Regalo di Natale (P. Avati, 1986)

L’ho visto ieri sera comprato al pomeriggio, mi è piaciuto parecchio,bravi tutti gli attori,ma soprattutto Diego Abatantuono un attore che non mi è mai piaciuto particolarmente,ma che qui da prova di sapersi cimentare bene anche in parti drammatiche.Haber resta uno dei miei preferiti e come al solito la parte dello sfigato la interpreta a meraviglia.
Carlo delle Piane veramente sublime.
So che in settimana su rete4 passeranno la rivincita credo giovedì per questo mi sono sbrigato ad acquistarlo ed ho fatto bene.
Il dvd della dnc è buono con delle belle interviste ad Haber,Avati,Abatantuono e Delle Piane.
Se non lo avete visto lo consiglio,fortissima la carica di malinconia che trasmette la pellicola allo spettatore,finale struggente.

è il film che da 10 anni a questa parte vedo ogni natale!!
è il mio film di natale!!!poi amo giocare a poker…

Straordinario. Sin dall’inizio è immerso nella mediocre meschinità della vita di tutti i giorni, con il culmine raggiunto ovviamente dall’ingegnoso finale. Tre parole sul sequel: decoroso ma inutile.

culto personale, un film che rivedo spesso e volentieri ed ogni volta mi appassiona.
Detto cio’, ho visto che uscito un dvd oltre DNC:
http://www.primavideo.it/dettaglio_articolo.asp?ART_Id=229368
Qualcuno sa dirmi se i contenuti extra sono differenti da DNC?

Provate per un attimo ad immaginare di dare un voto a tutti gli attori italiani. Prendete i 4 di regalo di natale, sommate i voti, e trovate un film che superi in questo modo Regalo di Natale. Forse solo La Grande Abbuffata.

Beh, beh, oddio, ce ne sono di commedie (o meno) all’Italiana che sono sullo stesso livello…

(E, per quanto adori Regalo Di Natale, La Grande Abbuffata non lo sente nemmeno…)

Spettacolare la partita finale, mi ricordo che lo guardammo al centro giovani una sera, pian piano chi passava davanti alla tv si fermava a vederlo, pian piano tutti si sono appassionati al film, tanto che presi dal “gioco” mi hanno chiesto all’unisono di stoppare per fumarsi una sigaretta distensiva prima dell’ultima mano. Della serie immedesimazione.
Attori tutti bravi.

Per Markus: gli extra dei due dvd sono identici

Tra i migliori lavori di Avati e grande prova di Delle Piane.
Ma la vera protagonista è la partita al tavolo verde con tutte le implicazioni metaforiche che ognuno è libero di trarre.

Il seguito è comunque apprezzabile. Consulenza pokeristica di Giovanni Bruzzi

http://www.giovannibruzzi.it/frame_principale.asp?Pagina=cinema

E indiretta di Pupo? :smiley:

Per me è il miglior film di Avati non strettamente di genere, che raramente è riuscito a bissare tali livelli (e spesso ha fatto di peggio, ahimè).

Io mi chiamo Diego Bruzzi. Sono il figlio di Giovanni Bruzzi (pittore, scrittore nonché sceneggiatore per Pupi Avati dei film “Regalo di Natale” e “La rivincita di Natale”). Per opportuna conoscenza, mio padre, oltre ad aver ispirato il primo film (Pupi aveva letto il libro “Banco di nove” scritto da mio padre nel 1981) ha curato e supervisionato personalmente sul set i movimenti degli attori di tutti i ciak riguardanti il poker (oltre ad aver elaborato i dialoghi relativi). Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito da me realizzato www.giovannibruzzi.it

Colgo l’occasione per augurare Buon Anno a tutti voi.

Cordialmente.

Diego Bruzzi

STUDIO BRUZZI
Via Santorre di Santarosa, 1
50137 Firenze (FI)
Tel. +39 055/613364
Website: www.giovannibruzzi.it
e-mail: pittore@giovannibruzzi.it

ieri sera mi sono sparato “Regalo di natale” e “la rivincita di natale” in un sol colpo…nn avevo sonno…e devo dire che rivederli x l’ennesima volta mi incanta sempre…

Mitico anche George Eastman, alias Luigi Montefiori, l’indimenticabile Trentadue di Rabid Dogs !

Interessante, grazie Bruzzi per la segnalazione.

Benvenuto Diego!
Proprio sotto le feste natalizie ho visto su un canale Rai uno speciale su tuo padre, con varie comparsate a Porta a Porta. Di cosa parla “Banco di nove”?

