Sapore di Mare (C. Vanzina, 1983)


http://www.imdb.it/title/tt0086240/

Che strano che non ci fosse il topic sul forum…

L’ho rivisto ieri dopo una vita che non lo vedevo e mi è piaciuto molto. Ha una certa grazia e diverse battute riuscite (anche se alla fine sono quasi tutte dei soliti Calà e Nicheli).
Bello anche come il film sia pieno zeppo di canzoni (nei titoli di coda ne ho contate una quarantina), tutte usate molto bene e quasi sempre funzionali.

La cosa che mi ha più stupito (ma forse non dovrebbe visto che ultimamente mi sto trasformando in una mammoletta) è il fatto che il finale con il bigliettino e gli sguardi tra Marina Suma e Jerry Calà, che trovo molto bello nella sua semplicità, mi ha commosso :frowning:
Che poi è questo:

//youtu.be/8XbJbLDiFkg

Il dvd si trova ancora?

Presi anni fa il doppio dvd AY con i due sapore di mare in un blockbuster.
Molto belli entrambi ma di piu il primo, ricordo ancora il commento di sorrisi e canzoni Tv , del tutto calzante “Sulle ali della nostalgia l’abile racconto di un’ Italia spensierata”
Nel video da te postato si distingue una giovanissima Alba Parietti, alla sinistra di Jerry.
Divertente e commovente anche per me. Mi fece molto ridere anche la scena di Jerry Calà e Karina Huff che fumano sul divano

Quello AYP con double bill forse in qualche cestone o nell’usato.

Ho provveduto su eBay, ho preso i due dvd singoli per pochi euro, non ho trovato il cofanazzo.

Se qualcuno è interessato sappia che se ne trovano ancora un bel po’.

Ma il doppio DVD cofano Mondo Home era limitato e numerato? Mi par di ricordare che lo pubblicizzavano numerato, ma quando l’ho preso la mia copia non aveva nessun numero…

Il cofanozzo non si trova più, però mi pare di avere visto i film singoli al MediaWorld

numerato a mano…edizione limitata 12000 copie! assurdo.

effettivamente 12.000 copie per una edizione “limited” mi sembrano decisamente un po’ troppe… ma se alcune copie non hanno neppure il numero significa che ne è stata fatta una ristampa successiva non numerata…

scusate il piccolo OT… ma in giro si vedono cose un po’ assurde riguardo le edizioni dvd: ad esempio, mentre quasi ovunque sono ormai introvabili le edizioni della defunta Alan Young, il dvd di Cannibal Holocaust della suddetta etichetta continua ad essere disponibile in numerose copie in alcune catene. Secondo voi sarà stata prodotta una tiratura superiore oppure, come ipotizzo io, si tratterà di copie “bootlegate” dalla vecchia edizione Alan Young? :confused:

film adorabile, di una leggerezza e di una nostalgia infinite, pura panna soffice soffice e vellutata, quasi del tutto inconsistente; stupisce infatti come Vanzina sia riuscito a mettere assieme 92 minuti di pellicola sostanzialmente con niente in mano se non una spiaggia, una pineta e una vespa. Questi stessi argomenti vengono usati dagli spocchisnob professionals per demolire il film (unitamente all’accusa di volgarità gratuita, che non deve mai mancare quando si parla dei Vanzina, per contratto proprio), senza comprendere che la chiave del film sta tutta lì, nella delicata elegia languida e sentimentale di una stagione della vita, prima ancora che di un periodo storico dell’Italia.

