Leggendo varie testimonianze che parlano di lui direi che era forse misantropo, perlomeno aveva un carattere scontroso e difficile. Misogino non penso, visto che a lui son sempre piaciute le belle donne, non a caso aveva accanto a sé quello schianto di Gianna Maria Canale.
Comunque io son Massimiliano, non l’illustre Andrea, per cui potrei sbagliarmi…
Freda non era assolutamente misogino (e ho potuto constatare che aveva molto successo con le donne, anche di giovane età). Non era neppure un misantropo. Aveva un carattere molto scontroso, spesso si arrabbiava se veniva contraddetto anche su cose di nessuna importanza. Però, una volta superata una certa diffidenza, si raccontava con disponibilità e financo generosità.
Ma io intendevo per l’appunto ‘misoGENO’ che equivale nel suo caso a ‘misANTROPO’ ed è altro dal dire ‘misoGINO’!
In pratica ho chiesto se Freda sembrò ad Andrea il vero scassacazzi di cui si parla… Pare che con Sophie Marceau per poco non si arrivò alle mani…
Incollo da una mia vecchia intervista a Sergio Stivaletti…
(…)
Caddeo: Hai avuto la possibilità di collaborare con Riccardo Freda in occasione del film Murder Obsession, del 1980. In cosa consisteva il tuo contributo? La tua è stata una collaborazione marginale oppure hai lavorato fattivamente alla realizzazione del film?
Stivaletti: Direi proprio che collaborai fattivamente. Al tempo lavoravo presso un altro laboratorio, esattamente quello di Angelo Mattei, un’altra delle persone con le quali ho avuto a che fare all’inizio della mia carriera. Lui però non ha lavorato alla realizzazione delle creature o questo genere di cose, con Mattei ci si trovava più occasionalmente. Lui fece per esempio i cadaveri utilizzati in Inferno da Dario Argento, in un’epoca in cui io ero più che altro uno spettatore piuttosto che un addetto ai lavori, e lo conobbi grazie a Lamberto (Bava ndr). Lavorai con lui per un po’ e, in quell’occasione, lui portò sul set una testa e dei colli che dovevano essere sgozzati. All’epoca io, però, non ero interessato più di tanto ai lavori di Bava e Freda, era un periodo in cui provavo più interesse per le cose che andavano “di moda” in quel momento, quindi per tutte le interessantissime novità che arrivavano dall’America.
Sul set incontrai Riccardo Freda che ricordo era assieme ad un dobermann incazzatissimo. Gli effetti che avevamo portato non funzionavano molto bene, te lo dico molto onestamente, e, sebbene fossero stati firmati da Mattei, li avevamo realizzati insieme. Lo stesso Freda era molto insoddisfatto del nostro lavoro e quasi ci cacciò via dal set!
Fu l’unica volta che lavorai con questo regista, ma fu davvero una piccola cosa.(…)[COLOR=white][FONT=Verdana][/COLOR][/FONT]
Ho trovato una vecchia dedica autografa che mi ha fatto Riccardo Freda. Adesso la faccio postare da Swat.
Sono in spasmodica attesa!
Swat non la vuole postare!!!
Scherzo, pare non l’abbia ricevuta. E adesso non gliela rimando più.