Sentenza di morte (Mario Lanfranchi, 1968)

Anno: 1968
Durata: 102 min.
Cast: Robin Clarke,Tomas Milian, Richard Conte, Enrico Maria Salerno, Adolfo Celi
Regia: Mario Lanfranchi
Locandina:

Cover DVD:

Info Dvd:
Video: 2.35:1 anamorfico
Audio: italiano, e tedesco DD 2.0
Extra: Audio Commentary di Mario Lanfranchi
Intervista a Mario Lanfranchi
Trailers

Visto finalmente questo film nell’eccellente dvd Koch media. Si tratta di un western particolare, fuori dagli stilemi classici del genere. con un cast che fa venire i brividi: Richard Conte, Enrico Maria Salerno, Adolfo Celi e Thomas Milian ed il protagonista Robin Clarke. Western particolare perchè sebbene la storia sia quella classica della vendetta è strutturata in modo originale dal regista Lanfranchi, in quattro episodi divisi, dedicati ciascuno ad un personaggio,e legati insieme solamente dal protagonista (che beve solo latte!?!?), che vuole vendicare la morte del fratello avvenuta per opera dei quattro e anche per via dei dialoghi un po’ lunghetti rispetto a quelli del genere. Girato molto bene dal regista, è un western a tratti surreale, impreziosito dalle interpretazioni degli attori; su tutte secondo il mio parere quella di Adolfo Celi, che fa il predicatore assassino , e quella di Tomas Milian qui nelle vesti di O’Hara un pazzo criminale albino tutto vestito di bianco, con gli occhi rossi diabolici, che è ossessionato dall’oro e dalle ragazze bionde. Grandissimo Tomas Milian, che sebbene come ho letto sia capitato sul set solo per motivi alimentari, fornisce una interpretazione al di sopra delle righe, da ricordare.
Come al solito, il dvd Koch è ottimo, master eccellente, e extra interessanti, tra cui l’audio commentary del regista e l’intervista dello stesso, dove dice tra le altre cose che Thomas Milian avrebbe detto che quello di O’Hara è stato il ruolo più memorabile della propria carriera. Personalmente il film lo metto tra i miei preferiti. Posto qui un’immagine:

Una domanda…
Il commentary a Lanfranchi è moderato oppure parla a ruota libera?
E, casomai fosse moderato, sai dirmi da chi?
Grazie!

Parla solo lui, tra l’altro in inglese, che però è molto comprensibile. Anche nell’ intervista, sempre in inglese, risponde alle domande, ma queste non si sentono. Infatti si vede che ogni tanto si blocca e parte con la risposta. Bel tipo Lanfranchi, però, simpatico ed estroverso.

Appena finito di vedere questo gran bel film Quoto in pieno quanto detto da Tigrero e devo dire che a me e’ piaciuto molto l’episodio col giocatore di pokerstupenda l’ultiima partita quando si giocano le vite

