Lo vidi in sala all’epoca, poi mai più. In tv credo sia passato raramente (se non mai) e in dvd è stato finalmente edito solo da qualche mese a questa parte. Godibile ricostruzione storica del caso Profumo (ministro della Guerra inglese che all’alba dei Sixties dovette dimettersi per una storiaccia che coinvolgeva spogliarelliste e spie russe). Caton-Jones cura molto bene le atmosfere del periodo, rappresenta con una certa benevolenza romantica i diretti protagonisti della storia (soprattutto Christine Keeler/Joanne Whalley e Stephen Ward/John Hurt). L’andamento generale è un po’ lento, riflessivo, ma il film è come spezzato in due, poiché il ritmo si impenna sui tre/quarti, in concomitanza con l’omicidio dello spacciatore Lucky, che innesca la Stampa e conseguentemente i tribunali inglesi.
Iconica la locandina del film, che cita una vera foto scattata alla Keeler all’epoca. Richiesta di posare nuda, la donna acconsentì purché celata dallo schienale di una sedia. Belle ed appropriate le musiche, molto caratteristica la Whalley (all’epoca moglie di Val Kilmer), che sfoggia continuamente espressioni da cerbiatta(fate caso all’occhiata che getta a Profumo davanti al quadro delle gondole di Venezia, quando lui allude inequivocabilmente ad una tresca tra i due).Magari non credibilissima come ragazzina - entra in scena come diciassettenne, mentre all’epoca di anni ne aveva venticinque e si vede - ma ugualmente accattivante.
L’idea del film inizialmente si sviluppò come una miniserie televisiva offerta alla BBC ma la cosa non ingranò. L’appeal pruriginoso interessò invece molto Weinstein della Miramax (caso strano…) che finanziò generosamente accaparrandosi i diritti di distribuzione per il nord America. Il divieto ai minori (l’X-Rated) fu deliberatamente cercato per creare un certo tipo di aspettative nel pubblico. Successivamente però fu declassato da X ad R.
Dvd PULP non propriamente fantastico come resa video, le immagini a tratti sono persino impastate e poco nitide. Comunque come extra ha due commentari e, alla fin fine, è l’unico modo di vedere legalemente il film (in italiano) dopo oltre un quarto di secolo.