L’assoluta mancanza di anticorpi nel sangue costringe il piccolo Tommy Thompson a vivere in una gabbia di vetro in una clinica londinese. I giocattoli, la chitarra, le cure dell’infermiera, le frequenti visite di un suo coetaneo non bastano a riempire la vita del bambino. Gli manca il calore della famiglia l’abbraccio dei genitori: del padre, soprattutto, che, animatore di un programma per ragazzi Tommy vede da qualche tempo soltanto in TV: distratto da altri affetti egli sta per divorziare. Malgrado le pietose bugie di sua madre il bambino intuisce la verità. Per poter riunire i suoi genitori, scappa dalla clinica la notte di Natale e…
Tardo lacrime-movie di scarsa circolazione. Oltre al tema classico del filone c’è anche una chiara presa di posizione contro il divorzio, un argomento all’epoca molto dibattuto.
Niente male, almeno per chi ama il genere. Forse un po’ troppo costruito, come molti film di Assonitis, ma comunque ben fatto.
Molto carino l’espediente del pupazzo Pip, attraverso il quale il padre può aggirare il suo blocco emotivo per parlare con suo figlio… notevole anche l’evasione di Tommy dalla sua stanza/prigione.
Pare che non esistano dvd da nessuna parte, nemmeno all’estero. Peccato, perché il film è bello e la copia da vhs Universal non è il massimo della vita.
Di questo film ne ho avuto conoscenza solo poche settimane fa dopo aver trovato il 45 giri della colonna sonora con le musiche di Stefano Torossi (anche se il resto delle musiche sono tutte di Stelvio Cipriani, qui accreditato, chissà perché, come Steve Powder). A proposito della colonna sonora all’epoca la CAM pubblicò soltanto il suddetto 45 giri, mentre nel 2014 la Beat ha pubblicato la colonna sonora completa su cd. Valsecchi sostituisce Renato Cestié ormai adolescente con la sola differenza che Valsecchi, già visto in Nené, si doppia da solo.