Samuel L. Jackson: "Ora c'è Tarantino ma sogno Moretti"

NEWS 2/1/2009 - INTERVISTA
[SIZE=5]Samuel L. Jackson “Ora c’è Tarantino ma sogno Moretti” [/SIZE]
La superstar: quant’era bello “Alligator”, cioè “Il Caimano”

http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/cinematv/grubrica.asp?ID_blog=33&ID_articolo=1062&ID_sezione=260&sezione=

MICHELA TAMBURRINO INVIATA A CAPRI
È una star da Guinness dei primati, Samuel Lee Jackson, arrivato al Capri Hollywood Film Festival per accompagnare The Spirit, il film di Frank Miller tratto dai fumetti. Eppure è l’uomo dalle aspirazioni più contenute del mondo. Figurarsi che tra i suoi sogni c’è quello di fare un film con Nanni Moretti: quando lo saprà, il regista italiano farà un salto sulla sedia dalla gioia, perché è nota l’abilità dell’attore afroamericano di far lievitare il box office. E Dio solo sa quanto bisogno ce ne sia nel cinema italiano. Jackson era in giuria al Festival di Cannes e sponsorizzò con voti e auspici il film di Moretti su Berlusconi. Ma come si chiamava quel film? «Certo, si chiamava Alligator», si ricorda soddisfatto la star.

Scusi se precisiamo, non si chiamava Alligator ma Il caimano.
«Certo, bello, molto bello. Anche Paolo Sorrentino mi piace molto, ho visto il suo L’amico di famiglia, bellissimo. Deve sapere che io sono cresciuto con Fellini e il mito di Satyricon. È stato lì che ho capito quanto ci poteva essere di fantastico in un film».

Lei è uno degli attori più prolifici di Hollywood e a 60 anni ne dimostra dieci di meno. Forse perché ha girato 120 film di successo alternando produzioni commerciali a film di qualità?
«Io non distinguerei troppo tra un film e un altro. Leggo sette copioni al giorno e scelgo in base alla storia, a quello che mi piace. Mi divido tra cinema indipendente e cinema di massa, ma senza strategie».

Senza strategie ha fatto incassare oltre 7 miliardi di dollari e questo l’ha direttamente catapultata nel Guinness dei primati. Non c’è riuscito George Clooney e nemmeno la Julia Roberts dei tempi d’oro. Che cosa ha più degli altri?
«La forza della passione e un’esperienza quasi unica. Io conosco perfettamente i meccanismi del cinema. So in anticipo se una scena andrà al montaggio o se sarà tagliata. Alcuni mi stanno a sentire, qualcuno no. Con quei due che non mi ascoltano non voglio lavorare, non sono bravi professionisti».

E chi sono?
«Io non lo dico ma loro lo sanno».

Certamente uno dei due non è Quentin Tarantino perché lavorerà con lui a breve in Inglorious Basterds, film dei misteri.
«Ma non faccio parte del cast, sarò soltanto la voce narrante. Non vorrei si pensasse che sono una star viziata. Solo detesto perdere tempo; gioco a golf e sono paziente, fino a oggi non ho mai messo le mani addosso a un regista».

Meno male. Però lei fa sempre o quasi parti da duro. Un bel filmetto romantico, mai?
«L’ho girato, con Juliette Binoche, My country, ero molto romantico. Anche nel mio prossimo Mother and Child sarò tenero. Però non mi piace. Mi diverto a essere cattivo o esagerato. Alla gente piace così. Altrimenti come si sogna al cinema?»

Che ne pensa del possibile sciopero degli attori?
«È inopportuno. Inoltre il 95% di coloro che fanno parte del sindacato non lavora. Facile dire agli altri: “Non andate sul set”. Le questioni in ballo sono complesse, non penso che il sindacato possa soddisfare le nostre esigenze».

Progetti futuri?
«Ho finito Unthinkable, sui terroristi che dovrebbero piazzare una bomba e noi agenti cerchiamo di trovarla. Bel film di duri».

Sospenderà almeno per un giorno di girare, foss’altro il 20 gennaio per godersi l’insediamento di Obama?
«Andrò. Di certo so solo che indosserò un cappotto caldo e resterò in piedi al freddo per assistere alla storia che passa. Perché qualsiasi cosa farà, lui il cambiamento già l’ha fatto dicendo “We can” e non “I can”, rivolto a un mondo di giovani senza più speranze. Certo che ci sarò, lì al freddo a godermi lo spettacolo più bello che avessi mai sperato».

Samuel L. Jackson mmmhhhh… Continuiamo cosi’, facciamoci del male

Jackson con Moretti è credibile quanto Rocco Siffredi diretto da Antonioni.

