film sulla falsariga di exhibition, come da titolo originale un’inchiesta sul mondo della prostituzione, quanto vera e quanto no non saprei dire, verosimilmente scevra di scene porno. per certo giunse nelle sale hard 4 anni dopo, altrettanto verosimilmente contraffatto.
Venne pure stampato il 45 giri della colonna sonora dalla Vogue (è come se da noi l’avesse stampato la CGD). In compenso, in Italia, ci si ostinava a mettere i crediti con prima il cognome e poi il nome.
il manifesto spacca davvero
Praticamente un mignottaio.
venne anche recensito e sputtanato in quanto falso cinema verità. sono fresco di recupero della recensione di martedì scorso. ne riparleremo.
Non ho capito però se in origine era un hard.
la recensione parla di versione italiana mutilata per cui - ammettendo che la racconti giusta - molto probabilmente sì
AN, Carlitos, Lindo, abbiamo bisogno di voi.
Come ho già detto altrove, Davy nel curare il cofanettone di tutti i suoi film in dvd ha apportato delle modifiche alle versioni originali. Nel caso specifico di questo film ha neutralizzato i contenuti hard, per cui la versione porno non si trova nel cofanetto. In Italia è uscita ovviamente la versione soft, di cui è stato ordinato un sequestro che - caso più unico che raro - non è stato eseguito perché le pizze del film erano state nel frattempo fatte sparire (!!!).
stessa cosa che avverrà anni dopo con nekromantik 2: jelinski, appreso che le autorità intendevano confiscare e bruciare tutte le copie e il master, fece sparire quest’ultimo da casa sua dopo aver nascosto la copia che stavano proiettando al werkstattkino quando irruppe la polizia
ma a monte era hard, quindi lecito che stia qui, no?
Sì, ma il caso italiano è molto più provinciale. Immaginatevi la scena: alla periferia di Pescara, dove il film veniva proiettato, si diffonde la notizia che il magistrato ha firmato l’ordine di sequestro. I carabinieri intanto se la prendono comoda e arrivano con il mandato dopo varie ore, vanno in cabina e scoprono che il film che viene proiettato è nel frattempo cambiato. Cercano in magazzino e il film da sequestrare non c’è più. Poi scoprono che qualcuno, poche ore prima, ha caricato le pizze su un furgone e le ha portate in una località ignota, in modo che l’ordine di sequestro non possa essere eseguito. A questo punto i carabinieri tornano dal magistrato (il solito Bartolomei) che dichiara che la storia non finisce qui, e che aspetta al varco il film quando verrà nuovamente proiettato in Abruzzo… Il sequestro, a quanto risulta dalle fonti disponibili, non verrà mai eseguito.
e il film venne invece poi riproiettato in abruzzo, alla faccia di tutti?
Questo non lo so. Chissà…
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