Roger & Me (Moore, 1989)


Link ImDb

Il primo documentario di Michael Moore anticipa già in modo chiaro quello che poi saranno i vari Bowling a Columbine, Fahrenheit 9/11, Sicko eccetera. Ben fatto e con un livello ironico che lo rende piacevole, è purtroppo permeato da un qualunquismo di fondo che disturba non poco, almeno per quanto mi riguarda.

Dvd italiano sottotitolato, niente doppiaggio purtroppo… la visione è un po’ faticosa visto che il parlato non dà tregua per tutta la durata o quasi.

Come ebbe a dire Frederick Wiseman, il documentarista autore del controverso Titicut Follies," il soggetto principale dei documentari di Michael Moore è Michael Moore".

Anche a me dà fastidio il qualunquismo, l’egocentrismo e la parzialità dei suoi documentari. Questo sinceramente non lo conoscevo, di cosa parla? (clamorosa la quantità di chilogrammi che lo separano dai successivi Columbine e Farenheit!).

Questo parla della chiusura degli stabilimenti della General Motors a Flint, Michigan - la città natale di Moore - che causò la perdita di circa 30mila posti di lavoro, e le sue conseguenze su tutta la zona.
Ripeto, il documentario scorre via bene ma a Moore piace vincere facile, e cerca (e trova) troppi colpi bassi.

Tipo quando in Fahrenheit 9/11 porta come unica “personalità” favorevole all’intervento in Iraq nientemeno che Britney Spears, con tanto di ciancicata di gomma ben amplificata? :smiley:

Comunque il doc mi sembra interessante come tema, lo vedrò senz’altro.

Ah ah sì ricordo… la Spears diceva una cosa tipo Credo che dovremmo supportare il Presidente in qualunque decisione… anche qui, tutto troppo facile.
Il Roger del titolo col quale Moore cerca disperatamente di poter parlare per tutto il film è Roger Smith, ex CEO della GM al tempo dei licenziamenti di massa.

Boh, Michael Moore non è (nè, ed è importante, si atteggia a) un santo, ma su QUASI tutto quel che dice (e mostra…) ha ragione da vendere. Più che “qualunquismo” direi che nel suo caso la tendenza è semmai al “populismo”, gli piace spesso e volentieri fare il Gabibbo/guastafeste/rompipalle (ma con chi se lo merita, sia chiaro). Peccato semmai che pure in Italia non abbiamo un Moore: visto quel che accadde a Flint venti e rotti anni fa, ora come ora ci starebbe tanto bene un “Marchionne e me”. Oltretutto, con quella faccia da minchione tortellone, quel GENIO (degli sbaraccamenti & licenziamenti: insomma, un dinosauro da kapitalismo primordiale…) di Marchionne sarebbe un eccellente soggettone cinematografico. Ma appunto non abbiamo un regista con LE PALLE di Moore, piaccia o no…

Mah, per me in Italia di Moore ne abbiamo anche troppi, a partire proprio dal gabibbo…

Sì, ma il Gabibbo “si ferma” qualche passo prima, rispetto a Moore. E non ha ancora vinto un Oscar o una Palma d’oro…