Quelli che Contano (Andrea Bianchi, 1974)

http://www.unilibro.it/find_buy/Scheda/dvd_film/regista-adelchi_bianchi_andrea_bianchi/sku-12403947/quelli_che_contano_.htm

Per Videociak è disponibile da oggi. Se riesco passo già stasera dalla mia videoteca di fiducia, non vedo l’ora di vederlo!!

http://www.videociak.net/customer/product.php?productid=15872&cat=&page=

Bye

Ieri pomeriggio ho beccato alla Fnac (15,90 euris) il DVD Flamingo Video di Quelli che contano. Siccome non avevo mai visto questo film non ho resistito alla tentazione di vederlo non appena rientrato a casa. Ebbene sì, sono un poliziesco-dipendente, anche se qui siamo di fronte ad un tipico mafia-movie e la polizia si vede poco o niente.
La qualità audio-video del DVD Flamingo è più che buona (anche se non eccelsa). Ci sono spuntinature abbondanti, sopratutto sui titoli di testa.
Le scene buie sono abbastanza nitide e i colori rendono bene i paesaggi assolati della Sicilia estiva. Il film è presentato nel suo corretto aspetto cinematografico (2,35:1 anamorfico).
Gli extra sono un po’ scarsini (solo le biografie di attori e regista, nemmeno il trailer).
Quanto al film bisogna premettere che io sono un grande ammiratore di Silva e quindi la sua sola presenza è per il sottoscritto più che sufficiente a giustificarne la visione nonché il plauso incondizionato. Comunque cercherò di essere obiettivo.
Il regista Andrea Bianchi calca molto la mano sul sesso, qui inteso quasi sempre come perversione (il boss Don Ricuzzo è un cuckold, ovverosia un cornuto-contento, cosa assai strana per un boss mafioso; Aniante/Silva si eccita solo pestando a sangue la povera Bouchet e non conosce altro rapporto che non sia la sodomizzazione).
Inoltre Bianchi, anticipando i contenuti gore del suo successivo Le notti del terrore, indugia su particolari macabri che raramente ritroviamo in altri film del genere: teste decapitate; volti crivellati di colpi; bambini squartati, imbottiti i droga e poi ricuciti con lo spago grosso (tanto per fare alcuni esempi).
L’ambientazione e molte sequenze sono tipicamente western. Masserie che sembrano fortini, duelli alla pistola, paesi fantasma, scazzottate… Non per niente la sceneggiatura si ispira a quella di Per un pugno di dollari, con il il killer broccolino Tony Aniante nel ruolo dello Straniero. Un doveroso omaggio alla Bouchet, sexy, provocante e infida come al soilto (qui munita di parruccona bionda e trucco da mignotta di saloon).
Silva è uno schiacciasassi inarrestabile (e a mio parere in quel ruolo inarrivabile). Indossa per tutto il film lo stesso look: vestito carta da zucchero e camicia gialla che a seconda degli orari e della calura risulta più o meno sudata. Insomma, il suo sembra un costume da killer, non un capo di vestiario. Ma forse la produzione aveva a disposizione uno stock di queste camicie perchè anche il boss Don Ricuzzo e i suoi scagnozzi le indossano spesso. Il nostro Silva si cambia d’abito solo per il finale: ormai divenuto padrino passa infatti al più rispettabile vestito grigio con camicia bianca.
Il ritmo alle volte si ammoscia perché l’azione è concentrata in poche sequenze principali, però nel complesso credo che questo film nell’edizione DVD Flamingo sia assolutamente CONSIGLIABILE a tutti gli appassionati. Prima di chiudere vorrei chiedere a qualcuno lumi su un passaggio che non mi è chiaro: com’è possibile che il carico di droga ritrovato nel corpo del bambino e sequestrato dalla polizia finisca nel carretto siciliano nascosto dalle ciliegie? E’ un errore o mi sono perso qualcosa?
Baciamo le mani

Finalmente preso, e visto ieri notte…bello davvero, l’ambientazione su tutto. Henry Silva sempre monoespressivo ma funzionale nel suo ruolo (anche se dopo la lettura di questo topic più che altro ero concentrato a vedere le chiazze di sudore che andavano e venivano a seconda delle scene)…

Don Carrasco credo che il carico di droga in mezzo alle ciliege fosse un altro, anche se nascosto negli stessi piccoli contenitori metallici

Curiosità…il regista è fratello o parente di Mario???

Comunicazione di servizio: nessuna parentela, solo omonimia.

Mario Bianchi in effetti non c’azzecca…però negli extra del dvd si cita il fatto che la regia sia stata di Andrea Bianchi ma anche di Adelchi Bianchi, non accreditato (almeno nei titoli di testa, perché ad esempio su IMDB vengono messi entrambi)…:confused:

Comunicazione di servizio:

> però negli extra del dvd si cita il fatto che la regia sia stata di Andrea Bianchi ma anche di Adelchi Bianchi, non accreditato (almeno nei titoli di testa, perché ad esempio su IMDB vengono messi entrambi)…

E’ un’informazione errata, che i curatori del dvd hanno appunto ripreso pari pari, senza neppure verificarla, dal disinformante IMDB.

