sab 18 feb: SLAUGHTER AND THE DOGS @ LO-FI Club, Milano

sab 18 feb: SLAUGHTER AND THE DOGS @ LO-FI Club, Milano

sabato 18 febbraio: gli SLAUGHTER AND THE DOGS, icona del punk inglese, finalmente in Italia @

LO-FI Club, Milano

mi-decay
independent music promotions

SABATO 18 FEBBRAIO 2012
ROTTEN CITY FESTIVAL 2012

with

SLAUGHTER AND THE DOGS (UK)

Dalla dura periferia di Manchester, la band archetipo del Punk '77 inglese dal suono veloce e

furioso!

Con tantissimi ospiti davvero speciali.

prima, durante e a seguire:
DJ SET by MiDecay Crew & Friends

@ LO-FI
www.pibinko.org/lofi/
Via Dei Pietro e Giuseppe Pestagalli 27, Milano

apertura porte ore 21:00
inizio concerti ore 22:00

milano si muove

a seguire:

MARCI, SPORCHI E IMBECILLI party

Punk '77, Oi! & Rock Steady dj set by
MiDecay Crew
& friends!

Slaughter and the Dogs (UK)
UK punk icon of '77!
www.slaughterandthedogs.co.uk
www.myspace.com/dogslaughter

Originari della notoriamente violenta periferia di Wythenshawe a Sud di Manchester (un tempo

la capitale skinhead del nord), gli Slaughter & The Dogs si sono formati alla fine del 1975

quando Wayne Barrett (voce) ed il batterista, Brian (Mad Muffett) Grantham, hanno cominciato a

suonare insieme ed il bassista Howard ‘Zip’ Bates si è unito a loro. Mick Rossi divenne il

chitarrista solista, anche se inizialmente la formazione comprendeva pure una seconda

chitarra, Mike Day, che però lasciò subito il gruppo. Wayne trovò il nome per il gruppo mentre

era steso sul letto prima del loro concerto d’esordio… un mix di Diamond Dogs di David Bowie

e Slaughter on 10th Avenue di Mick Ronson: cioè Slaughter and the Dogs!
Gli Slaughter iniziarono come tante altre bands facendo la gavetta nei locali di Manchester e

dintorni e nei club per uomini eseguendo covers di Lou Reed e Bowie, cominciando però sin da

subito anche a scrivere e a suonare i propri pezzi.
Ottenendo di concerto in concerto maggior successo e ricevendo ottime critiche dalla stampa

musicale, si ritrovarono presto a capo della scena punk di Manchester di fianco ai Buzzcock ed

ai Drones, una scena ormai matura come quella Londinese.
In qualche modo riuscirono ad infilarsi nel programma dell’ormai celebre concerto al Free

Trade Hall di Manchester, con i Sex Pistols ed i Buzzcocks; fecero di tutto per essere i

secondi a salire sul palco e pubblicizzarono l’evento mettendosi per primi nel poster del

concerto (“dimenticandosi” di mettere i Buzzcocks). Salirono sul palco con capelli lunghi,

abiti satinati e con atteggiamenti alla Ronson, venendo criticati aspramente dalla stampa e

dall’audience.
"Ci siamo davvero meritati le critiche che ci siamo presi quando abbiamo iniziato, ma io credo

che siano andate avanti un po’ troppo, ci devono dare un’altra chance per dimostrare quello

che sappiamo fare". Wayne. Shy Talk 2. Manchester Fanzine.
Dopo aver visto i Sex Pistols, il loro look ed aver sentito il loro suono, e dopo essersi

presi a cuore le critiche, furono abbastanza scaltri per capire in quale direzione stava

soffiando il vento, si tagliarono i capelli, cambiarono i vestiti, e seguirono il nuovo stile

come molte altre band del periodo.

Glen Matlock: "mi erano piaciuti… pensai che erano una band divertente. Non li consideravo

una band punk anche se erano parte di quella scena, perchè quella era la scena che andava a

quell’epoca".
Tony Wilson: "probabilmente avevano un po’ di David Bowie ed un po’ troppo di Mick Ronson ma,

ciònonostante, erano grandi".
Seguendo il consiglio di McLaren suonarono a Londra al Roxy Club.
Mick Rossi: “l’obiettivo dopo il Free Trade Hall era di provare a conquistare Londra”. Ci

riuscirono!
Il loro calendario di concerti si infittì molto rapidamente ed in pochissimo tempo suonarono

in tutti i principali locali di Londra come il Roxy, il Vortex così come il Marquee ed il

Nashville.
Dal vivo erano un grande spettacolo, con la predilezione di Wayne a parlare senza il bisogno

di macchine del fumo o di altri effetti speciali.
Il Roxy regalò alla band la prima registrazione, pubblicando sull’album ‘Live at the Roxy’ due

loro brani: ‘Boston Babies’ e ‘Runaway’. Subito dopo, giunsero a comporre e a pubblicare

quello che sarebbe diventato un classico inno del punk, il singolo ‘Cranked Up Really High’,

con ‘The Bitch’ sul Lato B (Rabid 1977), prodotto da Rob Gretton (il futuro manager dei Joy

Division) ed il cui successo condusse la band a firmare con la Decca.

Seguirono tre singoli in rapida successione ‘Where Have All The Boot Boys Gone’ ;'You’re a

Bore’ (1977 Decca) , ‘Quick Joey Small’ / ‘Come On Back’ (1978 Decca, con Mick Ronson, il loro

eroe), and ‘Dame To Blame’ ; ‘Johnny T’ (1977 Decca) ed infine pubblicarono ‘Ready Now’;

‘Runaway’ (1979 DJM).

Pubblicarono quindi il loro primo album ‘Do It Dog Style’ (1978 Decca), un vero e proprio

classico del punk - immancabile in una qualsiasi collezione di dischi che si rispetti - che

raccoglie i primi singoli pubblicati con la Decca e nuovi brani al fulmicotone quali Victim Of

The Vampire, Boston Babies ed una fantastica cover di Mystery Girls dei New York Dolls.

Dopo la pubblicazione di ‘Do It Dog Style’, Wayne lasciò la band e venne sostituito da Steve

Morrissey (futuro cantante degli Smiths) con il quale gli Slaughter registrarono quattro

brani. Per un breve periodo fece parte della band anche Billy Duffy (che avrebbre in futuro

raggiunto la fama con i Cult). La band quindi si sciolse.
Nel 1996 gli Slaughter and the Dogs si sono riformati, con Wayne rientrato nella band alla

voce, Mick Rossi alla chitarra, Nigel Mead al basso e Noel Kay alla batteria e con questa

formazione si esibiscono al festival ‘Holidays in the Sun’ ottenendo un successo grandioso. Da

allora, con J. P. Thollet al basso, hanno continuato fino ad oggi ad esibirsi come headliners

in festival come il Rebellion, a fare tour ed a registrare nuovo materiale.

Per la prima volta gli Slaughter suoneranno in Italia, a Roma e a Milano, in due concerti che

già si preannunciano memorabili!

Formazione:
Wayne Barrett (voce)
Mick Rossi (chitarra
J. P. Thollet (basso)
Noel Kay (batteria)