Sono sempre stato affascnato da questi due esperimenti underground di Bouyxou e mi chiedo se qualche “vecchio” del forum ha mai avuto modo di vederli.
Il primo, Satan bouche un coin, che risale al 1968, dovrebbe consistere in alcune riprese della folle quotidianità “altra” (romanzata) di alcuni amici del regista (tra cui Pierre Molinier), montate poi secondo una logica di alternanza di piani di stampo prettamente ritmico/musicale (secondo le parole del regista: “Senza nessun altro equipaggiamento che una lametta di rasoio, un rotolo di nastro adesivo e una riserva di haschish, ho giocato su una continua alternanza di piani, in particolare gli esteriori e ciò che era stato girato all’obitorio, e di piani molto brevi rigorosamente ordinati secondo un ritmo del tutto musicale”). Il film è stato proiettato nel 2005 all’étrange festival di Parigi.
Il secondo film Graphyty, mi sembra nettamente più interessante. Il regista per un paio d’anni non ha fatto altro che raccogliere tutto la pellicola che gli capitava a tiro, vergine o impressionata, e montarla insieme, incidendo poi direttamente su di essa dei graffiti appunto; siboli, scarabocchi, scritte, insulti,… Non esistendo un negativo, ma soltanto la copia originale sulla quale ha direttamente lavorato Boyxou, col passare degli anni e l’aumentare delle proiezioni “subite” la pellicola pian piano ha perso pezzi per strada in modo irrimediabile. Solo nel 2000 la Cinématheque française si è decisa a realizzare un restauro della copia unica, realizzando poi da essa una copia positiva per la proiezione, ma orami il minutaggio si era dimezzato da 40 minuti a 20’ circa. 
Qui potete trovare l’articolo di Jean-Pierre Bouyxou sull’underground francese apparso nel volume “Jeune, dure et pure!” edito da Mazzotta a cui ho fatto riferimento: http://www.cineastes.net/textes/bouyxou-metro.html
Qui la filmografia del regista: http://www.cineastes.net/filmo/filmo-bouyxou.html
Nessuno ha avuto modo di vedre questi due film?
