Pubblicazioni Bonelli

Assolutamente sì. 8) 8)
Trovami un altro fumetto italiano che abbia saputo omaggiare in maniera altrettanto incisiva i classici del cinema fantastico(L’Uomo lupo è uno dei miei preferiti,fra le trasposizioni zagoriane).Senza contare la ceazione di villains del calibro di Hellingen,o il robot Titan!E poi,già l’idea stessa di una rivisitazione western di Tarzan(così l’ho sempre considerato)m’intrigava non poco.Curiosità:nel Nocturno forum Sacchetti mi diceva che il soggetto di Zombi 2 sarebbe stato ispirato da un episodio di Tex.La cosa mi sembra strana:all’epoca leggevo Tex assiduamente,e una storia a base di zombi e vudù non la rammento.Sì,c’era quell’episodio con Mefisto e la sacerdotessa,ma di zombi non mi pare se ne vedessero,e solo negli anni 90 han pubblicato una storia di questo tipo.Non si saranno confusi proprio con Zagor?L’episodio Zombi! terminava con i protagonisti assediati dai morti viventi in un cottage nella giungla haitiana,mi sembra una coincidenza ben strana…c’erano pure i tamburi in sottofondo!

Ahi, ahi, ahi…devo desumere che non hai letto “Il terrorista dei generi”, dove Sacchetti ne ha parlato per la prima volta.

Secondo me è probabile che si trattasse effettivamente di Zagor, come giustamente dici.

Leggi qua:

http://www.sergiobonellieditore.it/news/comics_apr04/fulci.htm

Non a caso la stessa casa editrice Bonelli, che ha scritto il pezzo, ne parla in termini probabilistici.

Il Terrorista dei generi non ho ancora avuto modo di leggerlo tutto,oltretutto mi trovo in vacanza a Noto e non ce l’ho sottomano.Però mi sembra di aver letto la dichiarazione sacchettiana,e comunque nel Nocturno forum ha ribadito l’idea che il modello ispiratore foss Tex.Io gli avevo appunto fatto notare che probabilmente si trattava di Zagor,purtroppo non ho l’albo in questione sennò gliel’avrei prestato per consentirgli di farsi un’idea.Mo’ dò un’occhiata al link,grazie mille!

Hum…però viene apertamente citato il numero 126 di Tex.Chissà qual’era?Dovrei recuperarlo,manco mi sovviene il titolo…chissà,potrebbe aver ragione il Sacchetti.Però le somiglianze fra l’albo di Zagor e il film di Fulci a tratti sono notevoli,a cominciare dall’ambientazione.

Senza scivolare troppo nell’ OT ricordo uno speciale di Dylan Dog dove si parlava di Fulci.

Assolutamente sì!Dylan Dog è stato il primo a pubblicizzare l’uscita in VHS di Zombi 2 presso Forni.E rammento con quanto entusiasmo annunciassero la presentazione di Demonia.In fondo,il legame fra i fumetti Bonelli e il nostro amato cinema bis di una volta è assai forte.Se amo cose come Zombi 2 o i western di Leone lo devo anche a Zagor,Tex e altri fumettazzi di questo tenore che leggevo da marmocchio.E a proposito di riti Vudù e ambientazioni haitiane,c’era una storia di Mister No realmente terrorizzante,col protagonista tormentato da una fattura che gli ha lanciato una sacerdotessa dedita a magia nera e sacrifici umani.Dirò di più:avete presente L’Occhio nel triangolo?Be’,l’idea delle SS anfibie c’era anche in Mister No.Solo che nell’episodio in questione non erano zombi,ma ibridi fra l’uomo e il caimano(erano esseri umani ma avevano le pupille da coccodrillo).Spettacolare!

Prima prima… parlavano della “Trilogia”, l’ aldilà, paura nella città dei morti viventi e quella villa accanto al cimitero.

Vediamo se riusciamo a venire a capo del mistero. Consideriamole date. Delle ultime ristampe prima dell’uscita di “Zombi 2”, in quanto i numeri originali sono troppo antecedenti al film (la storia di Tex in questione, ad esempio, è del 1971).

125 - Il figlio di Mefisto (ristampa Tex tre stelle luglio 1974)
126- I quattro amuleti
128 - Magia nera
129 - Il veliero maledetto

Quindi la storia di Tex sarebbe uscita, per l’ultima volta, 5 anni prima del film. Secondo me, decisamente troppi.

