Scusate ma quanti libri avete più o meno?
Io non posso ordinarli (pur essendo un maniaco dell’ordine)…ne ho 7 librerie (di cui 4 con i libri in tripla fila) e diversi sparsi dove ho posto. E intendo solo i miei personali non quelli di famiglia.
Scusate ma quanti libri avete più o meno?
Io non posso ordinarli (pur essendo un maniaco dell’ordine)…ne ho 7 librerie (di cui 4 con i libri in tripla fila) e diversi sparsi dove ho posto. E intendo solo i miei personali non quelli di famiglia.
Ho perso il conto. Una 15ina di scatoloni sono a Bruxelles in un deposito, quasi tutta la sezione erotico e fantascientifico dai miei a Milano, una decina di scatoloni di libri da leggere qui a Dubai. La sezione cinema è qui vicino alla TV.
no ma chi è che mi ha intestato un thread così stronzo :D…era una domanda lecita in un post su come si ordinano i libri, dai…
E’ ufficiale, sono un analfabeta del cazzo.
Dopo aver letto quanti ne avete voi, con che coraggio vi dico che libri sul cinema ne ho solo una ventina :oops::oops:? Forse tra quarant’anni vi raggiungo…
Hai solo libri sul cinema?
Ieri sera ho ordinato. Siamo sui 2000
No, leggo anche altro, ma rimangono sempre numeri ridotti rispetto ai vostri
Spara ugualmente una cifra. Il topic serve a questo, no?
Oltre i 2000! E non includo i testi scolastici che mi mandano i rappresentati (tutti fuori tempo massimo però…)
Ne ho sette (7), di cui uno semidistrutto ed un altro con dedica dell’autore (che è un tizio che sta a Bologna, incarnato alla pesca melba, sopracciglia tipo “prova a prendermi se mi nascondo qui dentro”). Ci tengo pure a dire che non li ho letti tutti ma che, dritto come sono, li sparpaglio per casa in modo tale che chiunque ci possa facilmente inciampare. Inciampare sui libri è bello, vi riempie il cuore, vi soddisfa l’orifizio, vi esagita il prepuzio e vi scrolla il sotto-glande. Da poi veramente un’aria fica alla casa perchè chi semina libri dove mangia, dove si netta e dove fa la cacca, è certo uno che attribuisce alla lettura un’importanza diversa da chi invece ci riempie gli scaffali divertendosi poi a contarli.
A tal proposito vi riporto paro paro uno stralcio del temino che fui obbligato a svolgere in seconda elementare - in piedi, alla lavagna e sotto gli occhi dell’intera scolaresca - solo perchè avevo morsicato con foga l’inguine di una compagna che mi faceva un mucchio di sesso, ma anche un sesso da mucchio. Il titolo del tema appioppatomi era: “Quanti libri hai a casuccia tua?”. Proprio come questo succosissimo topic o giù di lì.
Io lo dissi subito a quel fior di vacca della maestra (Corradino mi dice sempre di non infierire troppo sul corpo docente ma io, capite bene, ci do dentro a verga dura). Lo dissi subito che non si poteva dare un titolo così del menga ad un ragazzino della mia età. Che avrei preferito chessò… una bella disamina dell’illuminazione estatica quale ci veniva propinata fra le righe de La morte di Ivan Il’ic - roba decisamente più adatta a me - o, se proprio si desiderava che pure quei cicci dei miei comagni capissero qualcosa di quello che stavo scrivendo, potevo, che so, approfondire le tematiche omosessuali, presenti a pacchi, nelle sceneggiature di Yoghi e Bubu.
