Re-animator (Stuart Gordon, 1985)

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Ho a casa vari libretti che raccolgono le recensioni del Grazzini. Delle tante che scrisse, questa direi che appartiene alla categoria “non aveva proprio capito nulla del film, quindi lo stroncava così, giusto per svolgere il suo lavoro e portare la pagnotta a casa”. Perché altrimenti, certe recensioni non si spiegano proprio, applicando un minimo di logica e razionalità… :roll_eyes::thinking::persevere::open_mouth:

si spiega benissimo: grazzini veniva da una vecchia scuola che non era pronta a una poetica dell’eccesso. e che non ammetteva licenze così sbracate quando si trattava di grandi classici. non era bacchettone come rondi né reazionario come kezich, ma da par suo mi avrebbe stupito una reazione contraria a questa, tutt’altro che ottusa e di totale apertura e comprensione a un’avanguardistica new wave del body horror che allora sulle prime spiazzò anche parte dello stesso fandom.

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Ecco. La tua spiegazione è logica e razionale, sicuramente. Ma l’atteggiamento ottuso di certi critici, continua a lasciarmi basito. Meno male che il tempo ristabilisce gli equilibri, con certe opere meritevoli di lodi. E, dopo quasi 40 anni, possiamo perfino divertirci, a leggere tali DOTTE fregnacce. Apparse sui più importanti quotidiani nazionali, non scordiamolo mai… :shushing_face:

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