Sarò franco. Questo film mi ha davvero entusiasmato.Ennesimo capolavoro: atmofera gotica e decadente al tempo stesso, cast stellare ed ambientazioni giuste. Effettivamente, ciò che il film ha di particolare è la struttura ad episodi che richiama un pò le tipiche commedie di quegli anni. Ho visionato il film sull’ottima edizione Koch e non ho avuto problemi con l’ ottimo inglese di Mario Lanfranchi che negli extra si rivela un personaggio davvero interessante. Egli ci tiene comunque a ribadire che la sua figura è legata per lo più alle opere teatrali nonchè liriche (esordì al cinema con “la traviata” nel 1967, con quella che poi sarà sua moglie fino al 1974 circa, Anna Moffo, conosciutissima nell’ambiente lirico e scomparsa recentemente, mentre il suo ultimo lavoro al cinema dovrebbe essere “Genova a mano armata”, a cui prese nuovamente parte al cast Adolfo Celi), infatti, non a caso, il film è appunto strutturato in “4 atti”, proprio come se si trattasse di un’opera teatrale. La fotografia di Antonio Secchi così come la musica di Gianni Ferrio, rendono in maniera davvero efficace, soprattutto nelle sequenze desertiche e nel “covo” di Padre “Celi” Baldwin, dove lo spettatore è quasi accecato dalla tinta bianca del paesaggio che ben contrasta la presenza “oscura” degli scagnozzi a cavallo dello stesso Celi, fanatico pistolero che dispensa la parola di Dio a suon di proiettili; proprio nella sequenza in questione infatti osserviamo, nella disposizione del protagonista e dei vari caratteristi, un chiaro rimando simbolico alle pratiche divinatorie del sacrificio umano, dove Celi riveste il ruolo del “Santone”, piuttosto che del sacerdote. Ma torniamo al cast. Richard Conte alias “Diaz”; per quanto riguarda l’interpretazione, nulla da aggiungere se non ribadire la sua indiscussa bravura, anche se, come ribadito dallo stesso Lanfranchi, la “maschera” di Conte non riesce ad essere davvero cattiva, nel senso fisionomico del termine, anzi, proviamo un forte senso di solidarietà nella scena conclusiva dell’atto quando il poveretto illudendosi di aver trovato un pozzo, trova invece nient’altro che sabbia e quindi muore, psicologicamente e fisicamente abbattuto; l’atto con Enrico maria Salerno invece, è quello che dal mio punto di vista risulta narrativamente più efficace, sebbene la mia predilezione artistica è tributata indiscutibilmente a Tomas Milian. La partita a poker con in posta la vita, è sicuramente un gran bel momento cinematografico (“c’è sempre qualcosa da giocare…” :rolleyes: )
dai connotati epici. Altro giro, altra corsa, altro indiscusso talento: Tomas Milian, albino epilettico che potremmo identificare come l’autentico antagonista di Cash, per i connotati luciferini di entrambi; Cash infatti, alias l’esordiente Robin Clarke, è tutt’altro che un personaggio positivo; anche la sua vendetta personale è in effetti basata su un male già precedentemente radicato in famiglia, giacchè il fratello era un bandito traditore. La sua vendetta, meditata ed astuta, non ha pietà. E’ irremovibile. Decisa. “Greca”, se vogliamo porre in essere anche una chiara influenza peplum. Anche il rapporto con la ragazza bionda usata come esca per Milian nel finale, sebbene voglia presagire classicamente un possibile amore, risulta invece basato su un esclusivo uso “strumentale”, o meglio, finalizzato all’oscuro concretizzarsi della sua visione senza redenzione alcuna. Milian è straordinario. Punto. Non ho parole, ma non sono di parte. Il personaggio dell’albino non sarebbe stato così memorabile se non fosse stato interpretato da Tomas; occhialini neri, penna rossa che disegna gli occhi “spiritati” e i soliti, ma quanto mai appropriati “tic nervosi” che incarnano e fissano un vero e proprio dandy d’altri tempi che, a mio giudizio, ricorda molto il Gary Oldman nei panni di Dracula (F.F. Coppola). Dunque, un film essenziale per gli amanti del genere; strepitosa Koch per l’edizione stupenda curata nei minimi dettagli, a cui va tutto il mio rispetto e stima. Un saluto a tutti gli amici del forum ringraziando, come sempre, per lo spazio concesso.

PS: Nel film è presente anche l’indimenticabile e virtuoso caratterista Luciano Rossi, mai ricordato a dovere.

Alla prossima by il Saggiatore!..

Se non è un capolavoro,poco ci manca.In “barba” a chi lo ritiene un film non riuscito senza neanche averlo probabilmente visto (ogni riferimento a Giusti è puramente casuale).

Ho anch’io il DVD della Koch che definirei superbo, il film purtroppo non l’ho mai apprezzato più di tanto. Mi riprometto una revisione visti i commenti entusiastici del forum.

appena comprato in edicola me lo sono subito gustato…grande film…grandi location…ottime le interpretazioni sia di Adolfo Celi che di Salerno…ma su tutti prevale il sempre grande Tomas Milian…una parte insolita ma molto esaltante…straordinaria l’interpretazione dell’albino…mi dispiace solo per i titoli di testa: non mi esaltano molto scritti in tedesco…comunque audio e video piu’ che sufficienti…:slight_smile:

Qualcuno degli acquirenti mi conferma o smentisce che il formato del DVD da edicola è 1.85:1 ?
Il master è in tedesco quindi? Trattasi dello stesso della Koch? :confused:

A me il formato sembra 2:35:1 ,il master visto che i titoli sono in tedesco,al 99% è lo stesso della koch,ipotesi che viene avvalorata anche dal fatto che la durata è la stessa.

