Bellissimo film tratto da una storia di Jack Ketchum, presentato al Sundance film festival, è un film non ancora uscito da noi (uscirà? mah…ho i miei dubbi), che mi sento di consigliarvi vivamente.
Narra di un pacifico anziano (interpretato da Brian Cox) che, recatosi su un lago a pescare, incontra un gruppo di teppistelli…la vicenda assume toni tragici quando il capobanda gli ammazza l’amato cane
Visto stasera, piaciuto davvero molto. La ferocia e la banalità della cattiveria umana sono quelle descritte efficacemente nei romanzi di Ketchum, così come i sentimenti e la rappresentazione dolente di chi subisce la violenza e decide di non arrendersi. Bravissimo come sempre Cox. Spero di riuscire a recuperare il libro, prima o poi ( l’unica edizione italiana è purtroppo introvabile per bancarelle, mi sa che tocca cercarlo on line).
Uscì in esclusiva per un club del libro, indi sparito rapidamente. E’ che mi scoccia fare acquisti on line, ma prima o poi… comunque il film è tosto. In effetti, sebbene Ketchum sia noto come autote horror ha più il taglio di un moderno western.
L’ho rivisto anch’io dal blu ray italiano. L’avevo visto anni fa dal dvd USA e mi aveva fatto un’impressione più forte.
La cosa migliore è sicuramente la performance di Cox che qui è davvero a livelli di grande eccellenza. Ottima anche la scelta dei comprimari, bellissime le facce dei tre ragazzi, perfetto Tom Sizemore e soprattutto la coppia di redneck formata da Amanda Plummer e Robert Englund (per una volta ben utilizzato). Quello che invece proprio mi ha deluso (e che non ricordavo minimamente) è la sciatteria della messa in scena e del montaggio, spesso desolante.
In ogni caso il film c’è e Cox se lo regge sulle spalle praticamente da solo. L’intensità della scena in cui racconta la storia dei figli e della moglie regge il confronto (con le debite proporzioni) con la scena de Lo Squalo dove Robert Shaw racconta la storia dell’affondamento dell’USS Indianapolis.
Il blu ray della Koch è corretto, i sottotitoli non sono forzati e il master è accettabile. Nulla per cui gridare al miracolo. Zero extra.
In effetti è parso anche a me fosse girato con pochi mezzi, messa in scena povera e poco curata. Concordo sul racconto della tragedia familiare di Cox, ti tiene col fiato sospeso. A onor del vero me l’aspettavo più violento, conoscendo Ketchum e McKee; ma va bene così, in qualche modo rende tutto più realistico evitare l’eccessivo compiacimento da grand guignol.
Grandissimo film, su #primevideo.
Brian Cox magistrale, non l’ho visto in versione originale ma posso asserire che il doppiaggio italiano gli rende giustizia, c’è anche un anonimo Robert Englund.
il giorno che li avrò, è un film che mostrerò ai miei figli.