Preservation (C. Denham, 2014)

http://www.imdb.com/title/tt3138558/?ref_=fn_al_tt_1

Praticamente un clone americano del buon El Rey De La Montaña dal quale saccheggia tutto, colpo di scena finale compreso.

È la storia di tre persone (e un cane) che si trovano in un bosco e vengono prese di mira da misteriosi assassini mascherati in una specie di caccia mortale.
Tutta roba già vista altrove, con personaggi caratterizzati in maniera banale, tensione quasi assente e con una prevedibilità sconcertante.
Tra l’altro in sceneggiatura ci sono delle assurdità talmente clamorose che all’inizio pensavo che il film avrebbe poi preso una svolta metafisica (tipo “è tutto un sogno”) perché in certi momenti si va ben oltre la normale sospensione dell’incredulità.

Non spoilero granché, è una cosa che accade nella prima parte del film.
A un certo punto i protagonisti, che dormivano dentro una tenda, si svegliano e scoprono che, nottetempo, qualcuno ha portato via tutto quello che avevano, tenda compresa. Praticamente questi qui (senza essere stati drogati) vengono derubati persino della tenda dove dormivano (e sul cui fondo erano sdraiati, quinti, senza che si siano accorti di nulla. Immaginate di dormire dentro una tenda e di risvegliarvi dentro il vostro sacco a pelo appoggiato per terra mentre tutto il resto è sparito. Terribile la risposta della protagonista quando le viene chiesto come ha fatto a non accorgersi di nulla: “Avevo gli auricolari con la musica”. Mah…

Detto questo il film si lascia anche guardare ma è davvero la sagra del déjà vu e della prevedibilità.

Il regista è lo stesso dell’interessante Home Movie nonché sceneggiatore di quella porcheria di Area 51.

Visto su Netflix USA.