La soavità di Sapore di Sale, a mio parere, consiste nell’aver messo in scena quel tipico umore adolescenziale o appena post adolescenziale “del mare”, quando hai davanti magari due interi mesi di vacanza, totalmente scevri di pensieri e preoccupazioni (appannaggio degli adulti), giorni unicamente rivolti ai flirt in riva al mare, alle risate con gli amici, insomma, un assoluto senso di libertà e gaiezza che, purtroppo, forse, mai più ritornerà in tutta la tua vita, una sorta di periodo ultimo, un limbo di ingenua felicità priva di filtri e minacce.
E quando il primo temporale di fine agosto spazza via il sole e la calura, tutto rientra nei ranghi, in attesa della prossima estate, nella speranza che nulla cambi e tutto rimanga come lo si sta lasciando.
La bellezza di Sapore di Mare non è tanto nella singola battuta, nel singolo dialogo, in quel personaggio o in quell’altro attore, ma nell’atmosfera, nell’humus, il ritratto paesaggistico di una stagione della vita (perduta, e per questo vagheggiata). Puro distillato di rugiada, e concordo con Giorgio nella commozione che affiora sul finale, nella “semplicissima” scena del gioco di sguardi dolce/amaro tra la Suma e Calà. Bella da far male l’allora diciottenne Isabella Ferrari, ma anche la cougar d’assalto Virna Lisi non scherza, all’epoca 54enne (ma nel film se ne dà 40 appena compiuti).

Da toscano bacchetto un po’ Carlo Vanzina; a parte che il film “versiliese” è girato a Ostia Lido, ma poi molti degli attori parlano in toscano o sono doppiati in toscano senza però che si abbia granché idea di come suoni realmente il cosiddetto toscano, secondo quell’andazzo un po’ grossolano per il quale basta aspirare la “C” ed hai un purissimo figlio della lingua di Dante. Per chi toscano lo è, ovviamente lo sforzo si sente e parecchio (Ennio Antonelli che urla “ti tronco”, come fosse Mario il Bagnino di Panariello è abbastanza ridicolo, così come i giovanotti del Bar Everest, uno meno toscano dell’altro), ma anche questa “tipizzazione” un po’ di maniera, rientra nel linguaggio vanziniano del film, ovvero poche preoccupazioni e tanta atmosfera, basta lasciarsi andare un po’ e non pensare che il mondo si sia fermato a Novograd.

47enne :slight_smile:

tolti de sica e calà di questo film resta ben poco,mai piaciuto granchè…la parte 2 poi è pietosa

Cosa dire di questo film se non che è un capolavoro?
Questo tutto merito dei Vanzina (registi che se vogliono sanno creare capolavori) e della simpatia dei protagonisti bravissimi, quali Jerry Calà, Christian De Sica, Isabella Ferrari, Gianni Ansaldi, Ugo Bologna, Karina Huff, Guido Nicheli, Virna Lisi, Paolo Baroni, Ennio Antonelli e tutti gli altri.
Le musiche sono tutte azzeccatissime e tutto il film per me è mitico. Ogni singola scena vale tutto il film. Alcune battute sono ormai culto di tanti:
“Per quest’anno, non cambiare, vengo al mare per ciulare, e come l’anno scorso c’è il pirla del bagnino, col culo già abbronzato… a-a-a- bbronzatissimo!”
“Senti, Little Tony dei Poveri…”
“Ma questa non se la c—ava già tuo fratello?” “Eh, finché rimane in famiglia!”

Insomma, tutto divertente e indimenticabile, per non parlare del commuovente finale che vale 5 Oscar.

Una sola cosa è un mistero, o hanno sbagliato nella sceneggiatura o forse erano fusi di testa quando hanno scritto questo pezzo: com’è possibile che una come Isabella Ferrari nel film sia fidanzata con Gianni Ansaldi che non è proprio la quinta essenza della bellezza? :confused:
Questo è un dubbio a cui nessuno può dare risposta :smiley: … o qualcuno si?

In effetti è una cosa ben poco probabile, visto che lui nel film non è di famiglia ricca. Avranno voluto inserire una nota surreale, magari

Sul mio blog personale ho parlato del film e, in riferimento alla questione, pure io ironizzavo sul fatto che proprio Ansaldi nel film si spupazza la Ferrari e addirittura la Lisi in versione cougar …beh, tempo 24 ore mi ritrovo tra i commenti Ansaldi che dice: “in realtà Virna Lisi fingevo solo di spupazzarla. Vabbè. Ciao.
Al che rispondo mettendola sull’ironia, chiedendogli aneddoti sul film e non dando per scontato che lui sia proprio lui. E Ansaldi: “yes it’s me - www.ansaldi.it - qualche aneddoto… bè… magari, un giorno. ciao

Potrebbe essere un capolavoro… o magari no! Comunque il finale con Jerry Calà che ritrova Marina Suma dopo vent’anni con il pezzo di Riccardo Cocciante in sottofondo vale tutto il film (scena da Oscar).

