Riso amaro (G. De Santis, 1949)

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Regìa di Giuseppe De Santis, 1949
Con Silvana Mangano, Vittorio Gassman, Doris Dowling, Raf Vallone, Checco Rissone, Nico Pepe, Adriana Sivieri, Carlo Mazzarella

Storico film di De Santis, scritto con Lizzani, Puccini ed altri. Non male, anche se a mio modesto parere non merita la fama di capolavoro che si porta dietro.

La storia per me è abbastanza folle, ed il personaggio di Gassman davvero fumettistico. La sua interpretazione poi non aiuta di certo ad umanizzarlo… molto misurato, invece, l’ottimo Raf Vallone.
Mi sono stupito invece del lato diciamo erotico del film: siamo nel 1949, vedere la Mangano (bellissima, chiaramente) così seducente non me lo sarei aspettato.
C’è un ottimo dvd della Dolmen/Cristaldi: pulito e con vari extra.

La novità sta proprio lì, ossia nell’abilità di Peppino De Santis (e degli altri sceneggiatori/registi da te citati) nel coniugare un film di ambientazione neorealista (rossellinian-zavattiniana) utilizzando gli stilemi di un “genere” estremamente popolare all’epoca, ossia il fotoromanzo… anche per questo il personaggio di Gassman è così stereotipato e sembra un “fumetto”. Un escamotage per far arrivare la poetica neorealista anche alla massa che snobbava i film di De Sica.
Per questo motivo sì è guadagnato la fama di capolavoro con la C maiuscola, che, ovviamente imho, resta assolutamente meritata…

Azzo, è uno dei pilastri del Neorealismo…

Rivisto dalla copia trasmessa su Sky.
Film importantissimo ma per me De Santis ha fatto di (molto) meglio con altri film.
Sempre bello vedere la “wilderiana” Doris Dowling interagire con i nostri Gassman e Vallone (bravo e davvero bello) e con una sensualissima Silvana Mangano.

Per non dire sempre le stesse cose sul film segnalo con tenerezza il goffissimo effetto che viene utilizzato sul finale per riprodurre l’effetto delle pioggia ma anche il bellissimo piano sequenza iniziale, complicatissimo per mantenere i fuochi durante l’ampio movimento, realizzato egregiamente.

A un certo punto ero convinto di aver notato Jimmy Il Fenomeno ma poi ho realizzato che il film è del '49 e sarebbe stato impossibile. Tra l’altro l’attore si vede molto meglio verso il finale e si capisce che è solo uno che gli assomiglia parecchio.

Il br, ovviamente estero, a cura della benemerita Criterion: www.dvdbeaver.com/film5/blu-ray_reviews_70/bitter_rice_blu-ray.htm

Uno dei film cardine della nostra cinematografia con un cast stellare. Grande esempio di neorealismo, ammetto che in certi frangenti mi ha messo a disagio. A pensare allo sfruttamento subito in quegli anni dalle mondine, mi ha messo addosso un senso di tristezza.

Ho avuto la stessa sensazione nella prima scena in cui compare il personaggio del muto.

Ho recuperato in dvd un film del 1957 di Tadashi Imai, intitolato Kome (Riso) che, leggendone un po’
la trama, pare avere delle affinità con il film di De Santis. A breve lo vedrò, son curioso di capire se
queste affinità ci sono effettivamente.

La locandina di Kome:

Bluetto italiano in uscita per Cristaldi/CGHV a fine novembre.

Regolarmente uscito:

Vittorio Gassman parlò malissimo del film, nel libro “Intervista sul teatro”.

Disse che tutti i suoi film del periodo 1946-1956 erano da buttare via, non valeva nemmeno la pena di parlarne. E su Riso amaro aggiunse:

" (…) ma il film, benché inalberasse la bandiera del realismo, era un prodotto assolutamente falso, metteva in circolazione un’immagine della vita, dei sentimenti, del linguaggio delle classi popolari italiane che non avevano alcun riscontro nella realtà. (…) Io provai disagio, addirittura, nel farlo, e ne provo ancora, quando mi capita, per caso, di rivederne qualche brano in televisione."

Come dissi in un’altra occasione: certe volte gli artisti sono i peggiori giudici di sè stessi…