Capitolo Zagor.
Le ristampe in questione (quelle che recavano la scritta Zagor, in rosso, sotto la nuova numerazione, dunque non la collana originale Zenith) sono le seguenti:

92 - All’ultimo sangue (Gennaio 1978)
93 - Vudu!
94 - La notte dei maghi
95 - Zombi!

Considerando che Fulci ha girato a partire dal maggio 1979, e tenuto conto del fatto che il copione era pronto da un po’, per le note vicende, direi che ci siamo.
Propendo senza dubbio per questa ipotesi.

I prodotti della Bonelli hanno sempre omaggiato il cinema. A mio parere con rispetto e amore. In particolare, le sceneggiature firmate dal grande Nolitta si sono spesso ispirate ai vecchi classici di Hollywood.
Altri sceneggiatori, spesso i più giovani, hanno invece attinto molto anche dal cinema di genere italiano.

Il caso più eclatante, a mio parere, riguarda Mister No. Scrissi di questa cosa già molto tempo fa, non ricordo se qui o su un altro forum. Lo sceneggiatore in questione, se ben ricordo, è Ongaro (recuperare i numeri di cui parlo mi è fisicamente impossibile, per cui mi scuso di eventuali imprecisioni).
Nei numeri 69 - I cavalieri della pampa, 70 - Cinema crudele, 71 - Indios all’attacco, 72 - Le notti di New York, si narra di una troupe di cinematografari che si reca nella giungla amazzonica per girare un film dal titolo “Indio holocaust”. E’ una troupe senza scrupoli, con il regista Ira Burns, già autore di discussi mondo-movie, che assomiglia in maniera sospetta all’Umberto Lenzi di quegli anni. Filmano violenze su animali, ne combinano di tutti i colori, e Mister No, che li accompagna, chiude un occhio perché è innammorato dell’attrice, una star fascinosa ma sul viale del tramonto. Finché gli indios, quelli veri, si incazzano…

Vi viene in mente niente?

Ah, come per “Zombi!”, i disegni sono del compianto Franco Bignotti…

He,he,he…hai ragione,Pablito.Indubbiamente le somiglianze coi cannibal movies del periodo sono palesi,e del resto perfino nei giornalini zozzi della Edifumetto era facile riscontrare similitudini sospette coi film di allora(non dimentichiamo che alcuni disegnatori e sceneggiatori di quelle testate hanno lavorato pure per la Bonelli).Appoggio senz’altro la tua tesi sulla filiazione della sceneggiatura sacchettiana di Zombi 2 da Zagor;anche perchè ricordo la saga texana con Mefisto,e il vudù era un elemento marginale.Invece la saga di Zagor era pressocchè identica,e le atmosfere orrorifiche decisamente più marcate rispeto a quanto avveniva in Tex.

Infatti. Come giustamente sottolineavi, l’assalto alla capanna finale è identico.

Non sono mai stato un “bonelliano” e in passato, a parte qualche cosa tipo il Texone di Magnus o quello di Bernet, non ho mai comprato nulla sfornato direttamente da casa bonelli, benché abbia successivamente recuperato qualcosa (Dylan Dog, Martin Mystere ecc) grazie alle varie serie antologiche sui fumetti uscite nel corso dell’ultimo decennio in edicola…

Il mio primo acquisto di una serie Bonelli da edicola è stata la miniserie “Greystorm”, che ho trovato efficace, a parte forse il finalissimo, alla resa dei conti un po’ deludente rispetto a quanto costruito in sede di sceneggiatura per tutta la serie (11 numeri più un 12° “fuoriserie” come corposa appendice).

Ultimamente ho fatto un nuovo acquisto, ossia il primo numero della serie “Shaghai Devil” sceneggiata da Gianfranco Manfredi. Il personaggio era già apparso come “Volto Nascosto” in una precedente miniserie, come da tradizione bonelliana per fortuna svincolata da questa nuova… dal primo numero sembra promettere bene quindi credo continuerò… i numeri totali dovrebbero essere 18

qualche info in più:
http://it.wikipedia.org/wiki/Shanghai_Devil
http://www.sergiobonellieditore.it/auto/edicola?collana=94&collocazione=1&numero=1

qualche altro forumista l’ha preso/letto? O ha cmq intenzione di dargli una chance?

ps
come da tradizione bonelliana (e del fumetto italiano in generale), il protagonista ha il volto preso da un personaggio realmente esistito… in questo caso si tratta di Fabrizio De André

Io posso dire solo una cosa, e tengo a precisare che è un parere assolutamente personale.