Secondo me quella scena rappresenta al meglio quanto Jerry Calà sia un attore a tutto tondo e non solo un attore comico.
Non per niente Pupi Avati e Marco Ferreri si accorsero di lui anni dopo. Marco Ferreri diceva che notò la poesia recitativa di Calà, guardando i suoi film di notte. Io ci ho provato a vedere un film di Calà di notte e mi sa che ho avuto lo stesso effetto di Ferreri.

Insieme al primo “Vacanze di Natale”, è il mio film preferito del genere… un capolavoro che, conosco a memoria e che sa emozionarmi sempre (Isabella Ferrari qui al suo top di bellezza!!!), il secondo lo vidi al cinema all’aperto in una località balneare dove ero solito andare… avevo dodici anni e non avendo visto il primo mi piacque, dopo ovviamente lo ridimensionai molto… quello che mi ha sempre colpito di piu’, sono i finali di entrambi, ma parlando di questo… mi metton sempre una grande tristezza, soprattutto ora che mi “identifico” ancora di piu’ nel quarantenne e ricordo con molta nostalgia il passato, quello che avrebbe potuto esser migliore e quindi poi, arrivan i rimpianti… per cui, tutto questo discorso ve l’ho fatto per farvi capire ancora di piu’, le emozioni che questa pellicola riesce sempre a trasmettermi… poi, bella colonna sonora originale, etc… io ho il cofanetto numerato della Alan Young e concludo con il “paragone” sull’ultimo che, ovviamente è un’insulto (Sapore Di Te)… dove i protagonisti come me eran piu’ o meno ventenni nella seconda metà degli anni ottanta o inizio novanta e poi si ritrovan quarantenni oggi… no comment, stendiamo un “velo pietoso”, a confronto il secondo capitolo era un capolavoro!!! :oops:

//youtu.be/reR30Eo0K8M

Ci ha purtroppo lasciato a soli 55 anni Karina Huff

Una bella foto in b/n del cast riunito:

Un film che mi suscita tante emozioni. Ed ogni volta che arriva alla fine ho sempre immancabilmente una sensazione di malinconia mista a nostalgia. Un must assoluto per me da vedere assolutamente ogni volta che viene trasmesso (anche a dispetto di altri impegni o uscite estive). Il film estivo nostalgico per eccelenza per me, ed uno tra i miei “irrinunciabili”. Un film che, secondo me, si lega perfettamente con la canzone di Gino Paoli a cui si ispira e che ne rappresenta la colonna sonora principale . Questo film rispecchia veramente il “gusto un po’ amaro di cose perdute di cose lasciate lontano da noi dove il mondo è diverso diverso da qui. Qui il tempo è dei giorni che passano pigri e lasciano in bocca il gusto del sale…”. Azzeccatissimo ed ai limiti della perfezione l’abbinamento scene - musiche di sottofondo che accompagna tutta la visione. L’ultima scena dello scambio di sguardi fra Marina Suma e Jerry Calá é letteralmente da brividi! Un’altra scena che trovo molto nostalgica é il ballo fra Virna Lisi ed il figlio quando quest’ultimo gli chiede : " Mamma com’era ai tuoi tempi" e lei risponde: “Eh… ci batteva il cuore. mi sembra di ricordare che ci batteva il cuore”. Un piccolo magone si forma sempre dopo la visione di Sapore di Mare perché ci conduce con la memoria al ricordo di estati ormai passate, piene di serenitá e spensieratezza e di cui ci si rende conto necessariamente dopo e mai o comunque raramente nel momento in cui si vivono.