Rave Fever (Alan Mak, 1999)

Visto in modo distratto questo Rave Fever ieri mentre lo riversavo, non ha attirato sufficientemente la mia attenzione da calamitare il mio sguardo in modo continuativo ma mi ha interessato abbastanza da seguire con un minimo di costanza tutto lo svolgimento dell’opera, nonostante le condizioni di visione non fossero ottimali.

Film giovanile dell’autore di Infernal Affairs, mi aspettavo un’opera minore ma in effetti è già una pellicola complessa, con una struttura narrativa costruita in modo articolato che aumenta l’interesse verso una vicenda tutto sommato semplice.

È la storia di un manager che conosce una ragazza in discoteca e resta invischiato nella vicenda della sparizione di una donna. Il racconto è costruito con una serie di salti temporali in cui rivediamo più volte le stesse vicende da punti di vista differenti, aggiungendo ogni volta qualche elemento in più per scoprire la verità.

Una sorta di intreccio giallo inserito però nel contesto leggero e caotico dei club e delle discoteche, con qualche sfumatura di commedia romantica che emerge di quando in quando tra i risvolti dell’indagine per scoprire la verità sulla ragazza sparita.

Insomma, non lo consiglio in modo accalorato ma è cmq un film gradevole che si lascia guardare.