Perfetto, buono a sapersi…insomma un’edizione in dvd coi suoi pregi (tra i quali quello di editare un film di difficile reperibilità) ma condotta con una certa faciloneria, mi pare di capire.

ps - aprirò un thread nella stanza principale sui vari BIANCHI registi

Comunicazione di servizio: altra perla contenuta negli extra di questo dvd: visto che Adelchi Bianchi risulta morto nel 1968, come anche da biografia annessa, “Quelli che contano” è stato prodotto nel 1968!

Avendolo visto ieri sera in dvd, dopo vari anni, sottolineo che:
a) la diegesi narrativa, simile nelle ambientazioni ed in alcuni contesti ad “Il Boss” (come, daltronde, anche Pollanet ha rilevato), nella diegesi di fondo mi ricorda moltissimo (e, credo, i due Co-registi via abbino attinto a piene mani) sia “Per un pugno di dollari” di Sergio Leone che (ovviamente) “La sfida del Samurai” di Kurosawa (entrambi, peraltro, reperibili in buone edizioni dvd);
b) Henry Silva si conferma, a mio avviso, ancora una volta un Attore estremamente capace e versatile (altro che “Faccia di gomma” o “Faccia di pietra”);
c) il dvd ha una resa audiovisiva più che sufficiente, con poche puntinature e segni d’usura, e (come sovente, in tali film di genere) carente di extra (scene e biografie Registi ed Attori principali);
d) la Bouchet interpreta, alla perfezione, il proprio ruolo al pari di tutti gli altri Attori (alcuni dei quali, negli anni a venire, impiegati in Fiction mafiose in tv);
e) ritmi e script, ancora oggi, estremamente coinvolgenti…:wink::wave::wave::wmd::smt071

Un mafia movie decisamente atipico per la sua alta dose di violenza ed effetti trucculenti splatterosi ma abbastanza soddisfacente riguardo trama e sceneggiatura. Un Silva in pienissima forma e vena recitativa rende giustizia al personaggio di Tony, glaciale e spietato “figliol prodigo” ritornato dal nuovo continente per mettere un pò d’ordine nella sua terra natia; mitico il preludio ke mette in scena prima di ogni sua strage con una malinconica melodia fischiata tipica di un western. Una bouchet versione supertopa e alcolizzata interpreta in maniera impeccabile la sua parte, soprattutto nelle scene cult come la rinfrescata seducente a base di latte o la pioggia di cinghiate stameritate.

Riguardo alla violenza e alle scene choc, Bianchi ci è andato abbastanza pesante già dai primi minuti come per esempio la decapitazione dell’uomo a causa dell’incidente in macchina (vabbè la testa potevano farla meglio…Anke un mona nota ke si tratta di un pezzo rubato a un manichino di un negozio di abbigliamento…), il corpo del bimbo morto usato con una volgare bisaccia per nascondere le partite di droga (una scena ke mi ha abbastanza scosso per la sua crudeltà e cinicità) o lo stiramento dei due mafiosi ad opera di un rullo compressore. Una scena però la reputo abbastanza gratuita e inutile: quella in cui la figlia pazza di uno dei due boss prende il cadavere di uno dei picciotti ucccisi nelle falegnameria e lo comincia a tagliare in 2 con la sega a nastro…Sequenza che si addice più a uno splatter ke a un mafia movie…

Riguardo alla qualità del dvd posso dire di essere rimasto abbastanza sodisfatto per il master discretamente pulito per tutta l’ora e mezza di visione, eccetto i primi 20secondi dei titoli di testa ke mi hanno un pò spaventato…:). Extra scarsetti ma ormai non è più una novità…:mad:

La colonna sonora nei titoli di testa è quella di SANTE ROMITELLI, la stessa utilizzata in QUESTA VOLTA TI FACCIO RICCO di Kramer (Parolini) sempre del 1974 con Antonio Sabato.

Piccola curiosità? chi è lo sfregiato in macchina con Tony Aniante prima dei titoli di coda? Non l’ho capito o forse mi è sfuggito un passaggio. grazie mille.

Un ex picciotto di Sanipoli cui la morte del suo boss non fa né caldo né freddo.
È difatti dalla parte di Silva.

L’intervento della polizia all’inizio del film , secondo me è superfluo. infatti dopo il messaggio che piegheranno una volta per tutte la mafia, non si vedranno mai piu’… penso che stando alla calura visiibile nel film, forse doveva trattarsi di un infuocato agosto del 1973 ed è chiaro che anche gli sbirri siculi andavano in vacanza, lasciando il paese a decimarsi :rolleyes:

…un pò riduttiva, a mio avviso, come analisi…il contesto, nella sua linearità, è un pò più complesso e (ripeto) con moltissime analogie con “Il Boss” di Di Leo (non solo per il protagonista) e con il primo western di Leone (non solo per la vicenda)…
…ma con una sua autonomia, tuttaltro che trascurabile…:wink:

gu61 ho capito…ma io volevo dire che la polizia è assente totalmente e quelle poche comparsate risultano superflue ed inutili in questo film peraltro molto gradevole che ho rivisto volentieri una seconda volta. certo ha la sua autonomia di genere e confermo, ma nel “boss” a sequenze alternate la vicenda veniva seguita e commentata in questura dal prefetto e dai suoi accoliti…non è così? .resta il fatto che è un bel film e sono soddisfatto per le 15 euro spese per il dvd.:smiley:

Visto ieri,mi è piaciuto.

direi proprio un gran bel filmone…
attori tutti bravi. ottima interpretazione della BOUCHET.
finale STREPITOSO!