Ma quella zotica succhia-calamai fu inamovibile: mi toccava proprio quel cazzo di tema. Beh, allora ve ne sbatto qua giusto la conclusione (certo, è un po’ puerile, ma rammentate che stavo in seconda elementare… ):
“… Le persone che amano un libro, così come quelli che amano una donna, state pur certi che non li ripongono in uno scatolone. Vogliono avere la donna sempre di mezzo esattamente come amano avere fra le coperte un buon libro. Perchè il buon libro deve immischiarsi nella vostra vita, deve rimanervi appeso, vi deve un poco colare dalle labbra. Ve lo dovete portar dietro mentre siete lì che mescolate gli spaghetti, mentre vi asciugate l’uccello dopo un raspone e pure in auto, pure lì, non è male che ci sia sempre un buon libro sul tappetino. Perchè il bello di un buon libro, proprio come il bello di una gran donna, è che si fa un pezzo della vostra vita tenendovi la mano al caldo. Non è come quando sganciate un paio di centoni, vi portate a casa una bagascia, vi fate un paio di salti, le dite ciao e chi s’è visto s’è visto. Se trattate i libri come le bagasce, contadoli/e e facendo a gara con i vostri amici citrulli su quanti/e ve ne fate, ecco che dei libri non vi resterà molto… giusto il gusto di uno spruzzo. Ma allora io preferisco un bel bicchierone di spuma (che è dissetante ed aperitiva).”
Boh, sarà stato per quel bicchierone di spuma piazzato furbescamente alla fine, so mica io, ma da quella volta diventai il cocco della signora maestra. Che mi volle tre pomeriggi a settimana tutto per lei. Per le ripetizioni diceva… E caspita che ripetizioni che mi dava! Si sbraghettava che ero ancora sull’uscio, si indicava la pelosetta e mi faceva: "Morsica un po’ questa adesso! Questa la puoi morsicare quanto ti pare e piace! E se sarai bravo e ti appllicherai con profitto, va’ che poi qualche bel morsacchiotto te lo darò pure io… ".
Tonti come siete, chissà cosa avete colto da queste mie righe. Probabilmente un paio di fave di fuca con lo sconto. Che poi è in genere quello che riuscite ad acchiappare voi da ogni cosa della vita. Vabbè ragazzi, consolatevi dai: avete sempre i video dei Revolver su youtube che sono una gran bella passata di mattarello sui coglioni. Considerando poi che vi si chiede pure di manifestare il vostro apprezzamento nel topic dedicato, ecco che la passata di mattarello si fa doppia. Ma allora fate come fa lo Steed. Che ogni dì punta la sveglia alle sette-meno-un-quarto, si trascina fino al pc, pigia sul tubo e si spara a nastro tutti i video dei Revolver. Conclude immediatamente quanto la vita sia drammatica e si ributta subito a letto ove giace, stremato nell’animo e spossato nel fisico, fino alle 14,45. Ora in cui si alza, si stiracchia e mostra al mondo cosa può davvero fare un professionista della capitale quando ci si mette.
Ma visto che noto sulle vostre facce la solita espressione di chi tenta di aprir le noci con le chiappe, concludo qui con un’amichevole stretta dove vi prude di più.
P.S.
La storia del Vercetti e della sua band di giovani chiaviche non c’entra nulla, lo so. Ma io - voi lo sapete benissimo - sono di buon cuore e non ho saputo dir di no alle innumerevoli suppliche del Corradino: “Marci dai!, appena scrivi qualcosa piazzaci dentro quel lì del Vercetti che, povero!, qui dentro non se lo caca nessuno e mi fa un lotto di pena!”. E poi giù a raccontarmi di quando il piccolo Tommy, a soli cinque anni, fu sbattutto giù dal letto e costretto ad andare a dormire nella cuccia di Fido - morto qualche ora prima - per compensare l’enorme vuoto affettivo al quale andavano incontro i suoi genitori. Ed è così che, oltre a dormire in cuccia, il povero Tommaso fu inoltre costretto ad ululare e ad accoppiarsi durante la stagione degli amori. E quindi, così continuava il Corradino: “Sai Marci, ora capisci bene perchè Tommaso suona il rock’n’roll - e lo suona da cane - con tale passione da farci tutti sanguinare il cuore! La voglia di riscatto, una vita consumata fra le pulci, a pecorina sia con le cagnette che con i cagnetti (che sai, un culo pulcioso ci ha mica sesso!), un collare per amico… e bla bla bla e poi ancora bla bla bla, bla bla bla e bla bla bla… !”. Sì, insomma, avete chiaro il quadro.
Grazie per aver inserito Vercetti nella tua illuminante nota. Sapevo che sei un ragazzo di cuore e non avresti saputo dirmi di no.
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