Apro questo thread per segnalare il lavoro di Stefano per Segretissimo.
Definirlo una continuazione di Gangland sarebbe davvero riduttivo.
Chance Renard si trova a bruciare insieme ad una Milano sempre più spietata.
Una bomba al tritolo per i palati puramente action e per i “noiristi” DOC.
Imperdibile.
Aggiungo di seguito un regalo di Stefano che verrà pubblicato anche su setterigheinnero ovvero il Making of del romanzo.
Buona lettura.
MAKING DI COLORI DI GUERRA
Dopo Gangland e il racconto I Lupi muoiono in silenzio il mondo del Professionista era cambiato. Ci sono alcuni racconti(Rifili a Pigalle- Contratto veneziano- L’onore tra i corsi-I folli della casbah La donna nella pioggia-La lama fredda)sparsi tra varie riviste(Cronaca vera-Detective)e antologie(Gli occhi dell’Hydra- Legione straniera che vedrete l’anno prossimo)che riempiono il vuoto e spiegano molte cose della continuità del personaggio intrecciandolo con personaggi di altre serie.
Di fatto Colori di Guerra si svolge prima di questi racconti e si riferisce a una missione che ha luogo immediatamente dopo I Lupi muoiono in silenzio(pubblicato su Anime nere)e che termina in questo volume ma avrà un seguito diretto in Fuoco verde su Beirut pubblicato nel 2008 da Segretissimo. Il nemico, alla fine è, senza fare spoiler, il Dipartimento operazioni speciali che si adatta senza troppe forzature al nuovo modo che ho elaborato di concepire le storie di spionaggio e che già avete avuto modo di vedere in Sole di fuoco.
Lo spionaggio non è più lotta tra singoli servizi segreti, agenti che agiscono per il “bene” della loro Patria. Il mondo si è globalizzato e corporativizzato. Ormai sono i contractor, i soldati di ventura, i privati che gestiscono l’intrigo e la violenza. E questo alza il livello della violenza e della brutalità. Tutti contro tutti senza regole d’ingaggio.
Sicuramente un quadro più spietato ma quando mai non è stato così…Adesso forse, c’è meno ipocrisia.
Bande rivali, cani arrabbiati, clan contro clan. Con il viso sporco di colori di guerra, appunto.
In questo contesto anche Chance Renard che è sempre stato un outsider, un solitario doveva cambiare in qualche modo. Anche perché il tempo passa e dopo due turni nella Legione e dodici anni da battitore libero, una ferita allo stomaco, un lobo dell’orecchio tranciato da una pallottola in Russia e tanti amici morti,il peso del trascorrere del tempo comincia a farsi sentire.
Come dice Altieri è rimasto un kazzone, un gaudente, uno che, quando ha due soldi li spende in puttane, vodka e sigari, ma comincia a porsi qualche domanda.
E qui c’era anche la questione di molti amati comprimari che dopo L’inferno dei vivi cominciavano a invecchiare. Alcuni li rivedremo, altri li conosceremo nelle prossime puntate…vedrete quando arriverà Antonia transfuga dalla serie Vlad…
Ho voluto riprendere prima di tutto un personaggio femminile che mi è molto caro. La “ragazzaccia” Morgana di Corsa nel fuoco.
Morgana esiste.
Avete presente quel genere di ragazza contro cui vi metteva in guardia vostra madre quando eravate ragazzi?
Io l’ho conosciuta in un locale di Milano. Non mi vergogno di dire che abbiamo avuto una breve relazione…come dice Cas…mercenaria.
Però la ragazza (che fisicamente e caratterialmente è esattamente come il suo personaggio) possedeva una vitalità e un’aggressività che per me erano doti positive. Non la vedo da almeno tre anni e le auguro di tutto cuore che abbia trovato quello che cercava senza rovinarsi.
Ti abbraccio, Morgy….
Come tutti i personaggi veri che entrano nei miei racconti finisce poi per essere un’attrice che recita un ruolo e diventa sempre più quello che il regista(io) decide per lei.
Con Morgana volevo anche Pietro Aulla proveniente dallo stesso romanzo e che,allo stesso modo e con un nome falso, è un personaggio reale. E pericoloso. Non lo vedo da quindici anni e auguro ogni bene anche a lui. In una rissa vorrei che fosse con me. Di certo picchierebbe più forte.
Così Eddy Mazzoni (quasi pseudonimo) è un altro mio caro amico pugile, identico nel fisico e nello spirito. Lui mi ha introdotto nel giro della security dei locali notturni milanesi. Se avesse bevuto un po’ di meno saremmo ancora in contatto e forse lui avrebbe avuto dallo sport delle soddisfazioni che meritava e che non gli sono state concesse. Un po’ per colpa sua, lo ammetta pure.
C’era infine la mia Milano nera che questa volta non aveva ragione di nascondersi dietro finti nomi. È rimasta la definizione di gangland ma peri “locali” strade e vie hanno il loro nome. La bisca è ricostruita, ovviamente, ma non è impossibile che ne esistano esattamente alcune fatte così. Mi è piaciuto ripensare a La città gioca d’azzardo, Gli Amici di Nick Hezard(Chance fa il micchio esattamente come Luc Merenda) ma visivamente avevo in mente anche L’ultima pallottola di Soavi…e alcuni posti veri.
Infine, di prepotenza torna la squadra di Gangland che costituisce il nerbo della banda del Professionista. Tommaso Corso che è una versione di Tomas Milian ancora più rompicoglioni e sarcastico che nel cinema italiano degli anni ’70. Caterina Manzelli Skate ha fatto la sua scelta. È la Bimba del Professionista. Quasi una figlia. Non la toccherebbe con un dito e se ne sente responsabile. È cambiata anche nel fisico, un po’ Domino Harvey, un po’ una giocane scrittrice che, mi permetta, considero un po’ una figlioccia.
Il Freddo è sempre Anthony Wong di The Mission di Johnnie To in versione italiana. Ho conosciuto Anthony a Udine al Far East Film Festival una decina d’anni fa. Un attore, un duro. Il Freddo è lui.
Poi ci sono dei giovani, dei comprimari ma non voglio svelarvi il loro ruolo o il loro futuro.
Non temete comunque, il Professionista non molla e non ha intenzione di passar e il testimone. Solo sente qualche responsabilità in più e questo anche se gli riempie certi vuoti “dentro”,a volte, più che un aiuto è un disagio.
Per il resto mi piaceva trovare un aggancio con la realtà. Il rapimento di personalità islamiche in Italia, il Libano e la recrudescenza di una guerra che ha visto Chance recluta tanti anni fa.
Di più non voglio aggiungere per non rovinare il gusto a colore che vorranno seguire la storia.
Buona lettura.
Benvenuti nel mio mondo…