Comunque, un topic dedicato esclusivamente a tuo padre:

http://www.gentedirispetto.com/forum/showthread.php?t=7342

è un film che dimostra come la vita si può drammaticamente capovolgere da un momento all’altro e come bisogna sempre guardarsi le spalle dalle meschinità dei falsi, i finti amici.

la vicenda che ha legato insieme franco, martina e ugo dà un senso di maggior amarezza e rimpianto per il passato.

Rivisto ieri sera, uno dei film migliori per il periodo natalizio, una pillola avvelenata dell’Avati più vero e caustico contro la melassa dei buoni sentimenti stagionali. Attori super, belle le musiche di Ortolani, pesantemente ispirate a “Someone to watch over me”.

Scoperto questo mese di ottobre e diventato istantaneamente uno dei miei film italiani preferiti. In tempo zero mi sono recuperato dvd di questo e del non degno ma comunque valido sequel. Perdonatemi per la foga con cui scrivo ma mi ha veramente coinvolto!

Il film è veramente bello ed appassionante, inoltre da appassionato di poker (anche se molto più orientato al texas hold’em) mi diverte sempre seguire le varie fasi del gioco, le chiamate, le puntate. Incredibile come dopotutto la vita sia simile a una grande e lunga partita a poker! E qui Avati ce ne da ampia dimostrazione con tradimenti, bluff, puntate e giocate da togliere il fiato e tagliare le gambe e togliere il respiro! Due parole e senza spoilerare piu di tanto, mi perdonerete, sui personaggi, tutti e cinque in grande spolvero e dalle prove maiuscole. Anche se prevalgono Abatantuono e Delle Piane.
Carlo delle Piane/Santelia , conosciuto da me per questo film , è il falso pollo , uomo di mondo immensamente colto, l’unico veramente dotato di ricchezza e pazienza che gli donano una posatezza fuori dal comune.
Gianni Cavina /Ugo è il più sfigato di tutti con un lavoro umiliante ed una famiglia portata volontariamente allo sfacelo alla quale preferisce una partita a poker dall’esito quantomeno incerto. E’ con Abatantuono uno dei “due amici” di cui si parla nella bellissima intro, con foto d’epoca dei protagonisti.
Alessandro Haber/Lele si arrabatta con un lavoro che non lo gratifica ed i suoi sogni di diventare scrittore, memorabili i suoi proverbiali scleri.
Diego Abatantuono / Franco qui in una delle sue prime prove drammatiche è il presunto campione, imprenditore di alterna fortuna e gran pokerista la cui bravura e assiduità nel gioco non pochi problemi gli causò in passato , è l’altro “amico” .
George Eastman / Stefano nei suoi “quasi due metri” (anche se ho letto da qualche parte che sarebbe 2,06m) è l’anello di congiunzione, il piu interessato al ritrovarsi e forse il meno interessato al poker, lo si capisce anche dal suo modo di puntare e giocare. Il suo gestire una palestra lo rende, dopo Santelia e Franco, il piu agiato.

Bellissimo poi il flashback che viene pian piano svelato, e le musiche di Ortolani.

Film che nonostante la sua godibilità rimane di una cattiveria e di un cinismo enormi.

Da vedere e rivedere , e non solo a Natale!

Bellissimo, ogni volta che lo rivedo lo apprezzo di più. Avati è riuscito ad azzeccare il tono della commedia agrodolce, con una squadra di attori perfetti… di poker io non ne capisco un’acca, ma la partita ai miei occhi risulta tiratissima e plausibile nonostante il colpo di scena finale. Il miglior film di Avati che abbia visto, anche se me ne sono sorbiti meno di dieci, penso.

Invogliato da Bmw me lo son rivisto anch’io questo pomeriggio.
Alla fine, il vero snodo del film, la figura chiave è Ugo. La sua figura cinica è quella che dà il senso a tutto il film. Prima ha sputtanato l’amicizia con Franco soffiandogli la donna (ma solo per fare un dispetto all’amico), poi ha organizzato la partita di poker, simulando la volontà di ricucire un’amicizia, in realtà portando con sè il finto perdente Delle Piane, per rovinare ancora una volta Franco, presunto imprenditore pieno di soldi (in realtà in crisi finanziaria)….
Franco, naturalmente, ha capito tutto, tant’è che alla fine gli chiede a quanto ammontasse la sua percentuale in caso di vittoria di Delle Piane
Fantastica la scena iniziale al ristorante.