Porca vacca

Regìa: Pasquale Festa Campanile, 1982
Soggetto: Marcello Costa, Pasquale Festa Campanile
Sceneggiatura: Massimo De Rita
Fotografia: Alfio Contini
Montaggio: Amedeo Salfa
Musiche: Riz Ortolani

Con: Renato Pozzetto, Aldo Maccione, Laura Antonelli, Raymond Bussières, Antonio Marsina, Enzo Robutti, Consuelo Ferrara, Antonio Orlando, Adriana Russo, Ennio Antonelli, Dino Cassio, Raymond Pellegrin.


Non lo vedo da anni, me lo ricordo molto divertente con un Pozzetto che fa di tutto per evitare l’arruolamento ma ovviamente dovrà partire…

In onda su RaiSat il 10 Aprile alle ore 19:00

I duetti con Aldo Maccione sono fantastici: “Agricoloooooooooooo!”

Imperdibile quando Pozzetto si spaccia per frocio e arriva in caserma travestito da donna. Il capitano medico tira fuori un “totem” di mezzo metro e gli dice: “infilati questo, e io ti riformo!” :smiley:

Se non ricordo male si presenta in caserma sculettando come una checca, ed alla vista di un certo numero di ragazzi completamente nudi (per la visita militare, appunto) si mette ad urlare “Uuuuuhhh! Quanti uccelli! Che stormo!” :D:D:D

Rivisto ieri sera nella registrazione di RaiSat, il cui master mi appariva buono, anche se c’erano dei microtagli qua e là. Il film risulta sempre discretamente divertente, Maccione e Pozzetto fanno una bella coppia, micidiali i commenti di Pozzetto sul camion durnate la canzone “Il Capitan della compagnia…”. Peccato che il film, se da una parte sfoggia un discreto budget e accuratezza, dall’altra perde credibilità con errori grossolani e pasticcioni, ad esempio la sequenza dei Caimani del Piave. Comunque una commedia ancora divertente che offe anche qualche spunto di riflessione sulla guerra. Accurata la ricostruzione storica delle musiche.

Rivisto di recente su una vecchia vhs ex-nolo. (A quando il dvd?).

La coppia Pozzetto/Maccione fa davvero scintille ma sottolinerei anche il lato drammatico del film (causa forse della sua scarsa visibilità) con tutti quei poveri cristi di soldati gasati e mitragliati senza un perchè. E nel finale

lo stupro dell’Antonelli è duro da digerire soprattutto nel mio caso visto che, fin dall’elementari, sono stato educato a detestare “il nemico austriaco” con letture del tipo “Il Piccolo Alpino”

Dramma e comicità sono spesso in equlibrio precario. Un limite del film diretto da Pasquale Campanile

A marzo per la 01 Distribution/Titanus

http://www.tempiodelvideo.com/MainPage/WebSite/ListiniUscite/2010/Month1003.html

Qualcuno che ha acquistato il dvd saprebbe dire se il master è integrale? Tra poco uscirà in edicola e non vorrei che capitasse la stessa cosa di “Ecco noi per esempio” (dvd uscito in videoteca cut - pressochè integrale nella versione in edicola).

Ho acquistato stamattina il dvd da edicola (Rai Cinema\Titanus):

Audio ITA 2.0
Video 4/3 letterbox
Durata 1h34m36s
Extra Zero

l’ho acquistato anch’io il dvd con sorrisi…
…mmm…ma il master non è tagliato sopra e sotto (rispetto alla vhs)??
…magari mi sbaglio… pero’…

Non te lo so dire perchè non ho mai visionato la VHS, comunque ho notato che tutti i DVD targati Rai Cinema|Titanus che ho preso in edicola hanno tutti le stesse caratteristiche di formato video (4/3)

E’ probabile che essendoci il logo Rai Cinema sia la stessa versione che passava su RaiSatCinema, ma non ne ho la certezza

visto su Raiplay, in effetti si rimane spiazzati dalla drammaticità degli eventi, a tratti mi ha perfino ricordato Uomini contro

Effettivamente non hai torto, robby: in alcuni punti Campanile abbandona la commedia e vira decisamente sul tragico, con risultati spiazzanti. Un film forse non del tutto riuscito, ma interessante.

Terribile il modellino usato nel finale per l’esplosione della diga.

Fra gli anni '80 e '90, l’ho visto varie volte, in tv. Imperfetto ma apprezzabile, non merita certo il macello critico attribuitogli da Mereghetti sul suo dizionario. Vero che non siamo agli eccelsi livelli di “La grande guerra”, ma non è nemmeno un’ignobile farsaccia. Alterna momenti divertenti ad altri tragici e “crudi”, e il tutto è comunque immerso in un’atmosfera malinconica e triste. Bene il terzetto di protagonisti, ma purtroppo Maccione è doppiato (da Sergio Graziani, voce fin troppo “drammatica” su di lui)…