee
Chang-Dong; ho, quindi, voluto rimediare come ho potuto. :wink:

Penultimo lavoro del regista, tratta la storia di Yang Mi-ja, anziana
signora, [SPOILER]indigente e con un principio di demenza senile, che scopre un
orribile misfatto compiuto dal nipote, adolescente, con il quale
convive dopo che la figlia si e’ trasferita a busan per
lavoro.

Combattuta tra cercare di insabbiare il delitto, oppure cercare di
mettere il nipote di fronte alle proprie responsabilita’ trovera’,
alla fine, attraverso la poesia e la bellezza, la forza per
riaffermare la propria dignita’ di fronte ad un mondo che sembrerebbe
abitato da individui meschini ed egoisti. Dove sembra l’unica logica
sia quella dettata dal potere del danaro.[/SPOILER]

Magari forse per qualcuno la regia sara’ un po’ scolastica (e in
“burning” -suo film successivo- fara’ molto meglio) e, certo, mancano
i virtuosismi ai quali un certo cinema coreano ci ha abituato, ma non
credo che al regista interessi troppo questo aspetto del racconto e,
personalmente, quando trovo una tale profondita’ e definizione nei
personaggi (anche quelli tratteggiati con poche efficaci battute) il
regista mi ha gia’ conquistato! :slight_smile:

Ciao!
C.

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