Romanzo inedito, scritto da Scerbanenco nel 1943 e poi sparito nel nulla durante la guerra quando era pronto per la pubblicazione con Mondadori. Oggi esce per l’editore “L’isola di Teseo”, che a quanto pare intende proporre o riproporre un congruo numero di vecchi romanzi del nostro spariti e/o introvabili da decenni. Slurp.
Divorato in pochi giorni, gradevolissima lettura. Uno Scerbanenco già in grado di descrivere personaggi e situazioni al limite del noir, nel lontano 1942.
Mi ha ricordato un pò quegli pseudo-gialli un pò patinati con George Hilton.
Per essere un lavoro “minore” direi comunque superiore alla stragrande dei gialli italiani dei giorni nostri.
Si lo so sono di parte.
Tecnicamente dovrei interrompere il degenero, in quanto moderatore. Ma c’è della poesia in tutto ciò e il vaffa a Matte è una consuetudine che non posso spezzare. Però ora fate a modino e tornate a parlare del romanzo di Scerbanenco.