Sable Noir

Serie di 6 episodi indipendenti l’uno dall’altro, girati da 6 registi francesi, tutti ambientati nell’immaginaria cittadina di Sable Noir (Sabbia Nera).
Praticamente una versione francese (molto povera, però) dei celebrati Masters Of Horror d’oltreoceano.

Ne ho visti 3 e il giudizio non è propriamente positivo.

Il primo episodio è diretto da un regista molto in gamba, Eric Valette, già autore di un misconosciuto gioiello chiamato “Malefique”, un horror fantastico davvero eccezionale.
Il suo episodio in Sable Noir si chiama “Corps Etranger” ed è la storia di una coppia alle prese con il fantasma di una vecchia zia che tormenta i loro bambini.
Nulla di che, veramente.

Il secondo episodio è diretto da Doug Headline (già regista dell’horror scrauso “Broceliande”, uscito anche in Italia col titolo “Il labirinto del terrore” o qualcosa del genere).
La storia, che si intitola “La Villa Du Crepuscule” è un grande omaggio a Lucio Fulci e devo dire che a me tutti questi omaggi al regista romano hanno rotto i cosiddetti.
È la storia di un tipo che sta scrivendo un libro su Catriona MacColl e decide di andare ad indagare sul mistero della sua morte (perché in questo episodio l’attrice londinese è defunta). Per sapere la verità sulla sua scomparsa e sul suo ultimo, invisibile, film, il ragazzo visita la casa abbandonata dell’attrice e scopre che (bla bla bla)…
Mah…
A parte qualche errore filologico riferito ai film di Fulci che faranno storcere il naso a tutti i puristi, questo segmento è quasi accettabile.
Peccato che il colpo di scena finale sia telefonatissimo.
Cameo della MacColl…

Il terzo episodio si chiama “Fotografik”, diretto da tale Xavier Gens.
È la storia di un delitto, di una ragazzina con l’hobby delle foto, della crisi tra sua madre e il suo compagno violento e buono a nulla.
Nulla di che, prevedibile, fintamente cattivo e assolutamente dimenticabile.

Se mai avrò voglia di vedere gli altri 3 episodi aggiornerò il topic.

Dopo quasi 12 anni, ancora attendiamo aggiornamenti…