Se sei vivo spara - Oro Hondo (G. Questi, 1967)

salve! in molti siti ormai questo film e’ stato catalogato come film gay,propio per la scena dello stupro! ma e’ vero che nella versione vhs il film non sia stato tagliato? possibile? e’ uscito per la avofilm ed esiste anche la versione canadese in italiano, chissa se’ e’ vero? qualcuno ha gia’ visto la versione in videocassetta?

Sono indeciso se comprare il dvd Alan Young o quello Blue Underground…
Ho letto su spaghetti-western.net che nella versione Blue Underground ci sono tre interviste nascoste, oltre a quelle già dichiarate negli extras. Qualcuno di voi le ha viste e sa dirmi di cosa si tratta?

Io ho trovato alquanto imbarazzante l’audio-commento con Giona Nazzaro.
Dico, si capisce che sia un grande appassionato di genere italiano, però ho trovato assurda la sua voglia di spingere Questi a confermare la sua personale percezione di questo film!

Alla fine, il povero regista sembra voglia accontentarlo dicendo: “…sì, in effetti, ecco, io volevo dare proprio quest’impressione…”, ma si capisce che non è vero!!!

Comunque, concordo: gran film, un western un po’ bizzarro ma definirlo “film gay” mi pare un po’ eccessivo! :slight_smile:

Qualcuno ha visto la copia mandata in onda questa sera da AB Channel? Incredibilmente, a me è parsa del tutto uncut (c’era perfino la scena dello scalpo)

Il film è davvero notevole (e molto sadico, nonchè morboso - i cowboy e lovelock - per l’epoca), anche se si perde un po’ nella seconda parte.

Prima e unica incursione western di Giulio Questi, che realizza un film geniale, bizarro e dai temi forti per quegli anni…
Secondo me è un po’ esagerato definirlo un “film gay”.
Comunque,un film da vedere senza dubbio.

Un film impressionante ancora oggi, figuriamoci cosa doveva essere nel 1967!
Più che le scene splatter (in fondo solo due), colpisce la violenza psicologica e l’aria malatissima che percorrono tutto il film.

Il linciaggio dei banditi è un grandissimo pezzo di cinema della crudeltà, come anche la parata grottesca e delirante con cui ci viene descritto il villaggio.

Tutte le atmosfere dei vari ambienti trasmettono un’aria davvero malsana e inquietante, come in un film di Rob Zombie con quarant’anni di anticipo. Ma Questi è bravissimo a non andare mai troppo sopra le righe, a non “uscire” mai dalla storia, nonostante lo stile costantemente urlato (errore che commetterà invece Jodorowsky con il suo “El Topo”). I personaggi non diventano mai dei freddi simboli, o comunque non sono mai solo quello

A parte forse nella scena della tortura di Tomas Milian, l’unica a mio parere poca riuscita - anche per via dell’evidente mancanza di mezzi.

Se i prime due terzi di film sono da antologia degli spaghetti western, nella parte finale il film diventa divagante e totalmente imprevedibile, fuori da ogni schema.

Il finale senza catarsi è secondo solo a quello de “Il grande silenzio” in quanto a capacità di lasciare a bocca asciutta le aspettative dello spettatore.

Unico western di Giulio Questi che si ispirò ad episodi di guerra partigiana da lui vissuti in gioventù(i banditi in nero alludono ai fascisti)il film approfitta di una trama in fondo convenzionale per raffinati esercizi stilistici,tocchi violenti quasi horror e spunti di denuncia politica.Bel cast e belle musiche di Ivan Vandor(anche egli,peccato al suo unico western).Da vedere nella versione integrale.Una curiosità:per i vari ruoli di contorno di cowboys e banditi furono presi autentici hippies americani scelti nelle piazze di Madrid ed altre città spagnole.
Doppiaggio:
Tomas Milian:Massimo Turci
Marilù Tolo:Maria Pia Di Meo
Piero Lulli:Sergio Graziani
Roberto Camardiel:Mario Pisu
Milo Quesada:Pino Locchi
Paco Sanz.Bruno Persa
Patrizia Valturri:Fiorella Betti

Sono d’accordo con te. L’impressione (ma sicuramente qualcosa in più) è che Nazzaro voglia spingere il regista a dichiarare che le efferatezze descritte nel suo film, siano ispirate al periodo vissuto dal regista durante la Resistenza. Nazzaro non si accontenta della risposta di Questi e quasi infastidito gli ripropone la stessa domanda (non voglio con ciò entrare nel merito se siano vere o meno certe situazioni descritte, voglio ribadire solo il fastidio dell’insistenza del mediatore).
Il film è comunque un gran bel film, punto e basta.

Il 18 gennaio uscirà il dvd della CineKult. (14.90 E. - fonte Veco). Questa uscita è anche annunciata nel dvd “La Orca - prossimamente” con il personalissimo trailer fatto di disegni che si sovrappongono.

Un’uscita un po’ tardiva! Io ho il dvd A.Y. e me lo tengo ben stretto. Dubito che si possa fare di meglio.

In quanto al film penso che il grande Jodorowsky l’abbia visionato prima di girare EL TOPO ( mi pare, ma non ne sono sicuro, che l’abbia anche ammesso nell’intervista presente sul dvd Raro).

