Visto ieri sera questo film dell’esordiente Stefano Mordini. E, pur essendo da un certo punto di vista il classico “film da tinello”, non è affatto male. Storia di una famiglia “alternativa” che non riesce ad entrare nei canoni della “famiglia per bene”, e che cerca di resistere alle difficoltà della vita e dei problemi quotidiani. Ben girato nello scenario di un’allucinata Ravenna, con ottime musiche, un film strano, antipatico, soffocante e angosciante. All’inizio non mi ha convinto del tutto, epperò mi son ritrovato a cogitare sul film in seguito, e devo dire che il tono “documentaristico” che usa il regista ben si presta alle vicende raccontate. Brava la borderline Valentina Cervi (figlia del grande Gino!), convincente Accorsi. Ottimo il dvd Medusa con 2 speciali sul film.
Boh a me sinceramente ha fatto abbastanza pena. Vorrebbe essere uno spaccato sulla provincia operaia invece si perde in situazioni senza capo nè coda, amicizie improbabili, scopate patetiche. La Cervi mi dà abbastanza ai nervi, per quanto sa reggere la parte. Ma insostenibile è lo sguardo catatonico di Accorsi, lo stesso di tutti gli altri film che interpreta, l’unico che sa fare. Poco riesce a fare (la bellissima) Helicon 2 dei Mogwai come fondo sonoro della vicenda.
Per Al:la Cervi è figlia di Tonino,a sua volta figlio di Gino.Indi,la fanciulla è NIPOTE di Gino Cervi.Pure da voi in Belgio fa caldo,allora?! P.S.Io scherzo,ma intanto qui a TS (mica Sicilia o Puglia,sottolineiamolo!) siamo intorno ai 40°,porcaputt…