Durata: 100’
Regia: Angelo Pannacciò (Gerard B. Lennox)
Cast: Laurence Bien, Remo Capitani/Ray O’Connor, Rosemarie Lindt, Patrizia Mayer, Gordon Mitchell (Charles Pendleton), Thomas Rudy, Karin Well
Anno: 1979
Su Spaghetti Western Database ho scoperto l’esistenza di questo film. Ma che cos’é?
C’è Remo Capitani, la bionda sorellina Emanuelle Rosemarie Lindt, quella sagoma di Thomas Rudy (caratterista noto per i suoi film con M.M.Tarantini), c’è persino Gordon Mitchell!
Qualcuno di voi l’ha mai visto? Ma è un film erotico, western o cosa?
Eras tra le mie ricerche secondarie da anni, finalmente trovato proprio la notte di capodanno
Da quel che mi dicono unica versione circolante da 72minuti (ma bisogna togliere circa 3 minuti di nero finali) con fastidioso timecode al centro del film. Qualità comunque buona
Ne confermo dunque esistenza (ma si sapeva) e reperibilità
Annuncio che, grazie alla mediazione di Alessio Di Rocco, abbiamo appena concluso un accordo con gli eredi del regista per rimasterizzare ed editare prossimamente il film.
Non si tratta come la gente pensa di "Lo ammazzò come un cane…"addizionato di scene hard ma di un film ontologicamente diverso, una sorta di versione poveristica dei western alla trinità, poco erotico, poco comico ed ancor meno porno. Facile da recuperare gratuitamente su xhamster
si trova tra i collezionisti da oltre 1 anno e mezzo…io ne parlavo già a gennaio 2020
Lo ammazzò come un cane… anche gira da molti anni in italiano (o con parti in italiano, non ho mai avuto il coraggio di sottopormi alla visione) in più versioni, ma tutte di terribile qualità
Si, ero esaltato all’idea di una versione ufficiale del film!
Poi se ho ben capito la versione che gira ha il rettangolone col timecode in mezzo, che a me non piace proprio
Certo, sempre meglio che niente
Che poi sarà sicuramente un filmaccio, però ho un debole per il sottofilone dei western erotici
si, ha il timecode
però dubito fortemente che venga editato in dvd, vista anche la moria di piccole label e le poche che resistono operano ai confini dell’illegalità
Chi non ha chiuso i battenti ormai fa uscire film col contagocce e non credo che una label major potrebbe avere interesse in un film del genere che, obiettivamente, quante copie potrebbe vendere?
Ci sarebbero più speranza sull’import
Purtroppo per noi amanti del “genere” ormai son dolori se pensiamo a uscite in dvd
L’annuncio lo avevamo dato a fine gennaio 2020, ma subito dopo molti dei nostri progetti di restauro hanno subito rallentamenti e rinvii a seguito dell’emergenza sanitaria. Nel prossimo autunno cercheremo intanto di metterci in pari con tutti i film già pronti (che sono una dozzina), poi torneremo a lavorare sui vari progetti rimasti nel cassetto.
Visto oggi… c’e un personaggio che si chiama Spirito Santo - solo a un punto lo chiama per nome - e mi ha fatto pensare a i film di Roberto Mauri - se non sbaglio, uno di quelli era un montaggio di altri film? E possibile che c’e la mano di Mauri qui da qualche parte? (Anche Le Porno Killers era simile con i inserti hard, oppure sbaglio?)
E interessante che di ‘porno’ c’e ben poco (e non parliamo del ‘erotico’) Direi non più di 5 minuti, e anche queste scene sono, per il 90%, abbastanza soft. Solo per frazioni di secondi si vede un po di più. E quasi 90% un western normale (comico)… ma quale western? Qui nel topic si parla di un film “Lo ammazzò come un cane…” ma poi Moonlightrosso conferma che non e quel film.
E possibile che sono pezzi di un film mai uscito (completato) anni prima, e poi rimontato con qualche insert hard… che non sono proprio hard?
Immagino che i produttori hanno ingannato proprio tutti qui, e non solo il pubblico nelle sale
Si tratta (ma qui consiglio di prendere ciò che dico con le pinze e di andarvi a rivedere le pagine su Nocturno scritte da Alessio Di Rocco) della commistione tra un western mai finito diretto da Petrini, addizionato in piena liberalizzazione porno con inserti hard posteriori girati da Pannacciò se non erro nel villaggio western di Gordon Mitchell, il Cave Film Studio. La versione circolante è monca poiché, sempre se non sbaglio, derivante niente meno che dalla copia positiva censura.