Avevo perso di vista il topic:-p
Il film è a dir poco eccezionale…uno dei western italiani (e non) più belli e originali di sempre…
Del cast è inutile parlarne: con Salerno, Celi, Milian, Conte e Clarke(oltre alla presenza di uno dei miei caratteristi preferiti ovvero Luciano Rossi)era impossibile sbagliare!
Dialoghi stupendi:

“Io ebbi il privilegio di benedire la salma di tuo fratello…aspiro al privilegio di benedire anche la tua”

“Io ti darò…”-" Tu non mi darai niente…io prenderò…come voi avete preso"

“Perchè fai tutto questo?” - “Perchè debbo farlo” - “E non c’è altro per te?” - “Cosa ci può essere? no…non c’è altro finchè non avrò finito” - “Ma poi?” - “Il futuro non ha importanza e qui non esiste futuro”

Regia virtuosa e belle musiche…

La scena finale dove Clarke emerge dal buio della fossa e spara all’albino è strepitosa…
Come quando del resto si estrae dalla gamba il proiettile per poterlo riutilizzare

Fantastico!

1 Mi Piace

Bellissimo western. Anche di questo, come di Texas addio e altri titoli, possiedo il dvd francese acquistato tempo fà e pagato 7,90 euro. Come extra c’è una intervista a Milian e a Lanfranchi. Il film è presente in versione francese e italiana sottotitolata.

Ottima anche la colonna sonora di Gianni Ferrio, il tema “cantato” ha un sound piuttosto “Jazz” col contrabasso ben in evidenza. Nell’intervista Milian descrive Lanfranchi come un Gentleman vestito sempre in maniera impeccabile. Quando arrivava sul set “era come se calpestasse la merda”, Lanfranchi infatti era un regista d’opera e Milian si sorprende del fatto che si trovasse a dirigere un western.

Sì, davvero un capolavoro…non lo credevo così ben fatto…

Ah…Garringo…mi puoi dire il sito da dove l’hai aqcuistato?

Ho sempre saputo che esisteva una versione tedesca che è uscita anche per la Hobby and Work, ma francese non l’ho mai vista!!!..grazie!!:o

L’ho comprato da FNAC in Francia a Cannes. E’ una serie economica che costa veramente poco, 7,90 euro a film, l’etichetta è la “Seven7sept”, non sò se hanno un sito in Internet. Comunque di questa serie sono già usciti: Una pistola per Ringo, Texas addio, Il mio nome è Shangai Joe, Là dove non batte il sole, Il ritorno di Ringo, Joko cercati un posto per morire piu’ altri che ora non ricordo. Sono comunque edizioni ben curate e ricche di extra succulenti. L’intervista di Milian su Sentenza di morte è interessantissima, perchè ripercorre tutta la sua carriera legata al western italiano. Prova a vedere su Internet nel sito dello Fnac francese li dovresti trovarlo.:wink:

trovato…grazie mille Garringo!!!:slight_smile:

adesso provvederò a ordinare il materiale che mi intaressa!!!

grazie ancora…:o

Vi rimando a questo link per una recensione del film in questione
http://nonsolotrash.dyndns.org/index.php?ind=reviews&op=entry_view&iden=57

Mi avete fatto venire voglia di acquistare il dvd tedesco, non ho mai ordinato da amazon.de dove ho visto che i prezzi sono più bassi, ma il servizio (tempi, sicurezza della spedizione, imballaggio) com’è? Tra l’altro mi pare che l’edizione Koch sia in cofanetto, se arrivasse mezzo ciombato mi dispiacerebbe…

Vai tranquillo: mai avuto problemi con Amazon, sia essa De, com, Co.Uk, Fr.

Ho guardato oggi l’edizione H & W. È decisamente buona e il prezzo è tutt’altro che disprezzabile. Nel merito penso che gli episodi migliori siano quelli con Adolfo Celi ed Enrico Maria Salerno. Tomas Milian mi sembra un po’ in tono minore rispetto al solito

ho acquistato il dvd tedesco Koch Media.
Beh, il film è senza dubbio S T R A O R D I N A R I O.
un ottimo Western all’italiana.
Bravo come sempre MILIAN, ma anche gli altri attori non scherzano. sono tutti bravi.