Queste nuove serie Bonelli non stimolano assolutamente il mio interesse, come credo anche centinaia di altri lettori Bonelliani di vecchia data.
I nuovi personaggi, con questa moda delle “mini serie”, sono a mio avviso mediocri riverberi dei grandi personaggi del passato. Punto e basta. Io personalmente mi sono fiaccato di questi paladini del genere avventuroso in salsa vintage, non mi dicono nulla e sono a tratti insopportabili…a questo punto che si decidano a ristampare in maniera anastatica tutti gli Zagor, quello sì che era un fumetto. Storie dove la fantasia non aveva limite e dove non si aveva paura di spericolati crossover del calibro di alieni contro lupi mannari vs vampiri di frontiera.
Sono del parere che, al giorno d’oggi, per poter lanciare un fumetto di grande impatto non basti cavalcare una tradizione, ormai vetusta, ma bensì giocare sull’introspezione più amara e malata dei personaggi. Protagonisti sconfitti dalla vita e lotte improntate sulle battaglie quotidiane di noi gente della strada. Arrivare nel 2011 e proporre ancora “paladini” con tanto di maschera e mantello mi pare deludente. Vogliamo rispecchiarci in quello che leggiamo! non sognamo più di sorvolare l’Amazzonia con un biplano…vogliamo qualcosa che ci faccia riflettere sull’epoca in cui viviamo. E ci costringa, amaramente, a rimanere con i piedi per terra.

Parere personale.

Riesumo questo post, per segnalare che in edicola collegato a Repubblica/Espresso potete trovare questa settimana il Texone disegnato da Magnus “La Valle del Terrore” a soli 6.90.
Purtroppo si tratta di un formato leggermente più piccolo e,ancora più purtoroppo, a colori levando così tutto il pathos del bianco e nero di Magnus. Devo però dire che per chi non lo possiede è una buona occasione per portarsi a casa un capolavoro del fumetto.
Segnalo infine che il 7 novembre sempre per Repubblica/Espresso troverete in edicola il volume “L’Audace Bonelli” oltre 240 pagine che raccontano la straordinaria avventura della Sergio Bonelli Editore dagli esordi alle pubblicazioni più recenti. E’ un volume realizzato lo scorso anno in occasione della mostra tenutasi a Napoli nell’ambito Comicon. Buona lettura

letto ‘sto Shangai Joe, no Devil, o come si chiama… mah… prima impressione: irrealistico. Quanti Italiani in Cina alla fine dell’800 si sbattevano di come venivano trattate le popolazioni locali? Nell’800 a parte rarissime eccezioni nessuno si sentiva ancora terzomondista. Anche Conrad col suo “cuore di tenebra” non era quello che oggi si puo’ definire un paladino del terzomondismo. Un po’ di simpatia, pieta’ forse, ma tutto li. E Conrad era Conrad. Leggetevi il breve racconto “Typhoon” per capire un po’ di quanto “antirazzista” era anche lui, l’autore di “cuore di tenebra”…

Ora, questo fumetto con ‘sto personaggio improbabile… La prostituta tenera e inesperta poi… non so se siete stati in Cina (dove abito tutt’ora) ma da che Cina e’ Cina, le prostitute hanno sempre e solo avuto sentimenti per il denaro. Considerando poi che alla fine dell’800 l’educazione morale e religiosa era quasi zero, e la fame tanta, vedo questa Meifong come un personaggio storicamente -e socialmente- molto improbabile.

Qua si tenta di creare situazioni e personaggi con un’ottica moderna ma che non potevano esistere storicamente (a parte -ripeto- pochissime eccezioni). Aredatece il vecchio Tex di Bonelli padre e le sue battute poco PC coi messicani brutti, sporchi e cattivi (e un po’ scemotti) e i cinesi subdoli, infidi e malvagi!!

Non son razzista, ma insomma, quando uno crea un personaggio che si muove in un determinato periodo storico dovrebbe un po’ calarsi meglio nella mentalita’ dell’epoca…

DOPO IL SUCCESSO DEL ROMANZO A FUMETTI DEL 2007
Arriva Dragonero, nuovo eroe firmato Bonelli
Lo «scout imperiale» disegnato da Luca Enoch e Stefano Vietti debutterà in edicola l’11 giugno

http://www.corriere.it/cultura/13_maggio_17/dragonero-nuova-serie-fumetti-bonelli_9f32074c-bed3-11e2-be2c-cd1fc1fbfe0c.shtml