In ogni caso, quando all’inizio del film si vede un bambino tutto nudo osservare l’ingresso in paese dei desperados, ho subito pensato al film dal regista cileno.

Oggi complice San Valentino tutti i mediastore qui a Reggio sono aperti così mi sono recato ad un Mediaworld a dare un occhiata, tantissime uscite Cinekult tra cui questa che ho tranquilamente lasciato sullo scaffale, riporta edizione rimasterizzata ed uncut e 113 (se ricordo bene) minuti di durata, interviste a Questi e Milian, però io mi faccio bastare il mio vecchio e caro dvd Alan Young.

Per Trinidad: il link nell’ABC film non funziona

Preso ieri,da “Blockbuster”,a soli 4,90 euro (!!).Allora:il master è il medesimo (ottimo)dell’edizione Alan Young,idem le lingue (italiano 5.1 e 2.0,inglese 2.0),nonchè il commento audio.Migliorati,rispetto alla AY,i sottotitoli italiani.Per quanto riguarda gli extra:trailer,breve “panoramica” di foto dal film e dai manifesti (la AY aveva invece una bella galleria di ben 7 minuti),filmato a cura di “Nocturno” con interviste a Questi e Milian (sui 18’).In breve:se siete soddisfatti dell’edizione AY,tenetevela senza spendere altri soldi.Se siete invece proprio fanatici del film o (come il sottoscritto)la trovate a prezzo stracciato,la nuova CineKult compratela pure.A voi la scelta…

l’ho rivisto ieri; il mio giudizio è migliorato. Nonostante goffaggini (es. la tortura di Milian con innocui pipistrelli ed iguana apostrofati come “serpente nero degli abissi” lol! o la canzone da saloon, anacronistica, che la Tolo canta con labiali sconnesse) :rolleyes:ed errori di continuity (Valturri con e senza rossetto, impiccati a cui la lingua rientra misteriosamente dentro) resta intatta l’atmosfera morbosa e l’originalità di certe scelte di linguaggio. Alla fine Questi, un regista mix di velleitarismi e sincerità, riesce a raggiungere lo scopo; mettere in scena l’ambiguo sentire nei confronti dell’orrore umano e l’ipocrisia che sottende molti rapporti. Non siamo nel west ovviamente, le scene più “western” appaiono goffe. Ma sicuramente siamo all’infernoC’è la classica convivenza di sentimenti riguardo la violenza tipica di chi l’ha vista coi propri occhi. Riguardo la presunta scena tagliata dello stupro nessuno sa cosa ne dice Questi? Immagino glielo abbiano chiesto se esiste o meno. Io noto un taglio decisamente brusco tra i “ragazzi di vita” (perchè a me ricordano le facce degli “attori” pasoliniani,anche le inquadrature strette sui volti) che si avvicinano a Lovelock e il risveglio di questi (scusate il gioco di parole…) e il seguente suicidio. Secondo me qualcosina c’è anche se credo non si veda niente di particolarmente esplicito.

Un’altra mia considerazione: i bambini del finale. A me ricordano quelli dell’inizio di Il Mucchio Selvaggio di Peckinpah. All’inizio di questo film dei ragazzini giocano e veniamo a scoprire che i loro giochi non sono innocenti. Stanno dando fuoco ad un formicaio con degli scorpioni dentro che lottano con le formiche, e ridono. Alla fine di Oro Hondo dei ragazzini giocano con dei legacci a delle torture. Probabilmente sono gli stessi ragazzini che giocavano con lo sciamano poi scotennato, magari davanti ai loro occhi

qualcuno sa dirmi com’è l’edizione cinekult? ho la possibilità di prenderlo a pochi euro. grazie

visionato oggi versione da 116 minuti e spicci,quasi due orette che comunque scorron in tranquillità,mi è piaciuto nonostante io sia un appassionato solo occasionale dei film western…

Posseggo la versione uscita con la collana della Gazzetta. Lì le famose scene dello scalpo, dello smembramento dei cavalli e delle pallottole estratte alla spartana ci sono. Manca invece la violenza sessuale al bel Lovelock da parte dei Gayblack Cowboys. Vorrei capire se l’edizione Cinekult la contiene o è identica

secondo me -da tutte le versioni su dvd e vhs che ho visto- questa scena non c’e’, e’ soltanto accennata in modo che lo spettatore si immagini cio’ che sia successo al povero Lovelock

come viene detto anche in qualche post precedente NON esiste nessuna fantomatica scena in più.
lo dice lo stesso Questi negli extra del dvd AYP.

esattamente.
che poi “accennata” per quegli anni mica tanto… le allusioni “omo” (o “uraniste” che dir si voglia:D ) sono decisamente esplicite e poco fraintendibili.

Nuova spettacolare uscita della Blue Underground, il br esce il 3 luglio. Qui la rece: www.dvdbeaver.com/film4/blu-ray_reviews57/django_kill_if_you_live_shoot_blu-ray.htm

Qualcuno che ha la vecchia Vhs Avo/Nocturno può per favore dirmi cosa riporta esattamente come titolo la pellicola ?

Può esserti utile?
http://www.gentedirispetto.com/forum/showthread.php?11491-Se-sei-vivo-spara&p=92321&viewfull=1#post92321