Preso ieri in stazione a Bologna questo libretto [nel senso che è corto, 142 pagine] dalla collana ‘gialli garzanti’ [num. 161 - maggio 1979]*.
Un giallo metropolitano, ambienttao tra Milano, Perugia ed Orvieto, con protagonista un ladro di portafogli, che si trova coinvolto in un omicidio e cerca di scoprire la verità.
Letto tutto d’un fiato, mentre tornavo al borgo natio. Scerbanenco ha sicuramente scritto di meglio, ma una lettura la vale assolutamente.
tra l’altro, il volume era in abbinamento ad un altro titolo [ora mi sfugge autore e titolo] al modico prezzo di 2.80 euros; ce ne stavano anche altri [tipo 3 o 4, un totale di sei/otto titoli]di queste offerte, che provvederò a prendere appena torno su. Adoro i vecchi tascabili italiani di quel periodo, a livello di grafica. E siccome sono nuovi [chissà dove li han beccati] investirò i soldini necessari.
In effetti ha una struttura thrillerosa che andrebbe benissimo per adattamenti cinematografici o televisivi,imho un bello sceneggiato a puntate come se ne facevano una volta ci starebbe a pennello.Ma chi volete che lo riscopra fra i registi ggiovani Scerbanenco?Pura utopia…
Delizioso, la scena ad orvieto con la macchina, la piazza, molto, molto cinematografico, e struggente nelle descrizioni del lago umbro…bello, bello, bello.
Struggente l’introduzione di Gabriele Romagnoli.
La vita è un pozzo delle meraviglie, c’è dentro di tutto, stracci, brillanti e coltellate in gola.
Ladro vs Assassino:cool: Sicuramente uno dei prossimi miei acquisti di rispetto, insieme a Ragazzi del massacro, Una spia non deve amare, Racconti Neri, …del medesimo maestro.
Noto con piacere che siamo in diversi ad aver notato come questo libro presenti una certa potenzialità a livello di “cinematograficità”…sarebbe bello poterne fare una riduzione.
Bisognerebbe proporlo all’unico regista dei giorni nostri che potrebbe degnamente tornare a portare Scerbanenco al cinema ovvero Michele Soavi.
Provate a riflettere cosa potrebbe uscire da ladro contro assassino (e non solo) nelle sue mani,Lui sa come muoversi sia nell’azione (e qui ce n’è… sia nel puro Noir e qui ce n’è moltissimo come sempre…)
Io credo che altri registi nostrani in grado di portarlo sullo schermo ce ne sarebbero, sia sul versante dell’action che del noir. Penso al Carlo Carlei de La Corsa dell’innocente, al Giulio Base di Poliziotti, ad Alex Infascelli… e non sarebbe neanche tanto problematico proporlo ai produttori, visto che oramai l’hanno capita che il pubblico vuole film di genere e s’è rotto gli zebedei delle solite stronzate minimaliste. Chissà? A me piacerebbe anche un adattamento televisivo in più puntate, credo che il testo scerbanenchiano abbia i tempi giusti per il piccolo schermo.
Classico scerbanenchiano, dalla trama davvero improbabile ma ben condotto fino alla fine… il finale mi ha ricordato quello di Insomnia di Nolan, non so perché… certo qui siamo sul Tevere e non in Alaska