“E chi sono?
«Io non lo dico ma loro lo sanno».”

E voi lo sapete chi sono?
2 film che ha fatto e che non gli sono garbati:
1 è facile perchè è M. Night Shyamalan di Unbreakable, ma l’altro? :confused:

Io spero solo che Samuel L. Jackson si stia burlando di noi.
Non so proprio cosa potrebbe venirne fuori.
E se venisse fuori qualcosa di bello sarebbe solo merito di Samuel.

E poi non dimentichiamo che queste star americane sono molto furbe. Quando vengono in Italia dichiarano di essere cresciute a pane e Fellini, se vanno in Francia amano Truffaut e Renoir, in Germania raccontano di adorare gli espressionisti tedeschi.
Quanto al sogno di girare un film con Moretti è probabile che si realizzi. Basta che Mr. Jackson metta su un DVD di uno degli ultimi film del nostro Grande Artista e in pochi minuti sprofonderà in un sonno ricco di sogni (e magari qualche incubo…)

Considerato che ha partecipato a cose ben peggiori nella sua carriera, nello snobbare il bel film di Shyamalan dovrebbe vergognarsi.

Straquoto. E’ come snobbare Pulp fiction. E S.Jackson ne ha fatte di cagate supreme in carriera, altro che Moretti…

Moretti è un grande regista ed è anche conosciuto all’estero.

Non vedo cosa ci sia di strano nelle dichiarazioni di un bravo attore, abituato ad interpretare ruoli in film commerciali, che anela ad un film d’Autore.

Credo sia un lapsus ma è innegabile che l’anno appena passato sia stato, sia per N.Moretti che per M.Moratti, pieno di soddisfazioni!!! (e perchè no? anche per l’omonima Birra):
[da leggersi con enfasi]…PROSIT!!! :caffine:

Perché lapsus? Siccome a te non piace Moretti (legittimo, ovviamente… soprattutto quando si preferiscono altre perle) non vuol dire che non sia noto all’estero, quantomeno in Europa. Evidentemente Samuel L. Jackson è persona che si informa anche al di fuori del suo giardino, altrimenti avrebbe nominato Muccino, Benigni o Tornatore, registi senz’altro più noti negli USA

A parte il fatto che “film d’autore” Jackson ne ha fatti (aver lavorato con Scorsese e Tarantino non mi sembra così disprezzabile), la mia irritazione è legata alla sua presunzione. Cioè, Shyamalan per lui non sarebbe un professionista perchè sul set non gli ha fatto fare quel che cazzo voleva? E’ la sua dichiarazione a sembrarmi poco professionale. A parte il fatto che il suo personaggio in Unbreakable mi pare abbastanza riuscito, vorrei far notare che come giustamente rilevato anche da Drugo film ignobili ne ha interpretati un bel po’ negli ultimi anni; come tappabuchi è peggio di De Niro, e a dirla tutta interpretazioni di gran lunga peggiori di quella fornita nel film di Shyamalan macchiano il suo curriculum in maniera a dir poco imbarazzante.

perché Scerba86 ha scritto Moratti.

Ops :smiley:

…se sia vero, non saprei…
…quel Film. a mio avviso, è Riuscitissimo…
…è prorio vero, quindi ed ancora una volta, che l’Opera va distinta necessariamente dal Pensiero (non sempre felice) d’Autore ed Interpreti ed essere apprezzata soltanto in quanto tale (nella Sua Propria Oggettività, per intenderci)…:confused:

…con, Evidenti, Cadute di Stile…:oops:

…proprio nulla, di strano, infatti…:confused:

Certamente speriamo, tuttavia, che il Topic non si trasformi nel solito pro o contro Moretti…:oops:

Sicuramente Jackson ha avuto modo di vedere ed apprezzare Il caimano in qualità di giurato del Festival di Cannes nel 2006,come risulta dalla stessa intervista citata da mister steed.Così come a Cannes ha visto L’amico di famiglia di Sorrentino,anch’esso in concorso nel 2006.In caso contrario non so se lo stesso attore avrebbe avuto la possibilità di vedere le due pellicole e di stimare così sulla base di esse i due registi italiani.Questo senza nulla togliere alla notorietà internazionale di Moretti,che tra l’altro in Francia è amato forse più che in Italia.Certo sembra difficile immaginare un film morettiano in cui possa recitare il buon Jackson,anche a causa del suo alto cachet,però nel mondo di celluloide non si può escludere mai nulla.

Escluderei il fattore economico: quando questi “attoroni” vogliono lavorare assolutamente con qualche regista riesco sempre a trovare l’escamotage. Per certi versi i film di Woody Allen sono indicativi: in molti si sono ridotti il cachet pur di essere della partita.